La mafia nigeriana e quella israeliana

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Foto: Il Fatto Quotidiano (da Google)

 

Gli immigrati, al contrario di quello che dice la retorica razzista e neofascista (in realtà più nazista che fascista), sono nella maggior parte dei casi persone oneste che cercano una migliore prospettiva di vita dopo che il loro paese è stato distrutto dall’imperialismo occidentale. La lotta contro le mafie, crudeli organizzazioni che lucrano sul dolore di queste persone, è doppiamente doverosa così come la rivendicazione di una loro integrazione da parte della Repubblica italiana e non delle ONG, emanazione del capitale privato transnazionale (quindi nemiche dei lavoratori).

Gli immigrati devono rivendicare il diritto all’asilo politico dentro un ordine costituzionale e democratico. Per questa ragione un movimento patriottico ed antimperialista (Fronte patriottico ed antimperialistico) dovrebbe radicalizzarli politicamente – cosa per nulla semplice – contro l’Unione Europea e la NATO. In quanto sfruttati (chi scrive non dimentica che esistono delle divisioni di classe anche al loro interno) hanno il dovere di lottare al fianco dei ceti popolari italiani contro il globalismo neoliberista.

La mafia nigeriana opera come puntella degli imperialismi statunitense e saudita, essendo un macabro prodotto dell’alleanza fra la borghesia compradora nigeriana e l’Arabia Saudita; questa alleanza ha prodotto l’organizzazione terroristica wahabita chiamata Boko Haram. Gli antimperialisti ed i movimenti popolari hanno il dovere di combatterla senza rinunciare a sporcarsi le mani, utilizzando ogni mezzo disponibile, magari promuovendo una cooperazione fra la sinistra africana e la Repubblica Islamica dell’Iran, vero baluardo della decolonizzazione. Questa mafia è disumana e fonda il suo potere sulle basi socio-economicche tribali delle società africane; riti voodoo, maledizioni e superstizioni sono la sua matrice ideologica. La ‘’sinistra radical chic’’ affronta i problemi sovrapponendo una falsa morale “politicamente corretta” alla politica quindi finisce per diventare un piede di porco dell’imperial-globalismo, mentre la destra xenofoba americanizzata parla al ventre del sottoproletariato e della piccola borghesia, armando la mano dello sceriffo, pro-USA, pazzoide e pluriomicida, di turno. Si tratta di ‘’maschere di facciata’’ (utilizzando le parole di Marx) del capitalismo occidentale, servi dei dominanti di turno. Lo squallore è ambivalente.  Il giornale di Lagos (capiale della Nigeria), This Day, scrisse che “i ritualisti, conosciuti anche come cacciatori di teste, vanno alla ricerca di parti umane su richiesta degli erboristi, che li richiedono per i sacrifici o per la preparazione di varie pozioni magiche”. Sono, sembra ombra di dubbio, dei macellai, ma la mafia nigeriana – aldilà delle sciocchezze della destra e delle omissioni dei ‘’radical chic’’ – nel capitalismo occidentale non ha nessun potere decisionale ed è arrivata in Italia opera come ospite delle più potenti camorra, ‘ndrangheta e mafia. I neofascisti, da sempre volto “legale” della camorra, dovrebbero saperlo bene. Loro sì che battono cassa ai boss della mattanza neoliberista. Detto questo ci sono mafie e governi che si comportano molto peggio della mafia nigeriana: uccidono, stuprano e trafficano organi. Chissà perché la destra xenofoba è amica di questi governi, razzisti ed anti-immigrati. Il neofascista medio sogna d’essere un camorrista o un colono israeliano?

 

Israele è più spietata della mafia nigeriana?

Il governo israeliano è in cima ad una piramide mafiosa planetaria, e ho già spiegato come: I media si sono ben guardati dall’analizzare la documentazione di Wikileaks intitolataIsraele: la terra promessa del crimine organizzato?”, definita dal giornale israeliano Jewish Chronicle come ‘’una pubblicazione sconvolgente’’ 2. Gli ignoranti bigotti parlano della ‘’forza’’ della mafia africana quando il giornale israeliano Haaretz, nel 2004, con un eccellente articolo intitolato “The Agony of the Ecstasy”  comunicò ‘’al pubblico europeo e statunitense che il 75 % del traffico di ecstasy, negli Usa, è controllato dalla mafia israeliana’’. La destra, da decenni, offre copertura ideologica al sionismo con l’obiettivo, fra gli altri – dichiarato o meno – di criminalizzare gli immigrati. La lotta all’Ascia Nera interessa, in realtà, ben poche persone. Ma torniamo alla mafia israeliana, stabiliamo qual è la mafia più pericolosa analizzando i fatti, i crimini e le tragedie avvenute. Nel 2016 riportavo una interessante documentazione:

