Si possono condividere o meno o anche per nulla le politiche portate avanti in tutti questi anni dal leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ma dipingerlo come un terrorista sanguinario e assassino di cui l’umanità si è sbarazzata – come sta avvenendo su tutti i media – è una vergognosa manipolazione della realtà.
Nasrallah è stato il leader di un movimento di liberazione nazionale, né più e né meno di come lo sono stati altri leader arabi, come il palestinese Arafat e l’egiziano Nasser. Derubricare la sua figura storica e politica a quella di un terrorista e di un criminale è un insulto al buon senso e anche alla Storia. Tali esternazioni, mentre Israele sta perpetrando un genocidio in Palestina, assumono anche contorni grotteschi, a voler essere generosi.
Se Nasrallah è un terrorista sanguinario, allora Netanyahu che cos’è? A noi, e non ai posteri, la (non ardua) sentenza…
Fonte foto: CNN (da Google)