L’Unione Europea è un pezzo dell’impero americano, ridotta di fatto al rango di un satellite. La guerra fra la NATO e la Russia che si sta svolgendo in Ucraina ha reso evidente tutto ciò. L’UE, già inesistente come entità politica, si è squagliata, la Germania in particolare si è letteralmente inginocchiata agli USA o è stata costretta ad inginocchiarsi, andando contro i suoi stessi interessi. E lo stesso vale per tutti gli altri paesi europei, Italia inclusa, ovviamente. Come l’Italia si inchinò di fronte ai diktat della NATO nel caso dell’aggressione alla Libia, la stessa sorte è toccata ora alla Germania le cui ambizioni politiche sono state frustrate sul nascere.
Il messaggio è molto chiaro. L’UE, o meglio i vari paesi che ne fanno parte, non possono e non debbono avere una autonomia politica e neanche economica (e tanto meno militare). Alla Francia è concesso un margine relativamente maggiore di autonomia perché è una potenza uscita formalmente vittoriosa dalla seconda guerra mondiale e perché dotata dall’arma nucleare.
L’ingerenza degli USA negli “affari europei” è totale, politica, economica e naturalmente militare. Del resto, ci sono decine se non centinaia di basi americane in Europa ma non certo bai europee negli Stati Uniti. E’, dunque, improprio, anche parlare di ingerenza perché riduttivo rispetto alla realtà concreta delle cose che ci dice con estrema chiarezza che L’Europa è di fatto un pezzo degli Stati Uniti.
Invocare quindi a gran voce di uscire dall’UE – come fanno alcuni ambienti e settori dell’area cosiddetta “sovranista” – senza contestualmente porre la questione della liberazione del paese da questa sorta di cappio geopolitico costituito dall’Alleanza Atlantica e dalla totale subalternità agli Stati Uniti , è ingenuità oppure, molto peggio, collusione, con il polo USA-GB. Dal momento che non credo all’ingenuità in politica, il cerchio si stringe.
Fonte foto: La Stampa (da Google)