La Francia di Macron è alla ricerca di un rilancio internazionale dopo le terribili mazzate mortali in Africa dove ha dovuto dire finalmente addio al suo impero coloniale. È alla ricerca di un rilancio anche perché le cose in casa vanno molto male, con continue tensioni e proteste sociali e con le opposizioni che crescono a fronte di una maggioranza parlamentare che rappresenta meno del 30% dell’elettorato francese.
Per riproporre la visione della grandeur della Francia Macron si inventa di tutto e improvvisa. Parla a nome della Nato di inviare truppe in Ucraina ma da questa smentito, addirittura da Crosetto, che è tutto dire.
Allora che si inventa il nostro maramaldico Macron? Invece di creare un asse con la Germania, in ginocchio, la pugnala alle spalle proponendosi come nazione guida della UE. E come grande potenza interviene in Moldavia e in Armenia in chiave anti russa. Ha firmato con la Sandu un accordo di cooperazione sulla sicurezza: la Francia invierà una missione militare a Chisinau per addestrare l’esercito moldavo, portando il paese sull’orlo della guerra civile come in Ucraina.
Stesso discorso per l’Armenia, dove la Francia ha già inviato mezzi militari (di qualità piuttosto scadente) e dove continua la retorica anti russa di Pashinyan, che vorrebbe lasciare il CSTO (ma si guarda bene dal farlo finché il confronto con l’Azerbaijan continua) e vuole che i militari russi lascino l’aeroporto di Zvarnots, dove si trovano a seguito dell’accordo del 1992. E a proposito di Armenia e Azerbaijan, in questi giorni ad Ankara si sono incontrati il Ministro della Difesa turco Yashar Güler e il suo omologo azero, Zakir Hasanov, per discutere di cooperazione militare e di sicurezza regionale. C’è da chiedersi: cosa farebbe la Francia se le ostilità tra Armenia e Azerbaijan dovessero riaccendersi, considerando che anche la Turchia è un membro della Nato? Tra l’altro per la UE l’Azerbaijan è diventato un fondamentale fornitore di gas “buono”. In una guerra che coinvolgesse tutti gli attori regionali i francesi si troverebbero schierati con l’Iran. Divertente no? Allora cosa farebbe Macron? Nulla, proprio nulla. Andrebbe incontro all’ennesima disfatta del suo paese come è già successo nella storia: dal Vietnam all’Algeria e più recentemente in Libia e oggi in Africa.
La linea di Macron di superare tutte le linee rosse contro la Russia rischia di portare la Francia alla totale rovina trascinando quel poco che resta in piedi dell’UE. Le lezioni della storia a Macron non servono. Va avanti nella disperata idea di ritagliare alla Francia uno spazio di grande potenza al pari dei paesi emergenti. Prima viene preso dai francesi a calci nel didietro meglio è.
Fonte foto: Euronews.com (da Google)