Devo dire che il livello di lucida e scientifica disinformazione, manipolazione, uniformità e grossolana retorica propagandistica raggiunto da tutto il sistema mediatico senza eccezione alcuna in occasione di questa crisi russo-ucraina-americana-europea, non ha eguali.
Pensavamo di aver raggiunto l’apice della manipolazione mediatica con le guerre (per esportare diritti e democrazia, ovviamente…) in Jugoslavia, Iraq, Afghanistan, Siria, Libia, ma ci eravamo sbagliati.
In quei frangenti qualche voce fuori dal coro faceva capolino qua e là ogni tanto e anche qualche giornalista tentava di abbozzare delle analisi che non fossero delle semplici veline ministeriali.
Ora invece siamo alla pura e sfacciata propaganda, ideologica prima ancora che politica. La ragione è semplice. C’è di mezzo la Russia, siamo faccia a faccia con il nemico, non sono consentite neanche delle sfumature al racconto ufficiale.
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