“Sono personalmente orgogliosa delle macerie di Gaza e che ogni bambino palestinese, anche tra 80 anni, saprà raccontare ai suoi nipoti cosa hanno fatto gli ebrei”.
Sono le testuali parole pronunciate dalla ministra per l’uguaglianza sociale e il progresso delle donne del governo di Israele, May Golan, aderente al Likud, il partito del premier Netanyahu.
Quindi ora sappiamo che l’uguaglianza sociale e il progresso delle donne passano attraverso il massacro dei palestinesi di Gaza. Una “chicca” da segnalare alle femministe, in particolare quelle della differenza, per le quali, è giusto ricordarlo, la violenza è maschile per definizione e per condizione ontologica.
Inquietante, a dir poco, il messaggio rivolto ai bambini palestinesi – quelli che sopravvivranno al macello in corso – che un domani ricorderanno quanto fatto dagli ebrei ai loro genitori che una volta, prima di essere ammazzati o cacciati a cannonate, vivevano in quel fazzoletto di terra.
Ogni commento è superfluo. Ciascuno può trarne le sue conclusioni. La mia è che il sionismo è come il nazismo, cambiano i riferimenti storici e ideologici ma la sostanza è la stessa.
Fonte foto: I24News (da Google)