1. La degenerazione della crisi irakena ha spinto l’imperialismo statunitense ad intervenire militarmente nella regione contro loStato islamico dell’Irak e del Levante (in realtà questa organizzazione jihadista ha recentemente cambiato nome chiamandosi soltanto Stato Islamico).
Come leggere questa ulteriore escalation militare nord-americana? Intanto, in modo preciso e puntuale, facciamo riferimento alle rivelazione di Edward Snowden (l’ex agente della CIA che ha ricevuto asilo politico in Russia) e veniamo a conoscenza che la crisi attuale è niente poco di meno che la recente attuazione di un vecchio piano britannico conosciuto come “nido di vespe” per proteggere l’entità sionista e creando una religione che comprende slogan islamici che rifiutano qualsiasi altra religione o confessione.
Snowden non si ferma qui e continua affermando che secondo la dirigenza Usa L’unica soluzione per la protezione dello “stato ebraico” è quella di creare un nemico in prossimità dei suoi confini ma di schierarsi contro gli stati islamici che si oppongono alla sua presenza.
Non è sufficiente ? In conclusione ci fa sapere che Abu Bakr al-Baghdadi ha avuto un addestramento militare intensivo per un anno intero nelle mani del Mossad oltre a corsi per padroneggiare l’arte della parola e corsi di teologia.
Tutto molto interessante. Cerchiamo di riassumere: l’ISIS è uno strumento del colonialismo occidentale e di Israele, per distruggere gli Stati arabi e mandare avanti la strategia di accerchiamento Usa, contro Russia e Cina, già enunciata, del resto, nel lontano 1991.
Del resto, già il 26 giugno scorso, quando abbozzai la prima analisi sulla situazione irakena scrissi
Il neo “Stato islamico dell’Iraq e del Levante” diventa quindi strategicamente fondamentale per realizzare quel “caos creativo”, cioè quella strategia della destra americana che considera (come sostenuto da Samuel Hungtinton) il mondo islamico nel suo complesso come un nemico ma al contempo il fondamentalismo islamico come uno strumento e un potenziale alleato.
Una analisi corretta su cui, adesso, oltre alle rivelazione di Snowden, mi sento di aggiungere qualche ulteriore elemento.
2. In altre parti del mondo l’informazione è molto meno addomesticata rispetto all’occidente: Telesur (organo di informazione venezuelano), ha appena pubblicato un dossier molto documentato sui rapporti intercorrenti fra l’ISIS e le petro-monarchie del golfo.
Leggiamo:
“El Gobierno iraquí acusa a Arabia Saudita de apoyar a los yihadistas del Estado Islámico. Arabia Saudita “es responsable de la ayuda financiera y moral que reciben los grupos insurgentes”, señaló hace dos meses el primer ministro de Irak, Nuri al Maliki.
El director del Centro para la Investigación sobre el Mundo Árabe de la Universidad de Maguncia (Alemania), Günter Meyer, “la fuente más importante de financiación del Estado Islámico hasta la fecha proviene de los países del golfo Pérsico, sobre todo de Arabia Saudita, pero también de Catar, Kuwait y los Emiratos Árabes Unidos”.
Meyer explicó que la motivación principal para este financiamiento por parte de Arabia Saudita era apoyar la lucha contra el Gobierno del presidente sirio, Bashar al Assad.
Ho posto l’accento sui tentativi sauditi di rovesciare, oltre al governo irakeno, anche quello siriano di Bashar Al Assad, per il semplice motivo che, militarizzato l’Irak, diventa facile per gli Stati Uniti, muovere guerra contro la Siria baathista usando la scusa della lotta contro il terrorismo jihadista.
Quindi gli Usa perseguono tre obiettivi: (1) proteggere i curdi loro alleati in questa fase (lo stesso PKK definì il colonialismo statunitense come ‘colonialismo democratico’), (2) militarizzare l’Irak rompendo l’Asse sciita costruito dall’Iran khomeinista, (3) muovere guerra alla Siria (come ho poc’anzi detto), ultimo Stato laico, della regione.
Dalla sua parte, Israele, usa l’ISIS in due modi: (1) da un lato la propaganda sionista alimenta l’islamofobia, mettendo dentro un unico pentolone Hamas, Hezbollah, Jihad islamica ed Al Qaeda, (2) distoglie l’attenzione occidentale dai massacri che l’esercito israeliano continua a perpetrare, in modo impunito, contro l’eroico popolo palestinese.
Questo lo sanno bene le forze democratiche ed antimperialiste che, per bocca del rappresentante degli Hezbollah Ziad Daher, concordano nel ritenere l’ISIS un’arma nord-americana ed israeliana.
Daher ha rilasciato una intervista molto interessante – pubblicata in Italia nel sito di Millenium – che vale la pena leggere. Riporto alcune affermazioni salienti:
“L’obiettivo degli USA è provocare divisioni all’interno del mondo arabo utilizzando la religione. Ciò ha provocato una frattura a livello sociale e un indebolimento dei governi. Prima ho detto che il mondo si divide in due parti: imperialismo e resistenza. Altri settori politici ipotizzano che potrebbe esserci una terza parte, quella degli islamisti nel mondo arabo, come Al Qaeda o lo Stato Islamico. Tuttavia, noi consideriamo questi come alleati di Washington, dato che sono stati creati dagli Stati Uniti per servire i loro interessi”.
Alla domanda ‘che cos’è l’ISIS’, Daher, risponde:
“Sono un gruppo derivato dal wahabismo, dall’Arabia Saudita. Vogliono far regredire il mondo arabo. Tagliare teste, mani, rubare, vendere le donne come schiave, massacrare, distruggere le tombe dei personaggi storici musulmani o sotterrare la gente viva… Tutto questo è intollerabile. Non esiste essere umano che lo possa tollerare. Va contro ciò che dicono le leggi musulmane. Queste azioni servono al progetto dell’imperialismo. Tuttavia, pensiamo che questa sia una situazione temporanea. Verrà il giorno che segnerà la loro sconfitta”.
Che altro potrei aggiungere? L’ISIS è un esercito di mercenari che in questo contesto particolare, funge da anello di congiunzione fra gli interessi Usa ed israeliani e quelli sauditi. Un mostro a tre teste che attenta alla democrazia ed al sacrosanto principio di autodeterminazione dei popoli.
Insomma su una cosa, credo, che nessuno possa obiettare; l’occidente crea indicibili mostri.
Testi consultati:
1) Telesur, Chi finanzia lo Stato Islamico,http://www.telesurtv.net/news/Quien-financia-al-Estado-Islamico-20140821-0026.html
2) Nuova Alba Informazione, Snodwen: ‘’Bagdadi’’ addestrato dal Mossad, da Al Manar http://albainformazione.wordpress.com/2014/07/08/snowden-baghdadi-a/
3) Millenium.org, Rappresentante degli Hezbollah: ‘’Israele e lo Stato Islamico fanno parte dello stesso progetto’’,http://www.millennivm.org/millennivm/?p=1292