Il giorno 4 settembre scorso, durante la festa del Fatto Quotidiano a Marina di Pietrasanta, il Ministro dell’Interno Marco Minniti ha dichiarato, a commento dei noti tragici fatti di violenza sessuale di Rimini, che “l’integrazione culturale è una gigantesca questione. Il rispetto tra uomo e donna è scontato per noi, dobbiamo lavorare perché lo diventi anche per chi ospitiamo”. Ossia, gli uomini italiani rispettano le donne italiane.
Ora, a nostro avviso non è stata data la necessaria e giusta enfasi alla dichiarazione totalmente rivoluzionaria ed innovativa, nonché alla ottima notizia che riguarda non solo i cittadini dello Stato tutti ma soprattutto le loro tasche: contrordine, Compagni! L’uomo italiano non è quel mostro che descriviamo ogni giorno dappertutto! Per noi il rispetto della donna è scontato!
A quanto pare, il lavoro incessante che da anni lo stesso Dicastero ha messo (o contribuito a mettere) in atto, a cominciare dalla ratifica della Convenzione di Istanbul (1) – ratifica che, ricordiamo, non significa solo concordare con i suoi enunciati ma significa impegnarsi a mettere in pratica i suoi dettati riconoscendo che il contenuto riguarda anche il nostro paese; se così non si ritenesse non sarebbe necessario adottarla – per passare da centinaia di risoluzioni, circolari, stanziamento di fondi ed energie, corsi nelle scuole, promozione e patrocinio di migliaia di attività mediatiche, culturali, editoriali, teatrali, quotidiano martellamento da parte di tutte le forze politiche ma soprattutto la costituzione e l’ingentissimo finanziamento dei Centri Antiviolenza, foraggiati con milioni di euro poiché “l’uomo italiano va rieducato al rispetto della donna” è inutile, superfluo anacronistico.
E’ incredibile, bellissimo, stupefacente che il Ministero dell’Interno riconosca che l’uomo italiano sa rispettare la donna (come sosteniamo da anni), e lo fa non per bocca di un impiegatuccio qualsiasi ma del suo Ministro. Il quale contraddice in pieno anni e anni di politica anche e soprattutto del suo partito di appartenenza. Evidentemente, o le strategie messe in atto hanno già funzionato e quindi possono cessare (è SCONTATO per noi, mica pizza e fichi!), oppure il Ministro sta sfidando tutti sconfessando un Dogma ormai accettato da TUTTE le forze politiche e soprattutto delle Alte Cariche dello Stato. Oppure ancora, la nuova frontiera del business politico sta nel far circolare soldi per la “rieducazione dello straniero”; già intravedo Centri di Riabilitazione del nero.
Vede, Signor Ministro, noi da anni diciamo che lo 0,00000000000002 di uomini italiani che violentano o maltrattano una donna sono un numero statisticamente irrisorio rispetto alla popolazione maschile ed un dato purtroppo fisiologico, non sufficiente nemmeno per scherzo a definire una popolazione; ad esempio, per fare un parallelo, se in Italia avvengono 14 rapine a mano armata al giorno (2), non si può per questo dichiarare che gli italiani sono tutti rapinatori. Significa forse che giustifichiamo i rapinatori a mano armata? No, ovviamente. Casomai ne prendiamo le distanze, ma rifiutiamo di permettere che si definiscano rapinatori tutti gli italiani per via di quei 14. E lo stesso avviene con gli uomini violenti. E’ chiaro il concetto?
Ora, le domande sono due, intimamente legate una all’altra: 1) perché nessuna e nessuno si è indignato per tale dichiarazione contraddittoria, delegittimante, retrograda? Perché nessun Movimento, Partito, opinionista, giornalista femminista, portavoce, rappresentante di associazioni varie ha fatto un salto sulla sedia ed afferrato il telefono per vomitare indignazione tramite i media compiacenti contro chi delegittima tutte le campagne di criminalizzazione maschile? 2) a chi conviene questa dichiarazione politicamente pesantissima, contraddittoria, cerchiobottista? Proviamo a rispondere, tenendo conto che la prima domanda si azzera con la risposta alla seconda.
Oggi, il tema dell’immigrazione è il nuovo Paese di Bengodi, nel quale si giocano TUTTE le strategie politiche ed elettorali. Chi arraffa voti pilotando per bene questa “emergenza” vince, specialmente se si tratta poi del maggior partito di governo. Chi tenta di acchiappare quindi il nostro “coraggioso” Ministro? 1) I voti della Lega Nord e simili, anzitutto, e di chi fino a ieri dipingeva il maschio italiano come un porco ma quando arriva chi sta peggio si dà una ripulita; il mostro nero vince sul mostro terrone, il quale vinceva sul mostro mafioso, il quale vinceva… ecc. 2) I voti delle varie destre, incattivite dalle politiche immigratorie. Se li facciamo entrare tutti e ce magnamo sopra, quelli si arrabbiano, ma se poi diciamo che loro sono i mostri e noi i buoni, che il “negro” violenta le nostre donne che invece noi proteggiamo, quelli si calmano; basta definirli peggiori di noi. 3) Risponde dignitosamente alle pressioni diplomatiche ed internazionali. Ohé, Italiani, ma che fate, ammazzate le donne, le violentate? E poi ammettete i mostri islamici? Mannò, suvvia. I maschi italiani sono probi e bravi, anzi, noi diamo lezioni a loro e a voi! 4) Infine, fa il gioco della “sinistra” al Governo, del proprio Partito. Il fine giustifica i mezzi, dobbiamo acchiappare voti. Io mi butto, voi non mi criticate, non fatemi polemica tanto nessuno capisce la contraddizione (tranne qualcuno che però possiamo agevolmente zittire chiamandolo maschilista, patriarcale, oppressore delle donne, negazionista – e qualcun altro fa finta di non coglierla), accontentiamo tutti, e intanto voi potete continuare a massacrare il maschio italiano mentre strappiamo voti agli altri.
In tempo di crisi, acchiappare 4 piccioni con una fava mica è poco. Complimenti, Signor Ministro!
NOTE
1 http://www.publicpolicy.it/wp-content/uploads/2013/05/Convenzione_Istanbul_violenza_donne.pdf
2 http://www.corriere.it/cronache/17_aprile_03/ogni-giorno-italia-14-rapine-mano-armata-bar-negozi-sono-mirino-9bf294d0-17e8-11e7-99e2-7e57c7b2999b.shtml