Il Presidente degli
Stati Uniti ha postato un video prodotto con l’IA sulla futura Gaza. I morti
sono ancora sotto le macerie, i fumi e le polvere della distruzione di Gaza
ancora si elevano e anneriscono il cielo e le menti dei sopravvissuti con il
loro carico di dolore e di ingiustizia, che già l’Occidente immagina la
“Riviera Gaza”. Grattacieli, resort rigorosamente di lusso e danzatrici dal
ventre piatto e dai movimenti sinuosi invitano gli investitori a
“riqualificare” Gaza dopo l’Apocalisse. Sulle spiagge assolate e dimentiche del
dolore dei morti Trump e Netanyahu panciuti e soddisfatti, godono dell’impresa. Nel video ovunque
compaiono immagini che esaltano il Presidente degli Stati Uniti come fosse una
semidività similare a un imperatore romano.
L’edonismo senza cuore
è speculare al saccheggio delle risorse e all’eliminazione biologica e
culturale dei “resistenti” all’omologazione americana-occidentale,
contemporaneamente si tengono le trattative di “pace” tra Russia e Stati Unuti
per la guerra in Ucraina. Il saccheggio delle terre rare e la riduzione
dell’Ucraina a “protettorato U.S.A. è dietro l’angolo, nei fatti lo è già.
L’Europa è esclusa dalle trattative, poiché avrebbe potuto richiedere anch’essa
la sua parte di “terre rare” e nel
contempo le potenze devono mostrare che essa ormai è solo una colonia
informale, il cui fine è produrre armi. Per l’Europa si sta attuando
implicitamente un piano Morgenthau. Dev’essere annichilita la sua capacità
industriale e, specialmente, politica e filosofica. I piani sono evidenti e in
stato di avanzata attuazione. Le
responsabilità delle oligarchie europee sono evidenti. La verità è dinanzi a
noi cruda e vera, non necessita di grandi interpretazioni, ma nella sua ferocia
è talmente spaventosa che non dobbiamo lasciarci prendere dall’impotenza e
dallo scoramento che conducono all’adattamento disperato. Ancora una volta la
chiarezza del nemico può sottrarci all’impotenza; il nemico è il capitalismo in
tutte le sue formule nazionali; possono esserci diverse modulazioni con
differenti responsabilità, ma siamo dinanzi al capitalismo senza borghesia,
senza coscienza infelice, il capitalismo del nostro tempo tragico è solo finanza che trasforma popoli, culture,
abitudini e luoghi in denaro, attraverso un ciclo di morte e distruzione che
conduce alla sola finanziarizzazione della vita. La contraddizione è vivissima,
il capitalismo nella sua fase assoluta e imperiale è interno alla
contraddizione morte-vita. Produce la morte (“denaro morto” che produce altro
“denaro morto”) divorando la vita, usa il pericolo della morte per accumulare
plusvalore. Annuncia l’Apocalisse ambientale causata dal capitalismo e
guadagna. Tale ciclo di produzione di plusvalore coincide con la contraddizione tra i
produttori di morte e i partigiani della vita, bisogna collocarsi e diventare
partigiani della vita. La politica ha il
suo cominciamento in un atto etico, prima ancora che nelle analisi economiche.
La rivoluzione e l’uscita dalla gabbia d’acciaio hanno inizio con tale atto che
predispone e lavora per il “bene collettivo”. La critica senza chiarezza del
bene non produce “nulla”.
Ciascuno di noi si
percepisce come “un granello che in ogni attimo può essere spazzato via”, ciò
malgrado si dev’essere con la vita in una nuova lotta di classe che catalizzi
classi medie, precari, migranti e soggetti vittime a livello psicologico e
materiale del “male che avanza e desertifica le relazioni e l’ambiente nel
quale possono concretizzarsi”. La natura relazionale e comunitaria vilipesa
produce un generale malessere, la cui risposta dev’essere anche politica oltre
che sanitaria. Senza speranza e prassi l’essere umano regredisce in uno stato depressivo, perché sente di
essere parte di un ciclo produttivo e di consumo come qualsiasi merce. Anche
coloro che soffrono a livello psicologico per l’insostenibilità del capitalismo
con i suoi ritmi di predazione, sono, dunque, parte di un potenziale soggetto
politico innovativo.
Siamo tutti catalizzatori e punti ottici nel buio illuminato da bombe e droni che possono contribuire a realizzare un nuovo soggetto politico alternativo. Si tratta di una scommessa che ha la speranza nell’azione di forze minuscole e medie nascenti che con la loro azione entrano nella storia e possono essere vettori di incontro e di creatività resistente generale per fondare una alternativa solidale e comunitaria maggioritaria in difesa delle vite minacciate dall’antropofagia del capitalismo assoluto. Partigiani della vita in un mondo di morte, questo bisogna essere.
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