In italia si stanno discutendo in Parlamento accordi già presi in sede europea bypassando i luoghi istituzionali preposti per le decisioni politico-legislative: luoghi previsti e regolamentati dalla costituzione italiana antifascista.
Si tratta di decisioni estremamente impegnative che rischiano di mettere il nostro paese alla mercé dei burocrati e dei finanzieri di Bruxelles. In un paese teleguidato dai media, e con un livello critico medio precipitato negli ultimi decenni a quote che rasentano lo zero, non sorprende che non venga affatto segnalata l’emergenza democratica che rischia di fatto di esautorare il nostro paese da molte decisioni politico-economiche che la riguardano, mentre dilaga nelle piazze l’opposizione al “fascismo”.
Io capisco, un professore che inneggia ad Hitler o una signora che custodisce la memoria del Reich, rappresentano effettivamente un pericolo estremo. Così come assai insidioso è un ministro leghista mononeuronico non a suo agio con le nozioni grammaticali più elementari (a fronte di una sinistra coltissima ed elegante). Mi stupisce tuttavia che la volontà di opporsi a tali inqualificabili personaggi faccia del tutto dimenticare che, mai come in questo periodo storico, lo spirito e talvolta anche la lettera della costituzione italiana vengano umiliati e offesi da quelle stesse forze che si battono contro il fascismo. D’altra parte, il mio stupore è assai relativo. Quando ricordo, infatti, che coloro che oggi alzano gli scudi contro la deriva fascista sono gli stessi che, solo qualche anno fa, intendevano cambiare la nostra bella e cara costituzione antifascista in modo che la volontà democratica potesse essere più facilmente coartata, mi dico che, in realtà, tutto torna e tutto si spiega. Sono sempre stato antifascista ma oggi sono preoccupato. Con chi me la devo prendere? Chi accidenti sono – santo cielo – i fascisti di questo benedetto paese?
Fonte foto: Today (da Google)