“Sarcofago della morte” in Sardegna

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Fonte foto: www.anthonymuroni.it (da Google)

 

Turismo e agricoltura sono due voci molto importanti, come si sa, del bilancio dello stato italico e della Regione Sardegna. Voci che sono particolarmente curate dalle suddette istituzioni. Per quanto riguardala la tutela dei turisti e degli abitanti del luogo, entrambe hanno saputo bonificare, prevenire erosioni e inodazioni, esondazioni, curare che i ponti non perdano calcinacci o che addirittura crollino. In Sardegna, solo per fare un esempio hanno sottrato al turismo selvaggio di massa e poco qualificato alcune aree marine e le hanno regalato all’esercito italiano e agli eserciti di tutto il mondo perché vengano preservate per il futuro.
Non meno qualificata l’azione di entrambe nella protezione degli animali e dei raccolti. Debellate le malattie nel mondo animale, tempistica adeguata per i contributi e per le pratiche varie, nessun problema con l’irrigazione dato il buon livello delle condutture, difesa ossessiva dei raccolti e degli animali dalle insidie delle inondazioni e dell’inquinamento, come si può constatare se pensiamo agli ultimi calamitosi eventi…

Vi è comunque nell’isola di Sardegna una falla o meglio un bubbone spaventoso che è sfuggito all’attenzione degli amministratori. Un bubbone che L’ASSEBLEA PERMANENTE DI VILLACIDRO ha deciso di aggredire radicalmente.
Infatti, il tratto di strada della statale 131 che va da Sardara a Sanluri( località vicine al capoluogo) trasuda veleni ormai da almeno dieci anni ed è proprio per questo che è stato chiamato “SARCOFAGO DELLA MORTE”
Riporto in parte il comunicato dell’assemblea permanente di Villacidro.
“Le tonnellate di materiali che all’atto della costruzione vennero utilizzate per i riempimenti provenivano… dalla miniera d’oro di Furtei. Settecentomila tonnellate di materiali contenenti arsenico, mercurio, cadmio e altri minerali pesanti vennero prelevate dalla cava di Santu Miali e ammassate sotto il manto della superstrada. Con il tempo gli sversamenti sono diventati sempre più evidenti e invasivi, spargendosi per tutta l’area dove si trovano campi coltivati e aziende agricole.
Nelle aree e nei campi circostanti dunque si riversano pioggia dopo pioggia sostanze e composti chimici che sono classificati come certamente cancerogeni”.
L’assemblea invita perciò i militanti a reagire con determinazione contro l’insensibilità, contro l’irresponsabilità del Presidente Pigliaru e della sua giunta, consapevole di agire in nome dei diritti umani e sociali non solo per gli abitanti delle località citate ma anche per tutti i cittadini sardi.

Sit-in. Appuntamento per sabato 2 SETTEMBRE alle ore 10 sul cavalcavia al KM. 51 della 131 ( entrata per VILLANOVAFORRU)
Nella oscura palude italica qualcosa si muove e viene sempre dal basso…TAV…MUOS…TAP…TEULADA…in barba all’uomo d’ordine di antica memoria, il ministro pretoriano Minniti

Voglio citare infine le organizzazioni che hanno dato vita all’evento: LIBE.R.U:- SARDIGNA NATZIONE- INDIPENDENTZIA- SARDIGNA LIBERA- ROSSOMORI-ASSOCIAZIONE SARDOS- ASSEMBLEA PERMANENTE VILLACIDRO- COMITATO PER LA SALUTE E LA QUALITA’ DELLA VITA SAN QUIRICO TIARA

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