E insomma oggi tutti in piazza con le “sardine” insieme ad Alba Parietti, Paola Turci, Cecchi Paone, forse anche la fidanzata di Berlusconi (lo ha annunciato oggi in radio lo stesso Cecchi Paone, del resto la Pascale è molto sensibile alle tematiche lgbt, ma pare che non abbia ancora deciso…) e tanti/e altri/e ancora, con la benedizione di Prodi e di Monti (e pure di Mattarella anche se non può pronunciarsi pubblicamente…). Una manifestazione all’insegna dell’allegria, delle buone maniere, per l’amore e contro l’odio (lo diceva pure il Berlusca, ricordate?…).
Il visetto pacato, rassicurante, tanto “perbenino” e di sinistra” di Mattia Santori, mai sopra le righe, sempre composto, con quell’appena accennato sorriso del Buddha perennemente scolpito sul volto, è il biglietto da visita delle “sardine”. Mi si scalda il cuore…
Nessuna bandiera ammessa, tranne quelle dell’Unione Europea, naturalmente, tanti e tante “Vip” che hanno già annunciato la loro presenza, oltre quelli a cui facevo cenno poc’anzi.
Una manifestazione in favore dell’establishment, promossa dall’establishment e voluta dall’establishment. Non che il probabile prossimo futuro cambio della guardia al governo lo preoccupi più di tanto, sia chiaro (e perché poi dovrebbe?…) però sicuramente il “popolo” delle “sardine” (cioè la media borghesia che vota per il PD) è sicuramente molto più docile, più gestibile e più controllabile di quello della destra (gran parte del quale, se esistesse una Sinistra seria, starebbe da quest’altra parte…).
Santori è ormai in televisione un giorno sì e l’altro pure (come Salvini…). Fra non molto lo faranno incontrare anche con Greta, il tutto all’insegna del politically correctness, del finto dissenso compatibile e pilotato oppure, come appunto nel caso delle “sardine”, di un consenso “critico” (altrimenti non sarebbe credibile) nei confronti dello status quo.
Il sistema dominante è molto intelligente e astuto e in tanti, tantissimi, ci cascano. Noi no.
Fonte foto: rep.repubblica.it (da Google)