Dalla parte degli studenti contro l’impero delle bugie e l’orgia dell’ipocrisia


Negli “anni 70” sono stato giovane e studente.

Paragonare il clima ed il livello di scontro, con gli odierni sparuti tafferugli è pura falsita; un genocidio criminale della realtà.

In quei tempi, ho cominciato a fare politica presto ed ho percosso il primo fascista a scuola, a 15 anni, più grande di me, essendo “vissuto il sottoscritto per strada”, con la strada e la vita sociale che contrapponevo alla mia famiglia borghese che ripudiavo.

Tra amori profondi e profonde delusioni per le ragazze, le mie compagne di scuola, da potenziale secchione e gran lettore, venni rapito dalla giungla d’asfalto che mi dettava le sue regole; affascinato dai servizi d’ordine militari, con casco e stalin (manico di piccone con piccola bandierina rossa) Aspirante picchiatore per convinzione ideologica, “katanga”. Andavo alle scuole vicine a proteggere un volantinaggio.

La sera era un problema tornare a casa incolume, mi guardavo dagli agguati, essendo schedato dal nemico come testa calda. Non sapevi, durante il 77/79, se alla fine dei cortei o dei sabati pomeriggio, saresti tornato sempre a casa incolume, vivo, o se saresti stato “bevuto”, ovvero arrestato.

Le manifestazioni tra il 1976 ed il 1980, finivano spesso in sparatorie, dove le persone inermi dovevano salvarsi.

Ricordo Giorgiana Masi, vittima innocente a Ponte Garibaldi e tanti altri, caduti per mano fascista o sotto l’antifascismo militante, o arsi in una sezione, o sparati fuori una sezione. In seguito, negli anni della cosiddetta “lotta armata italiana”; tanti Padri di Famiglia, poliziotti, magistrati e giornalisti, vittime cadute per nulla, in anni di riflusso e controrivoluzione liberista ovunque, ad occidente.

Lasciavano fare, per poi avere la giustificazione per reprimere i movimenti di massa, bloccare le riforme democratiche vere, bloccare il cammino Costituzionale.

Ora è assurdo paragonare lo scontro di quegli anni; con 4 petardi, un sasso o un uovo, o spintone di oggi.

Ma questo probabilmente è utile alle destre al governo, ovvero un lato della stessa moneta asservita alla NATO, al capitale, al profitto, al servizio di una classe dirigente in decadenza totale, nel panorama occidentale.

Gli studenti di oggi in piazza, una netta minoranza tra i loro coetanei, che si scontrano fuori dai pub o dai locali di musica o aperitivo serale, o le notti bianche nei centri ztl, vengono usati come clava contro una timida ed inesistente opposizione.

Provo però, aldilà delle parole d’ordine altamente superate, vecchie, logore, patrimonio di gruppetti autoreferenziali o capetti parolai o diramazioni limitatamente animose del PD, come UDS, simpatia ed empatia, per questi giovani.

Suggerirei loro di cancellare la pseudo lotta al “patriarcato”, che non esiste più da (almeno) oltre mezzo secolo.

Attenti cari ragazzi alle parole d’ordine del mainstream: woke e neofascismo autoritario sono due facce della stessa società “post-democratica” .

Ammirevole ed espressione di una resistenza “umana”, il dolore condiviso e la solidarietà col Popolo massacrato di Palestina.

Questo è un altro motivo che rende questi giovani invisi a quel potere, che dietro le quinte, sostiene Nethanyau e il genocidio e i bombardamenti in corso.

Vorrei “scarpette rosse” o lapidi d’inciampo anche per ricordare il massacro in tempo reale di bambini e donne in Palestina, quando va bene operati senza anestesia. 

Esiste una paura atavica che possa accendersi un nuovo trainante “Movimento Democratico”…..non si sa mai.

Sotto sotto, in un regime di guerra al multipolarismo, post-democratico, la limitazione al libero manifestare è un obiettivo chiaro delle destre non a caso o al potere o vicino al potere nel continente.

Accuso questo governo ed i suoi ministri di strumentalizzare episodi marginali in queste manifestazioni.

Difendo la libertà di espressione di questi giovani, ne condivido la strada, che meriterebbe un confronto.

Tenetevi stretto, cari destrorsi o altro, benpensanti che giocate al populismo di cartapesta, questi giovani che hanno ancora un cuore, si ribellano da giovani veri, sono vivi e non semplici tubi digerenti consumisti o depressi o psicopatici delinquenti seriali.

Cari ragazzi, siate PACIFICI, GANDHIANI,  vedrete che sarà una tattica vincente. LOTTATE PER L’EGEMONIA POLITICA.

SIATE DURI, SOGNATORI ED AMBIZIOSI.

Fonte foto: da Google

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