A cura di Enrico Vigna SOS UcrainaResistente/CIVG Italia
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Nataliya Mikhailivna Vitrenko membro del parlamento ucraino dal 1995 al 2002, Presidente del Partito Socialista Progressista Ucraino e Presidente del Consiglio delle donne ortodosse dell’Ucraina. Due volte candidata alla presidenza dell’Ucraina. Dottoressa in Economia, prima di lavorare in parlamento, è stata docente universitaria e ricercatrice presso l’Accademia delle scienze dell’Ucraina. Dopo il colpo di stato di EuroMaidan, è stata perseguitata, minacciata e più volte attaccata dai neonazisti, sia nelle occasioni delle manifestazioni per il 9 maggio che del 1° maggio, oltre ad impedirle sistematicamente qualsiasi apparizione pubblica con assalti e pestaggi.
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EV: Prima di tutto, congratulazioni per la sua rielezione a presidente della PSPU
NV: Grazie. A gennaio di quest’anno si è tenuto il 32° Congresso del nostro partito. In conformità con lo Statuto, abbiamo il voto segreto e sono orgogliosa che in tutti gli anni di attività del nostro partito (dal 1996) sono stata eletta all’unanimità come leader del partito.
EV: Partiamo dalla situazione generale sia politica sia economica sia sociale oggi in Ucraina, dei lavoratori, pensionati e giovani.
NV: La situazione attuale in Ucraina è disastrosa. Dovrebbe essere confrontata con quella che era prima dell’inizio delle riforme del FMI, quando l’Ucraina era uno stato dell’URSS . A quel tempo, il suo potenziale (in termini di PIL pro capite) era paragonabile a quello della Francia; in termini di intelligenza della popolazione (stima dell’UNESCO), occupava il primo posto nel mondo. L’Ucraina ha avuto cicli di produzione completi di missili, aerei e costruzioni navali. Il cuore dell’economia era l’ingegneria meccanica, forniva il 40% delle esportazioni del paese. Non c’era disoccupazione; istruzione, medicina, sport e cultura erano gratuiti per la popolazione.
Dopo la seconda guerra mondiale, la popolazione ucraina è aumentata di 10 milioni di persone (nel 1991 c’erano 52 milioni).
Dopo il crollo dell’URSS, le ricette del FMI sono diventate la base per le riforme. La privatizzazione di massa della proprietà statale, la creazione di banche commerciali e le loro attività speculative, la liberalizzazione dei prezzi, delle tariffe e dell’attività economica straniera, il modello del lavoro a basso costo: tutto ciò ha distrutto l’economia dell’Ucraina.
La situazione si è deteriorata bruscamente dopo il colpo di stato dell’inverno nel 2013-2014. L’Ucraina ha perso la Crimea, ha subito la guerra nel Donbass, la deindustrializzazione ha portato alla emigrazione di oltre 8 milioni di persone abili al lavoro, il tasso di cambio della valuta si è svalutato 3,5 volte, le tariffe dei servizi (bollette) sono aumentati 10 volte, il salario minimo (in dollari) è diminuito da $ 152 nel 2013 a $ 138 nel 2018, la pensione minima è diminuita nello stesso periodo da $ 119 a $ 53. Nel 2018, il PIL era 40% in meno del livello del 1990.
La corruzione ha raggiunto proporzioni mostruose , il debito estero dell’Ucraina è salito a $ 78,3 miliardi (68,7% del PIL).
Le cure mediche sono ormai a pagamento e praticamente inaccessibili alla maggioranza della popolazione, particolarmente rispetto alle operazioni e al trattamento dei pazienti oncologici.
Invece della democrazia, lo stato di diritto e la protezione dei diritti umani promessi durante l’ EuroMaidan, oggi nel paese regna il terrore neonazista sia nelle strutture governative sia in seguito alle attività dei radicali di destra: il Settore Destro, il Battaglione Azov, il Corpo Nazionale, le Squadre Nazionali, il C14 ( una delle numerose formazioni neonaziste) e altri.
EV: Qual’è oggi la situazione del vostro Partito PSPU: a livello legale (cause in corso Tribunale Kiev), a livello di lavoro e presenza tra la gente. Avete una sezione giovanile?