‘’ La forza della mafia sionista si evince da queste parole di Cunningham: ‘’Molti criminali  sono ‘in possesso di passaporti stranieri,  possono circolare liberamente nei paesi europei, molti  usufruiscono  dell’esenzione del visto  per gli  Stati Uniti. I tentativi  dell’ambasciata per impedire ai criminali di raggiungere gli Usa  non sono sempre riusciti .  Cinque o sei clan dominano   in Israele  : Abergil, Abutbul, Alperon, e Rosenstein .  Arresti  e omicidi hanno creato un vuoto di potere al vertice. Nuovi clan come Mulner, Shirazi, Cohen e Domrani si sono mossi rapidamente per colmare il divario. Ci sono anche clan rivali  nel settore arabo.  “L’ambasciatore americano ha ammesso che “non è del tutto chiaro in quale misura questi elementi  siano penetrati  nell’ establishment israeliano e hanno corrotto  funzionari pubblici”’’. Un sistema capitalista come quello israeliano può facilmente trasformare la burocrazia statale in una immensa ‘’macchina del malaffare’’: la mafia israeliana – a poco, a poco – è diventata tutt’uno con gli apparati del Mossad, a loro volta ben incastonati nelle intelligence dei paesi europei. Forse è questo il motivo per cui le forze di polizia ‘’non catturano mai’’ i boss mafiosi israeliani? Israele è uno dei paesi con la classe politica più corrotta del mondo: vi ricordate dell’ex ministro Gonen Segev che tentò di contrabbandare migliaia di pillole di ecstasy in Israele? E che dire dell’elezione di Inbal Gavrieli, figlia di un boss, alla Knesset, nel 2003? Per l’ex ambasciatore: “Dato il volume di viaggi e gli scambi tra gli Stati Uniti e Israele, non è sorprendente che tali organizzazioni criminali si siano diffuse in America”. Un giro d’affari sporco di fango e di sangue, forse peggiore di quello made in Italy gestito un tempo da Totò Riina e associati’’.

Parlare della mafia israeliana significa prendere posizione contro il corrotto governo sionista, che si macchia di crimini di stampo mafioso nel vero senso della parola. Capite? Un governo che agisce come una mafia; potentissimo e feroce come i tagliagole nigeriani. Netanyahu ha la stessa ferocia di un boss dell’ Ascia Nera, ma rispetto a questa possiede almeno 200 bombe atomiche. Chi è, dunque, il nemico principale? La mafia e il governo israeliani si comportano come una mafia di stampo tribale: stuprano e vendono organi nei mercati neri. Emettiamo un mandato di cattura per Netanyahu? Suvvia, il ‘’partito dei coloni’’ non è diverso dall’Ascia Nera. Sono in grado di documentarlo.

