Ci troviamo davanti ad una crisi capitalista mondiale, con la sola eccezione di Cina, Cuba e Venezuela, uniche nazioni in grado di affrontare il futuro; il principale virus non è il Covid-19 (infezione virale di cui sappiamo molto poco), ma l’applicazione di politiche socioeconomiche profondamente ingiuste ed antipopolari, lo smantellamento della sanità pubblica e la dittatura del capitale e delle sue logiche. Inquinamento, orari di lavoro massacranti e mobbing sono fattori che, combinati, distruggono il sistema immunitario favorendo la diffusione di una patologia che, se analizziamo le statistiche, sembra avere un suo risvolto classista. Aveva ragione il grande filosofo marxista Walter Benjamin, le cui parole suonano come un monito per il presente:
‘’La tradizione degli oppressi c’insegna che lo “stato d’eccezione”, nel quale viviamo è la regola’’
Trump, Conte e Macron hanno realmente intenzione di combattere il Covid-19? Nei momenti di grave crisi sistemica senza un reale dualismo di poteri, gli assetti istituzionali si spostano verso la dittatura dell’establishment. Il ‘’modello’’ repressivo statunitense ne è un esempio; corsa alle armi, sanità privata e gioco d’azzardo elettorale.
USA: capitalismo dal volto disumano
Nelle prossime elezioni, l’Alt Right non avrà una alternativa ‘’socialdemocratica’’ (alternativa a cui, fra l’altro, non ho mai creduto). L’’’antimperialista’’ Tulsi Gabbard si è, letteralmente, gettata ai piedi del guerrafondaio Joe Biden, mentre il riformista socialdemocratico Bernie Sanders sta cercando di convincere il suo elettorato a votare un multimiliardario megalomane. Nel mentre la salute è un privilegio per ricchi; hai il Coronavirus? Il conto da pagare è di 35.000 dollari 1. Capitalismo a mano armata.
Il cuore del capitalismo può autoriformarsi? La risposta è negativa. Qualsiasi neopresidente – anche il più radicale – verrebbe, ben presto, preso in custodia dalle lobby e trasformato in un pupazzo dello stato profondo. Trump, da parte sua, sopravvive all’interno del conflitto inter-capitalista fra il complesso militar-industriale e la borghesia commerciale. Un pessimo modo (per) non fare politica, soprattutto se a sequestrare milioni di vite sono neoconservatori e grandi case farmaceutiche. Pace, diritti sociali e salute, per Trump, non sono diritti universali.
La ‘’sinistra’’ statunitense, con questa struttura economica, è inutile. La sinistra europea, dall’altra parte, si è dimenticata, come ha spiegato Alexander Cockburn, l’abc dell’antimperialismo. Il grande giornalista irlandese mise in risalto la contraddizione dei democratici socialisti non marxisti:
“C’è una tremenda inflazione delle aspettative e un’attesa esagerata per quel che un presidente può fare. In economia il presidente può poco senza il Congresso. Mi fanno imbestialire quelli che dicono che Obama restaurerà l’autorevolezza americana, il buon nome dell’America. Siamo tutti contenti perché Obama restaurerà l’impero americano! Perché sarà un imperatore buono, perché sarà un Tito Flavio. Ma siamo matti? Nessuno sa più cosa è l’internazionalismo. Se vivevi nel IV secolo dopo Cristo, che cosa ti auguravi? Un imperatore buono o che i barbari si riversassero a dissolvere l’impero? La sinistra non sa più dove è finito l’anti-imperialismo. Se non è scemo, Obama chiuderà Guantanamo e metterà fuori legge le torture, ma solo quelle più estreme, non tutte. E così sarà un imperatore buono e rafforzerà l’impero e potrà bombardare l’Afghanistan, strangolare per fame i palestinesi, rovesciare Chavez, riprendere il controllo dell’America latina. Da questo punto di vista, Bush è stato un ottimo presidente, ha fatto più lui per minare l’impero di qualunque anti-imperialista al mondo. Non dobbiamo augurarci dei Tito Flavio, ma dei Nerone. Viva Domiziano!” 2
E’ vero, ‘’nessuno sa più cosa sia l’Internazionalismo’’. Il conflitto in corso contrappone il fronte antimperialista (Cuba, Venezuela, Iran, Palestina, sinistra di classe islamica o terzomondista) e le nazioni anti-neoliberiste (Cina, Russia, Messico, nazionalisti radicali) all’imperialismo sionista ed euro-statunitense. La razza umana potrà salvarsi soltanto con ‘’la dissoluzione dell’impero’’. Alla fine del 1500, Giordano Bruno ammoniva i teologi sostenitori del riformismo ecclesiale; non possiamo chiedere a qualsiasi potere di autoriformarsi, quello che gli analisti chiamano stato profondo è il prodotto di processi consolidati ovvero antiche conflittualità di classe che l’establishment ha, nei tempi andati, brutalmente vinto.
