Quando tanti anni fa lessi per la prima volta 1984 di Orwell, lo interpretai come una storia di fantascienza in cui venivano estremizzati, a beneficio di un racconto distopico, tutti i possibili espedienti di cui un potere incontrollato potrebbe servirsi per sottomettere e controllare una popolazione. L’idea di un Ministero della Verità che sovraintendeva e decideva quale fosse la verità da somministrare ai cittadini sembrava una esagerazione che nessun governo pur autoritario avrebbe mai potuto mettere realmente in atto. Avevo torto. Oggi quel governo esiste davvero come esiste un super Ministero della Verità che controlla attraverso l’apparato mediatico tutta la comunicazione e che decide ciò che è vero da ciò che è falso, al di là di ogni evidenza, in cui viene stravolta ogni ragionevole evidenza dei fatti. Qui la Guerra si chiama Pace, l’Aggressione si chiama Difesa legittima, il Carnefice diventa Vittima, e questa narrazione non può essere contraddetta. Questo governo non risiede in un lontano paese autocratico e dispotico, ma nel “civile” Occidente liberale, dove la Libertà è una forma di Dittatura che serve orwellianamente a difendere la nostra democrazia. Salta così il confine tra Verità e Menzogna, e la Verità è solo quella che decide essere tale il Ministero della Verità. In questa narrazione distopica l’Ucraina neonazista è un paese democratico aggredito, la Russia antinazista è un paese aggressore e assetato di potere, la NATO è un’associazione filantropica, e Israele un paese aggredito e vittima di terroristi arabi assetati di sangue che vogliono la sua distruzione. A Gaza si sta consumando in questi mesi uno dei più atroci misfatti della storia umana e il civilissimo Occidente giustifica ed arma il genocidio di un intero popolo in nome del diritto di Israele a difendersi dal terrorismo di Hamas. La narrazione mediatica ci dice che sarebbe in corso una guerra tra Israele ed Hamas e ovviamente, come in ogni guerra, ci sono vittime inevitabili da una parte e dall’altra, in cui si confrontano bambini innocenti contro l’esercito più morale del mondo. Purtroppo è la natura della guerra, dicono! Punto. Non ci sarebbe quindi nessun genocidio, ma solo “vittime di guerra “. Una infamia, questa, che reclama vendetta e giustizia dalla Storia. Ma nella storia il genocidio in atto a Gaza e la pulizia etnica israeliana in Cisgiordania, rimarrà il marchio d’infamia eterno per l’Occidente intero, peggio dell’Olocausto nazista, perché compiuto sotto gli occhi del mondo e con la sua diretta compiacenza. Non potranno dire ai posteri che non sapevano. Sarà Vergogna eterna per loro quel giorno quando la Storia sarà redenta e la Verità potrà essere gridata a voce alta con la rottura della gabbia orwelliana. Allora l’ignominia di cui si è macchiato l’incivile Occidente non potrà più essere nascosta e riemergerà dal fango della sua cattiva coscienza non più infelice. Solo allora lo spirito di rivolta e di giustizia delle vittime di oggi potrà riemergere dal passato dei vinti e reclamare il suo diritto ad attualizzarsi nella concretezza e materialità della Storia. La sconfitta inevitabile della Bestia sionista sarà la giusta ricompensa del tanto sangue innocente versato per alimentare e sfamare il malefico istinto bulimico del predatore insaziabile. Ma come la bulimia è una malattia che non può digerire tutto il cibo ingozzato voracemente che prima o poi il bulimico sarà costretto a vomitare, così la bestia sionista sarà costretta dalla sua stessa ingordigia a rimettete la Palestina ai suoi naturali e storici abitanti. Quel giorno sarà un giorno di giubilo per l’intera umanità e la storia umana potrà recuperare la dignità oggi perduta a causa del potere malefico ed oscuro che la sta oltraggiando e che la sta portando sull’orlo di un olocausto nucleare. Quel giorno la Bestia evocata nell’Apocalisse di Giovanni, che va contro tutto quello che il regno di Dio rappresenta e che cerca di imporre la sua volontà con la violenza, cesserà di vivere. Amen.
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