Leggendo bene tra le righe, o in invisibili articoli di spalla, si scopre che gli ultras del Maccabi non sono gli agnellini sacrificali che l’assordante grancassa mainstream vorrebbe farci credere. Hanno gridato cose violentissime come quelle che si possono leggere qui sotto, in cui rivendicano il genocidio dei palestinesi compiuto dal loro governo, e compiuto azioni violente che riecheggiano quelle ben più aberranti compiute dai propri governanti.
I grandi tg, invece, e i pessimi governanti occidentali, vorrebbero farci credere che siamo tornati indietro di un secolo, dimenticandosi di aggiungere che effettivamente un nuovo nazismo si sta realizzando, ma non nel cuore dell’Europa bensì in quella che era la Palestina che ora non esiste più.
Di fronte a una propaganda così spudorata, che sovverte così platealmente la sostanza dei fatti, viene da chiedersi come sia stato possibile giungere a un tale stupro delle coscienze. E altre domande sparse, tra altre mille: perché il premier israeliano è libero di pontificare e dettare le linee editoriali dei tg (oltre che continuare a sterminare un popolo intero) quando su di lui pende una condanna della Corte penale internazionale? Per quale motivo alle squadre russe (ma anche agli artisti, scrittori, etc) sono state inibite le competizioni internazionali e a quelle israeliane no? E potrei continuare.
Comunque la pensiate, benvenuti in 1984.
P.S. Oggi scopro che Repubblica dedica ben 8 pagine ai fatti di Amsterdam evocando l’antisemitismo e persino la Notte dei cristalli… quando siamo piuttosto in presenza di scontri tra ultras violenti tra cui quelli israeliani, diretta emanazione della destra estrema che fa capo a Ben Gvir. Questo episodio ci racconta in piccolo perché lo Stato di Israele può continuare a commettere impunemente le proprie tragiche nefandezze: nessuno li potrà mai accusare di nulla, neanche di sterminare un’intera popolazione, perché lo stigma dell’antisemitismo usato in modo palesemente capzioso li assolve da ogni colpa.