La Boldrini, esponente di punta del PD, a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1,in un’intervista, alla domanda se è un problema che al tavolo dei negoziati Ucraina-Russia ci siano soltanto uomini, ha risposto: “Forse anche per questo non decollano questi negoziati, c’è troppo testosterone. Inserire anche figure femminili capaci di dare un’altra lettura degli eventi forse non guasterebbe”. Il sessismo preconcetto del femminismo globalista è ormai una religione: le donne sono taumaturgiche presenze al cui tocco ogni problema internazionale si risolve.
La Boldrini è l’ornamento di un sistema di potere acritico e tardo illuminista. L’illuminismo e l’ideologia del progresso sono i due volti del sessismo femminista: l’ideologia del progresso conduce ad una acritica ideologia pantoclasta, tutto dev’essere distrutto, in modo che il nuovo mondo globale possa liberare le differenze, ma sotto l’egemonia protettrice delle donne. La pantoclasta Boldrini deve distruggere il passato identificato con l’autorità maschile guerrafondaia per spiegare il presente.
L’illuminismo acritico conduce alla fede nel genere femminile il quale risolverà ogni disputa, che ha una sola causa: il genere maschile. In tale visione gli uomini sono il problema del mondo e le donne sono destinate ad inaugurare una nuova era di pace e serenità. Non a caso per l’esponente PD se le trattative per la pace non vanno in porto è per la presenza degli uomini. Si faccia attenzione, la Boldrini parla di “troppo testosterone” per cui gli uomini sono biologicamente un errore ormonale, ovunque sono posti ed agiscono bestialmente causano guerre e disastri, in quanto è il loro sistema ormonale a condurli fatalmente al male.
Lombroso è tra di noi, pertanto, se il problema è il testosterone, rieducare gli uomini è inutile, sono biologicamente un problema irrisolvibile in questa forma. L’analisi ardita non valuta nella sua furia del dileguare la presenza delle donne nel conflitto, vi è di sottofondo la Von der Leyen, Presidente della Commissione europea, la quale non ha certo lavorato per la pace, ma ha contribuito al rifornimento di armi, alla censura delle fonti di informazione russe e alle sanzioni alla Russia le quali complicano le trattative di pace.
La colpa ricade sugli uomini, in quanto uomini, la colpa degli uomini è di essere maschi, è il nuovo peccato originale. L’analisi biologica ha sostituito l’analisi politica e le cause strutturali del conflitto, le quali non sono una questione di uomini astratti e avulsi dal tempo, ma sono radicate negli interessi della NATO e degli Stati Uniti in quell’area, a cui si deve aggiungere la partita del gas e il dramma dell’Ucraina divisa culturalmente ed etnicamente tra l’occidente dello stato ucraino che guarda tradizionalmente ad ovest, mentre l’oriente alla Russia.
La religione del femminismo divide ogni questione in modo manicheo tra bene e amale, gli uomini sono sempre il male, mentre le donne sono il katechon al male. La diversa lettura agli eventi che la signora Boldrini auspica non dipende dal genere, semplicismo aberrante e pericoloso, ma dalla formazione degli interlocutori e specialmente dalla politica estera degli stati occidentali e dalla Cina. Gli interlocutori possono promuovere la pace, se i governi agiscono per favorirla, ma se si inviano armi mediante dubbi trasporti l’effetto è di rinfocolare la guerra.
L’Ucraina è il punto di contatto tra due potenze: l’una in attacco, gli Stati Uniti, l’altra in difesa, benché abbia invaso l’Ucraina. Gli ormoni c’entrano poco dinanzi al reticolo di ragioni delle parti. Per dipanare la questione fare appello, ancora una volta, in modo strumentale alla superiorità delle donne e alla malvagità guerriera degli uomini è cosa orribile. Si usa una tragedia internazionale per affermare l’ideologia femminista, la quale vuole o vorrebbe eliminare gli uomini, ridurli a presenze secondarie da guardare con sospetto. Gli uomini ragionano con il testosterone, ciò riprende un copione del peggiore maschilismo secondo cui le donne sono per natura isteriche. Siamo ancora all’interno di un linguaggio contaminato da stereotipi e pregiudizi a cui bisogna opporre la forza etica della ragione. Solo in tal modo riporteremo l’umanità fuori da quel luogo dove regna la violenza razzista delle truppe arcobaleno.
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