Come la Festa del Primo Maggio è stata ridotta ad una kermesse mediatica completamente svuotata del suo reale significato politico, storico, sociale e del suo contenuto rivoluzionario, così il Gay Pride è stato trasformato in una carnevalata neo conformista del tutto organica al sistema, che infatti lo finanzia e lo sostiene copiosamente e attivamente.
Sono convinto che un uomo di rottura e gay, come Pasolini, avrebbe denunciato con ancora più veemenza queste mascherate e soprattutto questa collusione politica e ideologica.
Il movimento LGBTQ, così come quello femminista, costituiscono da molto tempo una costola se non la spina dorsale ideologica del sistema.
E’ triste constatare come un movimento nato alle origini con potenzialità non dico rivoluzionarie ma certamente di critica radicale ad un ordine sociale e valoriale borghese si sia trasformato in una sorta di testimonial, di feticcio ideologico di quello stesso ordine sociale che nel frattempo si è modificato profondamente dal punto di vista ideologico mantenendo inalterata la sua struttura.
Il movimento LGBTQ, come quello femminista – per quelle che sono le loro concrete e attuali determinazioni – servono solo a camuffare quel dominio sociale e a dipingerlo di rosa e di arcobaleno.
Fonte foto: da Google)