DDL femminicidio. Meloni scavalca a sinistra (o a destra?…) la “sinistra”


Con il DDL Meloni che istituisce il reato di “femminicidio” che prevede l’ergastolo senza sconti a chi uccide una donna viene sancito il principio – palesemente incostituzionale – che la vita di una donna vale di più di quella di un uomo. E’ come se dicessimo che la vita di un bianco vale più di quella di un nero, quella di un protestante meno di quella di un cattolico, quella di un omosessuale meno di quella di un eterosessuale, quella di un asiatico meno di quella di un occidentale o viceversa (in tutti i casi sopra elencati) e via discorrendo. Questo DDL sancisce la morte dello stato di diritto ed è un vero e proprio sfregio alla Costituzione italiana che – è bene ricordarlo – all’articolo 3 recita testualmente:” Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

Il DDL prevede l’ergastolo senza sconti per chi “provochi la morte di una donna per motivi di discriminazione, odio di genere o per ostacolare l’esercizio dei suoi diritti e l’espressione della sua personalità”, cioè per chi “uccide una donna in quanto donna”, tanto per rimanere nella narrativa femminista.

Da oggi sappiamo (qualora il DDL diventasse legge) che assassinare una persona, uomo o donna che sia, per le sue opinioni politiche o il suo credo religioso o semplicemente per odio personale o per scopo di lucro, è meno grave che assassinare “una donna in quanto donna”. Quindi se tendo un agguato ad un avversario politico e lo faccio fuori con un colpo di rivoltella alla nuca oppure ammazzo mio fratello per motivi di gelosia o i miei genitori per l’eredità, oppure ancora entro in un locale pubblico, lascio una bomba nel bagno e poi la faccio esplodere, so che si tratta comunque di reati “minori” rispetto al “femminicidio” e che  possono  essere suscettibili di attenuanti oltre che ad eventuali sconti di pena dovuti a buona condotta ecc.

Interessante, veramente una originalissima interpretazione del diritto.  Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano di tale aberrazione gli autorevoli giuristi e costituzionalisti che ci sono in questo paese, e in particolare i giudici della Corte Costituzionale. Dico subito che laddove il decreto diventasse legge e qualora la Corte Costituzionale non lo bocciasse noi lanceremo una raccolta di firme per un referendum popolare per chiedere la sua abrogazione.

Insomma Giorgia Meloni ha scavalcato a “sinistra” (o faremmo meglio a dire a destra?…) perfino il suo collega argentino, cioè l’ultradestro Milei, che invece ha proposto l’abolizione del reato di femminicidio dal codice penale sostenendo che tale norma implica “una distorsione del concetto di uguaglianza che crea solo privilegi, mettendo metà della popolazione contro l’altra”. Chi avrebbe mai pensato di poter arrivare a tanto…

Ciò dimostra quanto questa ideologia, il femminismo, sia trasversale. La “sinistra” è quella che picchia più duro dal punto di vista ideologico e mediatico, mentre la destra è quella che fa meno chiacchiere e più fatti, non a caso tutte i provvedimenti liberticidi in tema di violenza di genere fino a quest’ultimo, il più eclatante, sono stati promulgati dalla destra.  Un po’ la vecchia storia del poliziotto buono e di quello cattivo ma solo in parte perché in questo caso sono entrambi cattivi. Diciamo che la Meloni con questo provvedimento ha voluto superare in volata la “sinistra” e, bisogna dirlo, ci è riuscita.

Qual è il paradosso? Proprio la “sinistra” che si erge a paladina perfino del diritto degli storni che popolano le città di cagare dove gli pare e piace, dovrebbe inalberarsi di fronte ad un provvedimento tanto palesemente liberticida, ultrareazionario e anticostituzionale. E invece è muta, anzi complice e consenziente.  Tutte le chiacchiere sui diritti, le garanzie e le libertà democratiche (concetti sacrosanti) vanno a farsi benedire quando di mezzo c’è la “questione di genere” (naturalmente interpretata a senso unico, cioè dal punto di vista femminista), e la “sinistra” diventa securitaria e repressiva come e più della destra. Si fa soltanto fregare sul tempo da quest’ultima che, come dicevo poc’anzi, fa meno chiacchiere e più fatti.

Qualsiasi persona provvista di un briciolo di coscienza civile e democratica dovrebbe ribellarsi di fronte ad un simile scempio.

Anche di questo parleremo a Roma, sabato 15 marzo a partire dalle ore 09,30 al Roma Scout Center, in Largo dello Scautismo 1 nel convegno da noi promosso dal titolo “Una lettura alternativa della questione di genere. Per una critica di classe del femminismo”.

Fonte foto: da Google

4 commenti per “DDL femminicidio. Meloni scavalca a sinistra (o a destra?…) la “sinistra”

  1. Ros* lux
    9 Marzo 2025 at 12:30

    In entrambi i casi in argentina e in Italia,con l’abolizione o l’istituzione del reato specifico di femminicidio…Si fomenta la contrapposizione tra i sessi o generi (secondo l’ideologia neofemminista) …in entrambi i casi è la lotta di classe che viene rimossa .
    In definitiva risulta evidente che è proprio questo l’obiettivo che si persegue.
    L’ABC del Fascismo è negare , deviare la lotta di classe in odio sociale tra i subalterni/e.

  2. Giancarlo
    9 Marzo 2025 at 14:09

    E’l’assurdo dell’ideologia woke e della cancel culture, siamo al non avrete niente e sarete felici, non avrete più nemmeno un’identità. Tutto ciò per sfruttarci meglio, mi sento anche di prevedere che dopo il ministero della Verità che combatte le fake news, presto avremo il Ministero della felicità….comunque condivido i pensieri edpressi nell’articolo e sono curioso di sentire se approvato,il parere della Corte Cost

  3. Enza
    9 Marzo 2025 at 14:21

    Concordo in toto con Fabrizio e con il commento di Ros*Lux.
    Paradossale, surreale come i tempi che stiamo vivendo in cui tutto avviene secondo le narrazioni imposte dall’alto, accettate passivamente dal formicaio in basso.

  4. Fabrizio Marchi
    9 Marzo 2025 at 14:44

    Ricordo a tutti questo importante evento che si terrà a Roma sabato prossimo 15 marzo:
    https://www.linterferenza.info/wp-content/uploads/2025/02/477117917_1303311181305390_4491270172901400690_n.jpg

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