NV: Contro il nostro Partito Socialista Progressista di opposizione, le repressioni sono attuate violando la Costituzione dell’Ucraina e la legge dell’Ucraina “sui partiti politici”; non ci permettono di far conoscere la nostra posizione alla gente attraverso i mass media. Molte volte il Ministero della giustizia ucraina ha rifiutato di registrare documenti dei nostri Congressi, il che impedisce il normale funzionamento del Partito e la partecipazione alle elezioni. Nel luglio 2018, abbiamo vinto il processo contro questo Ministero, la cui decisione aveva dichiarato illegale la nostra attività. Dopo di questo abbiamo tenuto un Congresso straordinario per partecipare alle elezioni presidenziali del 31 marzo 2019. Ma il Ministero della Giustizia ci ha nuovamente bloccato e il 27.02.2019 siamo stati costretti a citarlo di nuovo in causa.
Da 2 anni e mezzo (dal 28.10.2016) è stato sequestrato (con tutti i documenti, materiale informatico, archivi, letteratura di partito e simboli) il nostro ufficio centrale del Partito. Abbiamo vinto tutti i processi necessari perché ci vengano restituiti i locali, ma la decisione dei Tribunali non viene applicata.
Io personalmente ed i collaboratori del partito, veniamo continuamente terrorizzati dai radicali di destra. Ma le autorità non stanno indagando su nessuno dei casi criminali che abbiamo denunciato ai tribunali, per gli attacchi nazisti ai nostri appartamenti, alle manifestazioni pubbliche.
Quando il PSPU era nel Parlamento dell’Ucraina (1998-2002) e le nostre sezioni del PSPU lavoravano nei Consigli locali, i giovani partecipavano attivamente alla vita del partito e avevano creato l’organizzazione giovanile del PSPU “Giovane Guardia”.
Attualmente, il partito esiste in condizioni di persecuzione e impedimento da parte delle autorità, con il blocco delle informazioni e senza alcun sostegno finanziario. Pertanto, siamo stati costretti a sospendere il lavoro dell’organizzazione giovanile e a limitare attività pubbliche e sociali.
EV: Quali sono oggi le forze di opposizione nel paese e come sono organizzate? Esiste ancora l’Alleanza delle Opposizioni? C’è un’unità di programmi minimi dell’opposizione? Il PSPU ha delle proposte verso le altre forze di opposizione? E quali?
NV: Formalmente le forze di opposizione esistono in Ucraina, ma hanno una specificità: c’è un’opposizione alle autorità, fondata sulla stessa piattaforma ideologica delle autorità attuali. Questi sono i partiti di Tymoshenko, Lyashko, Gritsenko, Koshulinsky e altri, che competono con Poroshenko solo per un posto al potere, ma non nell’ideologia delle riforme.
C’è un blocco di partiti formato sulla base che era del Partito delle Regioni, che ha la fazione “Blocco di opposizione” in parlamento. Prima delle elezioni presidenziali, si è diviso. I loro candidati presidenziali sono Yuriy Boyko, Alexander Vilkul.
La legge dell’Ucraina sulla decomunistizzazione è diventata un ostacolo per l’unificazione dei partiti di sinistra e centro-sinistra dell’Ucraina. Né a Petro Symonenko (Partito Comunista Ucraino), né a me di fatto, il governo ha permesso di partecipare alle elezioni presidenziali.
Nel 2015, il nostro partito ha avviato l’unificazione dei partiti di sinistra e centrosinistra nell’Alleanza delle Opposizione di sinistra. Purtroppo si è rivelato insostenibile.
Per queste elezioni presidenziali, noi avevamo proposto a Yuriy Boyko e Viktor Medvedchuk, di creare un ampio Fronte di opposizione; Ma loro non hanno risposto a questa proposta e, a nostro avviso, ripetono l’errore di Viktor Yanukovich e del suo Partito delle Regioni.
EV: Qual’è il suo giudizio sulle forze politiche dominanti in Ucraina e sulle prossime elezioni?
NV: Dovrebbe essere chiaro che le forze politiche che prendono parte alle elezioni presidenziali oggi rappresentano direttamente o indirettamente gli interessi dell’oligarchia ucraina e del cliente esterno, che sono gli Stati Uniti. Nelle loro mani sono tutti i canali TV centrali ed enormi risorse finanziarie.