Il 6 giugno 2013, all’aeroporto di Fiumicino venne arrestato Tauber Gedalya, ex alto ufficiale di Tsahal, ricercato dall’Interpol. L’agente sionista si trovava in Italia, perché nel nostro paese è operativa una rete d’approvvigionamento umano che penetra, raggirando gli operatori, fin dentro i centri d’accoglienza. La polizia ha dovuto approfondire i loschi traffici di questo gangster, riassunti dal giornalista Gianni Lannes: ‘’Il 77enne Tauber, latitante dal 2010, era ricercato dalla polizia di tutto il mondo per un mandato di cattura internazionale emesso dallo stato brasiliano di Pernambuco. Il «signore degli organi» aveva messo in piedi la sua organizzazione una decina d’anni fa nel nord est del Brasile, buco nero di indigenza e povertà assoluta in un Paese di devastanti contrasti, organizzando l’asportazione di organi umani prelevati ad almeno 19 cittadini. O meglio: soltanto di 19 si sono trovate le prove. La prassi era semplice. Una volta individuato il soggetto, gli si proponeva una cifra variante fra i 6 mila e i 12 mila dollari, lo si sottoponeva a una serie di esami clinici e una volta chiuso il contratto lo si imbarcava su un volo per il Sud Africa, dove certi medici compiacenti, in cliniche compiacenti, sbrigavano il lavoro (l’espianto e il reimpianto di un rene, il più delle volte)’’ 3. Abbiamo il coinvolgimento di un rabbino, Levy-Izhak Rosenbaum, residente a New York ed arrestato nel 2009 con l’accusa di traffico d’organi umani. Il ruolo della mafia ebraica è davvero impressionante, hanno monopolizzato il campo più abietto della criminalità organizzata mondiale, ma pochi giornalisti (tutti esterni ai grandi media) ne parlano: ‘’Il The New York Times ha scritto, in un report dell’agosto 2014, che i mediatori di trapianti di organi in Israele hanno intascato ingenti somme di denaro. Secondo l’analisi del Times sui più importanti casi di vendita di organi a partire dal 2000, gli israeliani hanno avuto un ‘ruolo sproporzionato’ nel traffico di organi.  Sulla questione dell’espianto non autorizzato di organi, da parte d’Israele, ha investigato per 10 anni l’FBI, poiché non solo i palestinesi ne erano vittime. Ma bisogna tornare indietro al 1992. In quell’anno Ehud Olmert, allora ministro della sanità israeliana, lanciò una campagna con cui si cercava di affrontare la questione dell’insufficienza di organi, inserendo i donatori di organi in un registro apposito. Da allora, cominciarono a scomparire giovani palestinesi dai villaggi della Cisgiordania e di Gaza. I soldati israeliani li riportavano morti dopo cinque giorni, con i corpi squarciati. Giravano voci di un notevole aumento di scomparse di ragazzi giovani, e di conseguenti funerali notturni dei corpi sottoposti ad autopsia’’. Dalla documentazione offertaci dal The New York Times emerge un coinvolgimento dell’esercito sionista e, di conseguenza, del governo di estrema destra. Netanyahu è complice.

Il giornale svedese Aftonbladet dimostrò come l’IDF, fin dal 1992, prelevasse e vendesse gli organi dei palestinesi rapiti. Per l’ennesima volta Netanyahu intervenne con il losco intento di coprire i suoi militari, i quali non sono dissimili dai tagliagole nigeriani. Il leader sionista ne è complice, chi scrive non ha mai avuto dubbi; Netanyahu è un gangster, e non è escluso che si sia arricchito facendo vendere organi nel mercato nero dell’orrore ‘’made in Israel’’. Il giornale Antimafia 2000 riporta dei fatti molto precisi, confermati da fonti assolutamente inoppugnabili ed occultati dai giornalisti addomesticati ‘’radical chic’’: ‘’La foto del giovane Bilal risale al 1992, mostra un cadavere sfigurato, con un’enorme cicatrice dal mento all’inguine. Il ragazzo diciannovenne, che per anni aveva lanciato pietre contro i carri armati israeliani a Nablus, venne ucciso in un’operazione dell’IDF e il suo corpo sparì per alcuni giorni. Quando l’esercito lo rese alla famiglia, al momento della sepoltura il sacco si aprì, mostrando l’orribile cicatrice. Secondo l’IDF il corpo aveva subito un’autopsia a Tel Aviv, secondo i genitori il ragazzo è stato ucciso a sangue freddo e i suoi organi prelevati. Il giornale svedese riporta anche altre testimonianze di parenti di palestinesi rapiti durante i raid dell’IDF, uccisi e poi ritornati con la caratteristica cicatrice “zip” dalla testa allo stomaco. Nell’articolo viene inoltre riportato uno studio, secondo il quale la metà dei reni trapiantati in Israele dal 2000 ad oggi sono stati acquistati illegalmente in Turchia, Europa dell’Est e Sudamerica. Secondo il giornale, il Ministero della Sanità israeliano è al corrente del fenomeno ma non è mai intervenuto (il Ministero non ha smentito la notizia, riproposta in Israele da Ha’aretz)’’ 4. Lo Stato israeliano è l’Ascia Nera moltiplicata al cubo, ma la destra xenofoba e razzista ci va a braccetto identificandosi col sionismo imperialista.

La ‘’sinistra radical chic’’ vorrebbe tappare la bocca ai giornalisti che denunciano le mafie non autoctone, non dice la verità sugli orrori d’Israele (cede al ricatto dell’antisemitismo) e diventa un complemento del capitalismo occidentale.

 

https://www.maurizioblondet.it/accolto-macerata-immagini-estreme/

https://www.linterferenza.info/esteri/la-mafia-israeliana-controlla-traffico-ecstasy-europa-negli-usa/

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2016/07/israele-primatista-mondiale-nel.html

http://archivio.antimafiaduemila.com/notizie-20072011/33-terzomillennio/18988-traffico-dorgani-bufera-svezia-israele.html

1 commento per “La mafia nigeriana e quella israeliana

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