Contrariamente a quello che si tenta di far credere con lo scopo di minimizzare l’accaduto – penso, ad esempio, alle parole del Ministro dell’economia Gualtieri che ha goffamente tentato di chiudere l’ “incidente” – le dichiarazioni della Presidente della BCE, Lagarde, non sono una gaffe, un mero scivolone. Al contrario, esprimono la reale natura dell’ideologia neoliberale, neoliberista e capitalista attualmente dominante.
Dispiace, in questo momento di grave difficoltà in cui anche la legittima conflittualità politica dovrebbe essere attenuata da parte di tutti per senso di responsabilità, dover sottolineare alcuni aspetti. Tuttavia gli eventi lo rendono a volte inevitabile.
E, dunque, appaiono, per lo meno a mio modo di vedere, decisamente paradossali (per quanto obbligate, se non si vuole perdere del tutto la faccia…), a dir poco, le reazioni dei nostri esponenti politici ed istituzionali, tutti, a cominciare da quella del Presidente della Repubblica Mattarella. Il quale ha sempre svolto (occupa quella poltrona proprio per questa ragione) il ruolo di garante, nonché di fedele e fervente sostenitore-esecutore, delle politiche economiche e finanziarie dell’Unione Europea. Forse il Presidente Mattarella pensava che il grande capitale finanziario che controlla la BCE e l’UE fosse animato da intenzioni altre rispetto al fare profitti purchessia?
Del “sovranista” Salvini e della “neo-post-fascista” Meloni – l’opposizione di Sua Maestà – non vale neanche la pena parlare. Del resto, è noto che l’ipocrisia (specie quando elevata a ragion politica) è una “patologia” politicamente trasversale.