70.000 dollari al minuto, 4 milioni di dollari all’ora e 100 milioni di dollari al giorno: https://www.youtube.com/watch?v=dxnaB_FWSRs&feature=share&fbclid=IwAR1aWmKW3H44NdjpDBcCpCdHFRRSUF_tmrhK7RniRnh5-3S-bT6HMD6o4xA
Questo è quanto “guadagna” la famiglia Walton, proprietaria della catena di supermercati “Walmart”. Fate voi i conti di quanto “guadagna” in un anno, io non ne ho il coraggio…
Come spiega la giornalista nel video, dal momento in cui avete iniziato a vederlo (un paio di minuti, i Walton hanno incassato 23.000 dollari)
A seguire i Mars quelli delle barrette di cioccolato (pensateci, d’ora in poi, prima di comprare ai vostri figlioli quelle schifezze…) con un capitale stimato – spiega il video – in circa 137 miliardi di dollari.
Seguono altre 23 famiglie, quelle più ricche del mondo, di cui l’ultima è l’italiana Ferrero (buona la Nutella, vero?…) con un patrimonio di circa 23 miliardi di euro. Prima di loro, ovviamente, i Rothschild, i Rockefeller, Bezos, la famiglia reale saudita e altre ancora. Ogni anno la classifica viene aggiornata con qualche uscita e qualche nuova entrèe.
Forse, e dico forse, leggendo questi numeri, qualcuno si renderà conto di quanto sia imbecille pensare che il “problema” siano gli immigrati.
Forse, e dico forse, qualcuno si renderà conto di quanto sia capziosa e depistante la campagna di criminalizzazione nei loro confronti.
Forse, e dico forse, qualcuno potrebbe cominciare a pensare che è necessario capire chi sono i veri nemici. Che poi sono gli stessi che per impedire che quel qualcuno cominci a pensare che forse il problema sono loro e non quelli più poveracci dei poveracci, promuove e foraggia (non gli mancano certo i mezzi…) quelle ideologie (non solo quella contro gli immigrati, non è male neanche quella che individua il “problema” nei maschi eterosessuali) e quelle sistematiche e costanti campagne di comunicazione preposte al depistaggio psicologico e ideologico delle masse.
Penso che non ci sia bisogno di aggiungere altro. Chi vuole, ci rifletta. Chi invece vuole restare con la testa sotto la sabbia, ci resti pure. Con la speranza però, a quel punto, che finisca soffocato, perché di imbecilli non ce n’è veramente bisogno. Ce ne sono già troppi.
Scusate l’estrema crudezza ma comincio ad essere stanco e sempre meno comprensivo. Sarà l’età.
Fonte foto: Il Sole 24 Ore (da Google)