Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Premessa:
sabato 5 aprile, in contemporanea alla oceanica e riuscita manifestazione indetta dal 5 stelle, partecipata da vasti settori sociali popolari più radicali, Patriottico Costituzionali, Comunisti, Socialisti e critici dell’imperialismo e della UE e della NATO, con un lungo corteo sfilato per quasi due ore e comizio finale, si svolgeva una manifestazione in forma statica a piazza Santi Apostoli, indetta dal sindacato USB.
Nella piazza, per seguire l’assemblea – indetta in chiara distinzione da quella del 5stelle, con circa 100.000 partecipanti reali, inconsueta per i tempi correnti di grande distacco, sfiducia e disillusione, motivata anche dal varo del precedente e devastante governo Draghi, reso possibile da Beppe Grillo e precedente direzione pentastellata – sono state collocate delle seggiole.
Questo ha creato quasi una simbolica contrapposizione tra chi “camminava” unitariamente su un piano di lotta alternativo concreto sia al campo largo o larghetto o al governo, pur in relazione con una forza dialogante con la peggiore sinistra di sistema filo dem e filo UE.
Su questo e con costruttiva ed utile ironia, si
articola questo ragionamento, ai confini del paradosso e della metafora.
La autoproclamata “sinistra di classe”, o almeno un lembo di essa, nel suo iperuranio autoreferenziale e lontana dalle masse, una cosa buona l’ha prodotta.
Quale?
Con una ventata di realismo politico, considerata l’incidenza dell’età avanzata del granitico vertice organizzante o ispiratore politico – oltre le USB più spendibili per creare un minimo di riferimento sociale credibile – si è scelto di portare in piazza delle seggiole.
Questo è avvenuto contemporaneamente ad un grande ed inedito corteo sabato scorso 5 aprile, che ha visto una grande partecipazione che smentisce i tanti boicottaggi, non solo di parte nemica, liberista, euroinomane e guerrafondaia, ma anche quelli che …”Oh yeah, siamo noi il faro insostituibile della verità e non si ammettono deroghe espressive e coagulanti mobilitazioni.
Si, perchè da decenni nelle compagnie sinistrate radicali, il galateo, non la sporca realtà dalla testa dura, la fa da padrone.
Si, da decenni siamo ad un pranzo di gala per pochi intimi.
Un dotto ricamo, tessuto ad Hyde park corner romano, il cul
de sac dei cul de sac…senza sanculotti, la piazza del centro più chiusa e
recintata di Roma e forse d’Italia; questo in soldoni, manifestare quando si
dovrebbe invece cogliere un primo piccolo ma deciso risveglio diffuso di
coscienza di massa opposta alla guerra imperialista.
Però non disperiamo….
L’invenzione innovativa della autoproclamatasi “sinistra di classe”, sta nel rendere possibile conciliare il peso ineludibile degli anni, con la continuazione della testimonianza con altri mezzi.
Alla generosità rivoluzionaria che una lunga esperienza potrebbe donare, si preferisce pedissequamente ( non sono i soli, bisogna dirlo) la gelosia distruttiva dell’orticello, costi quel che costi.
In fondo, non è che lo specchio di un paese bloccato,
ingessato, detenuto nelle sue potenzialità.
Bloccati da una sinistra di m. in fondo poco dissimile, in bon ton e strategie velleitarie ed immutabili, dalla sua tragica e pericolosa rappresentazione più moderata.
Una sinistra che odia ed ha odiato il 5 stelle anche quando ha fatto qualcosa per i poveracci ( governo Conte 1) dopo 40 anni di distruzione di conquiste sociali e del Lavoro. Non lo odia per le sue tante cazzate e limiti, anche giustificabili per la scarsa esperienza del quadro dirigente occasionale, lo etesta per invidia di ruolo ricoperto o potenziale. Non lo detesta per moderatismo e tenerume, ma in quanto novità o proposta concreta.
Per questo, “accontentiamoci” con realismo
dell’unica opzione della “sinistra di classe”: la sedia di accompagno
agli acciacchi di una vita che non può seguire il corso altalenante e
turbolento, alcune volte come oggi, della storia.
Infatti, l’unica cosa che non puzza de vecchio nell’
autoproclamato recinto “di classe” sono quelle tristi
seggiole in piazza.
“Sinistra di classe” di Santi
Apostoli…..l’avvenire è tutto tuo.
Fonte foto: Contropiano (da Google)