Quel che s’avanza…era un noto anchorman, attualmente senatore della Repubblica, fuoriuscito dal 5 stelle e proponente un nuovo gruppo richiamante l’ITALEXIT.
Sono un possibile sostenitore di un genuino intento di uscire dalla gabbia UE, convinto della sua irriformabilità.
Sono stato il promotore di un processo di contrapposizione popolare di tale intento prima di Paragone, salvo verificare l’inattendibilità politica e strategica di chi mi stava accanto.
Ma esiste qualcosa di peggio: cosa? Come fai a realizzare Italexit senza un concreto appoggio di parte della classe interna dirigente, come ad esempio nel Regno Unito?
Appena il primo governo Conte, quello “gialloverde” ha osato proporre i minibot, sostanzialmente è stato fatto cadere dall’interno della stessa Lega, costringendo di fatto il 5 stelle ad una scelta di realismo politico in netto contrasto ideologico.
Le classi dirigenti, i figli e nipotini dei padroni italiani che scelsero il fascismo contro la classe operaia, che si affidarono ai Valletta in azienda ed agli Scelba in piazza, fino ai moti contro Tambroni che dettero il via alla stagione del centrosinistra, non ne vogliono sapere di uscire dalla UE; molte aziende al nord, che costituiscono lo zoccolo duro di Bonomi ( attuale presidente reazionario di Confindustria) fanno parte dell’indotto industriale legato alla Germania.
Altro che patriottismo; per loro la patria si ferma ai loro profitti ed alla Val Brembana, in parole povere. Ma la nuova pappa dei fessi delle post-destre oltre la finta lotta alla immigrazione clandestina, nel nome dei Lavoratori autoctoni o immigrati che siano, invece lasciati a compressione salariale da decenni, oramai, si chiama finto sovranismo.
Si tuona contro il MES e contro la UE, SALVO NON FAR NULLA IN CONCRETO, anzi attaccando i timidi tentativi di resistenza in un governo che comunque, col PD e Renziani esprime una forte vocazione liberista-eurista, di fatto rafforzandone questa di componente, in una permanente campagna elettorale a responsabilità zero. Ora però, nel tentativo di spolpare ulteriormente il consenso del pur limitato 5 stelle e dei suoi errori, perché comunque questi signori reazionari e vetusti in Italia, pur di garantirsi i loro profitti, non vogliono nessuna riforma keynesiana profonda o processo di modernizzazione o vera riconversione ecologica produttiva, che non sia chiacchiere e a sussidio, la Lega e la Meloni non bastano più.
Serve un nuovo gate keeper che possa essere attrattivo per una serie di “scappati di casa”, dalla sinistra libertaria ai sovranisti elitari, ai complottisti da social, una pletora di piccolo borghesi frustrati, ma anche persone in buona fede che le hanno provate tutte, essendo sempre disattesi.
Dove manca un’analisi concreta e scientifica, il risultato è sempre ingannevole. Non porsi opportune domande sul “castello suggestivo proposto in questo caso da Paragone”, porta ancora una volta a commettere gli stessi ingenui errori.
Un esempio su tutti: come si fa in un paese pieno di basi USA, NATO, controllato da tanti interessi “occidentali”, UE, germanici, a vedere “il dito cinese”?
Attaccare la Cina significa attaccare in futuro ed ora il multipolarismo; significa chiudere la via della seta ed il varco ad est per una libera economia italiana, nel nome di “interessi atlantici” al quale porre genuflessi il cappello della servitù.
Questa la chiamate ITALEXIT? Io la chiamerei operazione gattopardesca di normalizzazione di una area sovranista o ribelle che sia, in assenza di una seria discussione politica che manca da anni, venendo meno una vera sinistra di Classe e Socialista ed una vera dedizione alla attuazione della Costituzione.
Le vecchie e reazionarie classi dirigenti mettono il tappo a tutto: divide et impera in 100 sigle…ma tutti o liberisti o rivoluzionari a chiacchiere o testimoniali.
“Che tutto cambi……per non cambiare nulla “
Fonte foto: Corriere (da Google)