Il governo Gentiloni appare avviato verso la richiesta di aiuti finanziari al Fondo Salva Stati Europeo ( ESM ), il che comporterebbe l’inevitabile commissariamento dello Stato da parte della Troika ( Commissione europea, BCE, FMI) e la cessazione di quel poco di sovranità che rimane ancora al Paese.
L’esito elettorale ha evidenziato il netto rifiuto da parte della popolazione italiana (e sarda in particolare) del ridimensionamento dei diritti civili e sociali che avrebbe comportato la vittoria del sì.
Ma i nostri (?) governanti se ne infischiano altamente della volontà popolare, come è loro consuetudine ( vedi referendum contro la privatizzazione dell’acqua ).
L’eventuale richiesta non deriverebbe da necessità finanziarie quanto piuttosto dalla necessità di ottenere quello che non si è riuscito ad imporre con la proposta di riforma costituzionale. Un governo dall’alto della finanza internazionale che procederebbe con una ancora più feroce austerity, con un piano devastante di privatizzazione, di spese militari, di desertificazione della piccola e media impresa oltre che delle aree già depresse, un abbassamento dei diritti sociali e del mondo del lavoro.
Comunque anche se il governo rivedesse le sue posizioni sugli aiuti al Fondo Salva Stati o se il Consiglio dei Governatori dell’ESM rifiutasse la richiesta di aiuti, deve essere chiaro che il governo italiano ha un’autonomia decisionale risicata e che la gestione della politica europea è fuori dalle istituzioni europee in mano a lobby economiche e culturali, a consorterie massoniche, alla grande finanza.
Un ultraliberismo gestito, protetto, finanziato, sponsorizzato dalla politica: ordoliberismo, cioè un capitalismo deliberatamente selvaggio, un capitalismo dei disastri come venne definito da Naomi Klein, un capitalismo che venne osteggiato dai padri costituenti che ritenevano che l’egoismo del profitto fosse giovevole solo quando non entrasse in conflitto contro il diritto al lavoro, contro un salario adeguato, contro il diritto all’istruzione e alla salute, contro la dignità della persona umana.
I “vecchi” non sono Aldo Moro, Emilio Lussu, Giorgio La Pira, Palmiro Togliatti…ma gli squallidi personaggi che oggi “governano” l’Italia che si rifanno ideologicamente ad un capitalismo stile ottocentesco che degradava la persona umana (donne, uomini, bambini) con il massimo del cinismo.
Loro vogliono questo. E noi?