Il falso “strabismo” degli USA


L’imperialismo Usa si nota anche da queste notizie apparentemente secondarie, perciò relegate in un trafiletto. Se non fossimo tutti dentro una propaganda permanente di fronte a una storia come questa dovremmo tutti saltare sulla sedia: una potenza economica e militare ingerisce nelle vicende politiche di un paese sovrano offrendo addirittura l’amnistia al presidente appena eletto affinché lasci il seggio appena conquistato democraticamente. Naturalmente lo stessa Potenza politico-economica-militare asserisce che le elezioni in oggetto sarebbero truccate. Non quelle che dieci anni fa diedero la stura al conflitto ucraino insidiando Poroshenko dopo il golpe di piazza Maidan, a truccare le elezioni sono solo coloro che sono scomodi all’imperialismo Usa. Eppure oggi, anestetizzati dalla propaganda atlantista in servizio effettivo permanente, anche nella nostra attuale “sinistra” sono tutti ammalati di russofobia e non di usafobia, come sarebbe normale (lontani i i tempi in cui si scendeva in piazza contro la carneficina del Vietnam, per la Palestina meglio opporre degli opportuni distinguo, hai visto mai che Israele si offende). Eppure di nefandezze l’imperialismo Usa dal dopoguerra in poi ne ha compiute a bizzeffe. Anzi, da prima ancora che la seconda guerra mondiale finisse: le atomiche di Hiroshima e Nagasaki sono state un orrore che non ha nulla da invidiare alle malvagità dei nazisti, per una serie di sin troppo ovvi motivi. Invece no, che vuoi che sia aver raso al suolo due città periferiche, procurando danni permanenti anche alle generazioni future causando deformazione di feti in serie. L’elenco sarebbe lunghissimo. A partire dalle intromissioni criminose nel giardino di casa sudamericano, sulla scorta della teorizzata Dottrina Monroe: le trame per far cadere il governo di Salvator Allende in Cile, instaurando la dittatura di Pinochet. La complicità in chiave anticomunista con la terrificante dittatura argentina che torturava gli oppositori nei tanti Garage Olimpo o gettandoli dagli aeroplani. I finanziamenti ai Contras in chiave antisandinista in Nicaragua. Il tentativo di invasione nella Baia dei Porci a Cuba, che ha rischiato di far scoppiare le terza guerra mondiale. E poi, le schifezze tramate nell’ombra in giro per il mondo dalla CIA e più spudoratamente dalla NATO. La lunga strategia della tensione italiana da Piazza Fontana alla Stazione di Bologna, in cui gli esecutori erano neofascisti ma a concepire queste trame terrificanti in chiave anticomunista erano i servizi italiani deviati insieme alla CIA. L’esportazione della democrazia in medioriente con una serie di caudilli prima insediati al potere e poi scaricati, scatenando guerre spaventose che ancora destabilizzano la regione, spesso con pretesti risibili e spregevoli come le famose, finte, armi di distruzione di massa agitate fraudolentemente da Colin Powell. La lista sarebbe lunghissima e include anche la destabilizzazione dell’Ucraina per scatenare la più macabra e spudorata delle proxy war; dopo il millesimo invio di armi in Ucraina dell’amministrazione Biden credo che nemmeno il più ingenuo degli osservatori possa avere dubbi al riguardo. Eppure noi stiamo ancora qui, come gli sciuscià pezzenti del dopoguerra che gridavano Forza America mentre i cosiddetti “liberatori” gli lanciavano cioccolatini e caramelle dai carrarmati.

1 commento per “Il falso “strabismo” degli USA

  1. nonnoFranco
    13 Agosto 2024 at 2:23

    USA AS USUAL!

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