Banca Intesa ha chiuso unilateralmente il conto corrente di
“Visione TV”, diretta da Francesco Toscano, e legata a “Democrazia Sovrana e
Popolare” (DSP) di cui lo stesso Toscano è copresidente, insieme a Marco Rizzo,
ex segretario ed ex presidente del Partito Comunista (PC).
L’AD di Banca Intesa Carlo Messina – ha dichiarato Toscano – nega che la chiusura del conto di Visione Tv sia dovuta a motivazioni politiche. La banca – ha soggiunto – parla di violazione di “normative”. L’ex direttore della filiale di Reggio mi disse che il problema derivava da alcuni pagamenti effettuati in favore di reporter che avevano lavorato con noi. Questi reporter dovevano lavorare gratis? Oppure dovevano mentire come i giornalisti del mainstream raccontando la fantomatica vittoria di Zelensky sul campo di battaglia? Dire la verità viola quale normativa signor Messina? Mi auguro di leggere presto una interrogazione parlamentare urgente al governo. Su questa vicenda andremo fino in fondo”.
Concordiamo con quanto detto da Francesco Toscano e riteniamo che l’episodio si inquadri in un clima di generale intolleranza nei confronti della libera espressione delle opinioni politiche. Saremmo di fronte ad un grave caso di censura, anche se non apertamente dichiarata, nei confronti di una testata giornalistica considerata scomoda perchè non allineata al cosiddetto mainstream mediatico-politico dominante.
Come redazione de L’Interferenza abbiamo posizioni diverse e per alcuni aspetti anche distanti rispetto a quelle di Visione TV (e di DSP) su alcune importanti questioni di natura politica e geopolitica (l’analisi del “fenomeno trumpiano” e delle nuove destre americane ed europee) ma questo non ci impedisce, ovviamente, di esprimere la nostra più totale solidarietà, sia deontologica che politica, ai colleghi di Visione TV e a DSP per questo grave atto censorio nei loro confronti.
Invitiamo tutte le testate libere e indipendenti ma anche e soprattutto i movimenti e le associazioni ad esprimere il loro sdegno e a mobilitarsi concretamente (anche, auspichiamo, attraverso la costituzione di un coordinamento stabile e unitario) contro le violazioni della libertà di informazione che si stanno facendo ormai da tempo sempre più frequenti in questo paese. E’ intollerabile che uno dei Principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale – il diritto di esprimere la propria opinione con la parola, lo scritto o ogni altro mezzo di diffusione senza essere sottoposti a censura – venga disatteso se non in molti casi calpestato.
Siamo di fronte ad un grave precedente – che stigmatizziamo con forza – che potrebbe colpire tutta la stampa critica, libera, senza padroni né santi in paradiso.
La Redazione de L’Interferenza
Fonte foto: Electomagazine (da Google)