Mi viene da sorridere, molto amaramente, al pensiero di quando Elly Schlein dovrà parlare, inevitabilmente, della tragedia dei morti sul lavoro.
Parlerà di uomini caduti sul lavoro (pressoché la quasi totalità) o di “persone”? Nei suoi discorsi, infatti, fa sempre riferimento alle persone e alle donne (tutt’al più alle persone lgbtq+) e mai agli uomini.
Nessuno le chiederà mai conto di questo strabismo, figuriamoci, ma se anche qualche audace, nel caso specifico di questa tragedia di classe e di genere (maschile), dovesse provarci, cosa risponderebbe (si accettano scommesse)?
Naturalmente che è colpa del patriarcato, dal momento che l’attuale società capitalista (ma anche quelle che verranno altrimenti la narrazione ideologica si squaglierebbe e quelle/i come lei resterebbero disoccupate/i…) secondo lei, sarebbe tuttora dominata dal patriarcato. Quel patriarcato che da sempre manda a crepare gli uomini sul lavoro e in guerra (a proposito, in Ucraina è in corso una mattanza di uomini coscritti e se si rifiutano vengono spediti nelle patrie galere).
Qualcuno è disposto a scommettere, diciamo una bella cena a base di pesce in un buon ristorante?
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