I padroni di casa sono il Blocco di Petro Poroshenko, il “Batkivshchyna” di Yulia Tymoshenko, la Piattaforma di Opposizione “Per la vita” di Yury Boyko e la “Piattaforma Civica” di Anatoly Gritsenko. Un ruolo speciale e il sondaggio, oggi più alto, ce l’ha un comico e showman: Vladimir Zelensky, il quale è indicato come un associato all’oligarca Kolomoisky.
La campagna presidenziale in Ucraina si sta svolgendo in condizioni di corruzione di massa degli elettori, preparati da vari sistemi di frodi di massa e conflitti tra le forze dell’ordine (il Servizio di sicurezza dell’Ucraina e il Ministero degli Affari interni, dove il Servizio di sicurezza è per Poroshenko e il Ministero degli Affari interni è per la Tymoshenko). Anche i militanti neonazisti sono divisi, ipotizzando un sanguinoso conflitto elettorale. Secondo le nostre stime, Poroshenko si sta preparando una vittoria al primo turno delle elezioni.
EV: Qual’è il ruolo della NATO e dei governi occidentali (USA/UE…) nel paese?
NV: L’Ucraina è completamente sotto il controllo politico, informativo, finanziario e personale degli Stati Uniti, dell’UE e della NATO. L’Ucraina è stata trasformata in oggetto della geopolitica dei paesi occidentali per la lotta contro la Russia.
Il nostro paese ha perso tutti le prerogative di uno stato sovrano: tutti i progetti economici, finanziari, militari e sociali sono sviluppati da Washington attraverso il Fondo Monetario Internazionale e la NATO, e poi sono attuati in Ucraina,
E’ noto il fatto che gli Stati Uniti hanno finanziato EuroMaidan, mettendo a disposizione circa $ 5 miliardi per questi scopi, e l’UE ha sostenuto il colpo di stato.
Su richiesta dei paesi dell’UE, il 21 febbraio 2014 è stato firmato un accordo sulle elezioni presidenziali anticipate, tra il presidente di allora Yanukovich e un esponente dell’opposizione di EuroMaidan, cioè un modo pacifico per risolvere il conflitto. Germania, Francia e Polonia ne erano i garanti; ma nonostante questo, i leader di EuroMaidan hanno continuato, fino a prendere il potere con la forza. Né gli Stati Uniti, né la NATO, né l’UE hanno condannato l’accordo rotto, ma hanno sostenuto lo scenario di un cambio forzato di potere in Ucraina.
Fino ad ora né gli Stati Uniti, né l’UE, né la NATO hanno spiegato al nostro popolo su quali principi di democrazia e valori europei si fonda il cambiamento di potere in Ucraina nel 2014. Non hanno spiegato come corrisponde alle norme del Diritto internazionale l’adozione dopo il colpo di stato della legge sull’amnistia, che ha eliminato ogni responsabilità per i reati penali e amministrativi avvenuti con EuroMaidan.
EV: In Occidente si propaganda che in Ucraina c’è un conflitto tra Occidente e Russia. Qual è la sua opinione?
NV: Il presidente Yanukovych, il suo governo e la maggioranza parlamentare, nel 2010 avevano scelto un percorso per l’integrazione europea, con la Legge dell’Ucraina: “Le basi della politica interna ed estera”, ed era stato preparato l’accordo di associazione tra l’Ucraina e l’UE. Nessuno in parlamento aveva sollevato la questione dell’integrazione con la Russia. Il conflitto nel 2013 è sorto a causa del fatto che Yanukovych aveva solo ritardato la firma di questo accordo. Invece l’EuroMaidan era sceso in piazza con la richiesta di firmare immediatamente questo Accordo. Questo è stato fatto dopo il colpo di stato e l’Occidente ha usato la “rivoluzione” per trasformare l’Ucraina in uno stato russofobo e nazista. È questa è la politica che favorisce gli Stati Uniti ed è usata per colpire la Russia.
Va ribadito ancora una volta che il presidente Yanukovich e il suo Partito delle Regioni non avevano sollevato la questione dell’integrazione con la Russia.
