Questa che vedete sotto è la prima pagina del primo numero del quotidiano comunista (allora poteva senz’altro essere definito tale) Il Manifesto del 28 aprile 1971
Quest’altra sotto è invece la prima pagina dello stesso (si fa per dire…) quotidiano di pochi giorni fa, esattamente il 2 aprile del 2023
Queste due immagini fotografano perfettamente il processo di trasformazione della Sinistra avvenuto negli ultimi cinquanta e più anni. Penso che non ci sia null’altro da aggiungere.
P.S. Per i soliti buontemponi. Non abbiamo nulla, ovviamente (e perchè dovremmo?…), contro i transgender, che hanno tutto il diritto di vivere la loro sessualità in assoluta libertà come dovrebbe essere per tutti/e. E men che meno nutriamo un’ostilità nei confronti di coloro che vivono una disforia di genere che devono essere compresi e aiutati a superare una condizione di grave disagio, indipendentemente dal percorso che possono decidere o meno di intraprendere.
Abbiamo invece molto da dire (e soprattutto da criticare) nei confronti di una ideologia che facendo leva, a nostro parere in modo strumentale, sulle difficoltà e sui legittimi diritti di una minoranza di persone, pretenderebbe di convincere la restante stragrande maggioranza che non esisterebbeero differenze sessuali, che il maschile e il femminile sono indifferenziati e che sono soltanto dei meri costrutti culturali. Questa è una deformazione ideologica della realtà e anche dell’antropologia umana che, a nostro giudizio, è parte di un processo di disintegrazione di ogni forma di coscienza e identità, siano esse sociali, culturali e sessuali, del tutto funzionale all’ordine sociale (capitalistico e neoliberale) attualmente dominante.