Le premesse dell’abdicazione di Tulsi Gabbard e Bernie Sanders sono radicate nel profondo della storia statunitense. Nessun complotto, il Deep State fa il suo lavoro sotto gli occhi di tutti.
Alexander Cockburn, inoltre, ci ha messi in guarda dal narcisismo degli intellettuali di ‘’sinistra’’, narcisi ed adulatori del potere ed alla insana tendenza della gente comune ad auto-addomesticarsi credendo a tutto ciò che viene vomitato dai ‘’giornalisti di regime’’. Anticapitalista anticonformista, è stato il primo marxista a smantellare l’ideologia politicamente corretta dei ‘’democratici’’ e l’insana tendenza, tutta occidentale, ad instaurare dittature silenti dal volto democratico.
I cittadini statunitensi stanno impazzendo. Scrive la giornalista Cristina Amoroso:
“Delle lunghe file si stanno formando fuori dai negozi di armi dalla California all’Alabama fino allo Stato di New York, e non solo gli appassionati di armi ben armati si uniscono alla corsa. Un venditore di Mesa, in Arizona, ha detto a una stazione televisiva locale che stava assistendo a un aumento degli acquirenti per la prima volta, così come un responsabile del negozio a Vallejo, in California.
Ammo.com, un importante rivenditore online, ha pubblicato alcuni dati significativi: dal 23 febbraio al 4 marzo le vendite sono aumentate del 68%. Nella Carolina del Nord e in Georgia si sono verificati picchi che hanno toccato rispettivamente il 179% e 169%. “Sappiamo – dice Alex Horsman, responsabile marketing di Ammo.com – che alcuni eventi influiscono sulle vendite di munizioni, soprattutto politici o riguardanti instabilità economica, quando le persone sentono che i loro diritti potrebbero essere violati. Questa è la nostra prima esperienza con un virus che porta a un tale aumento delle vendite”’’ 3
Il Covid-19 è già un grande affari per le lobby delle armi. Se non ti becchi l’infezione, puoi sempre morire con una pallottola in fronte. Cockburn insegna ai marxisti che, dinanzi ad una catastrofe sociale come questa, ci sono soltanto due alternative: stato d’emergenza o rivoluzione. Il Covid-19 semina il panico nelle società capitalistiche forti di tre alleati strategici: industriali, privatizzazioni e ‘’giornalisti di regime’’ impegnati nella vergognosa caccia al senza tetto ‘’untore’’. Una delle caratteristiche che tiene insieme i Governi della Paura di Stati Uniti, Francia ed Italia. Nessun governo ‘’eletto’’ tocca i capitalisti, ma le morti – che nessuno nega, troppe ed evitabili – si concentrano là dove i complessi industriali fanno il bello e cattivo tempo violando le normative democratiche. Non è in corso soltanto una pandemia, ma anche una guerra di classe contro il mondo del lavoro.
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-usa_ti_ammali_di_covid19_ecco_il_conto_da_pagare_35000_dollari/82_33731/?fbclid=IwAR1lL32HwCjc3ayg2dw0DsUKTsEy6Lpjjoa6CNOtBwa0kRHGB6y8pNcYwis
https://www.feltrinellieditore.it/news/2008/11/04/marco-deramo-presidenziali-usa–lobomania-e-la-sinistra-critica-10287/
https://ilfarosulmondo.it/coronavirus-esplode-vendita-armi-usa/?fbclid=IwAR2pg4xDN-Pdeml0nJGmhT4c6Xi908XGWzQUBE-FR2h2QTAF6Shd-YwcXeg
Fonte foto: Huffingotn Post (da Google)