EV: Qual’è il suo giudizio sullo scisma della Chiesa Ortodossa Ucraina di Filaret? E un problema teologico o politico?
NV: La divisione della Chiesa ortodossa in Ucraina è un processo puramente politico. E si svolge in un modo inaccettabile per una società democratica. Infatti sono violate tutte le norme sia del Diritto internazionale, che quelle della Costituzione dell’Ucraina. Lo stato ha interferito pesantemente negli affari della chiesa e basandosi su dissenzienti da nessuno riconosciuti (la chiesa del “Patriarcato di Kyiv” di Filaret e la chiesa autocefala di Macario), ha legalizzato e riconosciuto la “Chiesa ortodossa dell’Ucraina”, e ora, con la forza della Legge, con il potere dello stato e con l’aggressione dei militanti nazisti, occupano e sottraggono i templi della Chiesa canonica ortodossa Ucraina. Allo stesso tempo richiedono che sia ribattezzata la Chiesa ortodossa russa. Il periodo di legge scade in aprile. L’Ucraina è sull’orlo di un conflitto interreligioso su larga scala.
EV: Come vede gli sviluppi della situazione in Ucraina in prospettiva?
NV: Vedo in futuro una situazione molto brutta; e cioè, l’intensificazione dei conflitti di classe, interetnici, interreligiosi, con l’escalation in una guerra civile, fino al collasso del paese. Nessun meccanismo democratico funziona in Ucraina. Non escludo un colpo di stato militare. L’Occidente ha trasformato l’Ucraina in un buco nero pericoloso anche per la comunità europea.
EV: Come CIVG e SOS Ucraina Resistente Italia, da cinque anni facciamo un lavoro d’informazione e solidarietà concreta. C’è qualcosa che possiamo fare per la vostra Resistenza?
NV: Raccontate la verità su ciò che sta accadendo in Ucraina. Vi ricordo che nel febbraio-marzo 2014, grazie al sostegno degli attivisti dello Schiller Institute, ero riuscita a raccontare la verità su ciò che stava accadendo in Ucraina, recandomi in Francia, Germania e Italia. Il 26.02.14 feci una conferenza stampa al Parlamento europeo ed espressi la mia previsioni sugli sviluppi nel paese. Come si può vedere oggi, si sono avverate le mie previsioni. Per questo i paesi europei non devono essere guidati da cliché politici fatti su misura a tavolino, ma dalla comprensione dell’essenza di ciò che sta accadendo, al fine di aiutare il popolo ucraino a risolvere i problemi drammaticamente accresciuti e ripristinare la democrazia.
EV: Una cosa minima, ma concreta, può già subito essere proposta. Un gemellaggio concreto con voi, che significa darvi uno spazio di informazione sul nostro sito (www.civg.it) di vostri materiali che possono essere importanti per il pubblico occidentale. Restiamo inoltre a disposizione per progetti di sostegno economico verso situazioni da voi conosciute, rivolte a veterani, bambini, situazioni sociali disagiate, vittime delle politiche antipopolari oggi al governo.
NV: Vi siamo sinceramente grati per il supporto informativo e siamo lieti di iniziare una collaborazione con voi.
EV: C’è qualcosa che vuole dire ai nostri lettori?
NV: L’Ucraina sta sanguinando nel Donbass. La guerra sta rovinando il paese e sta creando fratture sempre maggiori nell’intera popolazione. La nostra gente vive nella paura della repressione del potere, nella paura del terrore dei militanti neonazisti e neofascisti; in un paese, dove prezzi e tariffe sono in costante aumento, nella paura di perdere anche quel poco di lavoro e reddito, e le proprie abitazioni. Vorrei che il mio paese, l’Ucraina, si sbarazzi di questi orrori il più rapidamente possibile.
Vorrei che tali shock non esistano in altri paesi del mondo, compresa l’Italia. Ero stata a Milano e Firenze solo per pochi giorni e avevo solo poche ore per godermi la loro bellezza e i monumenti storici, ma non l’ho mai dimenticato.
Pace e prosperità! Cordiali Saluti Natalia Vitrenko. Presidente del PSPU Kiev, 23 marzo 2019
Grazie a lei.
Enrico Vigna SOS Ucraina Resistente/CIVG Italia – Traduzione di Oxana L.