Foto: Stazione Celeste (da Google)
Indipendentemente dalla decisione da parte del Collettivo Militant di uscire dalla piattaforma di Eurostop (alla cui assemblea nazionale del 24 marzo a Bologna saremo comunque presenti, come giornale), ci sembra che questo loro documento contenga riflessioni, per lo meno per quanto ci riguarda, senz’altro condivisibili e che non possono essere eluse: http://www.militant-blog.org/?p=15192
In particolare sottolineo questo passaggio che, personalmente, condivido in toto:” Prendiamo atto della mancata critica della realtà, in funzione di un’esaltazione fuori fuoco che insiste nel vedere in una storia che muore – la “sinistra radicale” dei partitini “comunisti” – addirittura un punto di partenza. Lo scollamento tra sinistra e società, emerso violentemente dai risultati elettorali del 4 marzo, avrebbe dovuto ricondurre, proprio quei compagni che in questi anni più coraggiosamente avevano centrato il proprio ruolo nella critica radicale alla sinistra di complemento, a un confronto materiale con gli attuali rapporti della politica. Si prende atto che “la sinistra è morta”, ma si insiste, defibrillatore alla mano, nel rianimare costantemente il morto, ripartendo sempre e soltanto da quella sinistra che, al sicuro delle proprie riunioni, si giudica come nemico”.
Per quanto ci riguarda, pensiamo che sia necessario aprire una fase di riflessione e di discussione a tutto campo e in mare aperto, come si suol dire, specie su quei temi da sempre, a sinistra, considerati tabù.
Confidiamo che sia questo spirito a prevalere in questa fase storica e politica augurandoci che non ci si rinchiuda nei rispettivi fortini e nelle proprie rassicuranti narrazioni. Specie quando queste cozzano clamorosamente con la realtà.
Confermiamo, come giornale, la nostra piena e totale disponibilità ad aprire un confronto con chiunque avverta questa necessità, siano essi movimenti, formazioni politiche o singole persone.