Contemporaneità di George Grosz . Mi sembra che le forme mostruose dei protagonisti del potere che devasta e uccide, raffigurate nel dipinto, siano di ieri come di oggi. Identiche nella povertà intellettuale, nel vuoto morale. Ectoplasmi insensibili e noncuranti della dignità, della giustizia, della pace.
Vediamoli i pilastri della società tedesca nella metà degli anni ’20, secondo George Grosz: un giornalista con un vaso da notte, militari con elmi che assomigliano a vasi da notte, un politico, presumibilmente un socialdemocratico, con il cranio aperto da cui escono vapori, forse pensieri fumosi, un militante feroce di sicuro di tempra filonazista con cicatrici sul volto e una spada in mano, un predicatore che parla con gli occhi chiusi forse per non vedere ciò che accade.
E’ la Germania del dopoguerra. Si intravvedono già i foschi preannunci del nazismo vincente e della catastrofe della seconda guerra mondiale.
Si dirà. L’espressionismo di Grosz calcava troppo i toni, trasfigurava la realtà, la deformava . Ma era così lontano dalla concreta realtà di tutti i giorni? E come oggi avrebbe raffigurato gli annegati nel mare nostrum, la morte nel deserto, i corpi sventrati dalle bombe, le città devastate …?
Avrebbe calcato i toni? Deformato la realtà? Trasfigurato l’orrore in surrealtà?
Ieri il nazismo tedesco, il fascismo italiano, il militarismo estremo giapponese come aggressori imperialisti contro l’imperialismo “democratico” ( avendo entrambi come obiettivo finale la distruzione dell’URSS): la seconda guerra mondiale.
Oggi del genocidio se ne incaricano la NATO, la UE, Israele. La terza guerra mondiale è inziata a partire dalle periferie. Aggressione dell’Occidente “democratico” con il sostegno in Provincia dei “Ras” locali contro gli stati “indipendenti”, contro la Russia, contro la Cina.
Gli Stati summenzionati sono responsabili dell’assalto nazista all’Ucraina e del feroce eccidio di Odessa; della distruzione di un Paese, la Libia che si profilava come capofila della liberazione del continente africano dalla colonizzazione, della creazione di bande terroriste e di averle protette con menzogne spudorate, dei massacri in Siria e in Yemen, come precedentemente in iraq e in Afghanistan…ed ultimamente della riconquista della Costarica; dell’assedio al Venezuela…mentre continuano inesorabili il terrore e l’eccidio, ormai da 70 anni in terra di Palestina, con la squallida complicità della UE e della NATO…