La Comunità Ebraica ha chiesto di vietare la manifestazione in sostegno del popolo palestinese prevista per sabato 27 gennaio a Roma e già autorizzata dalle autorità competenti.
Il Presidente della Comunità Ebraica romana, Victor Fadlun, ha definito la manifestazione in appoggio alla Palestina, per la fine dei bombardamenti e il cessate il fuoco a Gaza “una marcia antisemita, una vergogna, proprio nello stesso giorno in cui si celebra la Giornata della Memoria, che deve essere impedita dalle autorità stesse”.
Non so quale sarà la decisione che prenderanno il governo, la prefettura e la questura di Roma, ma in casi come questo – e chi scrive è un avversario dell’estremismo che considera una grave forma di infantilismo politico – è giusto scendere comunque in piazza e far sentire la propria voce.
Il genocidio in corso a Gaza perpetrato da Israele è una contraddizione aperta per la Comunità Ebraica di tutto il mondo e bene hanno fatto i promotori della manifestazione ad organizzarla proprio per il 27 gennaio, perché è giusto che le contraddizioni esplodano. Ci sono frangenti in cui non ci si può tirare indietro.
Fonte foto: Fondazione Basso (da Google)