«Penso che ci sia una tendenza a guardare una persona come Trump e dire che è da lì che viene il problema, ma in realtà è il sistema che fa sì che una persona come lui possa arrivare in una posizione di potere» (Chelsea Manning)
Fonte foto: NBC News (da Google)
Il regime di Donald Trump, sotto la spinta dell’Alt Right assume, giorno dopo giorno, dei connotati fortemente repressivi analoghi – come ci ha spiegato il giornalista investigativo Chris Hedges – al nazifascismo novecentesco. Per la precisione si tratta di un inedito neofascismo evangelico; una citazione dal grande analista statunitense può aiutarci ad inquadrare il fenomeno: ‘’Il fascismo si manifesta attraverso simboli religiosi e nazionali, familiari, di comodo e pertanto assume forme e modalità diverse. Il fascismo italiano ad esempio faceva riferimento alle glorie passate dell’Impero Romano e non condivideva affatto la passione nazista per la mitologia teutonica e nordica. Anche il fascismo americano va a ritroso nel tempo su simboli patriottici, narrative e credenze tradizionali’’ 1. Il conflitto fra l’imperialismo cosmopolita del clan Clinton e il nazionalismo imperialista ha caratterizzato il sentiero che dal neoliberismo conduce a feroci dittature (capitaliste). La ‘’sinistra’’ andrebbe scusata in quanto “meno peggio”? Niente affatto, l’impresentabile partito ‘’democratico’’ ha armato l’Alt Right con scandalosi regali alle grandi banche d’affari, privatizzazioni e guerre. In quel di Washington nessun leader politico è innocente.
Donald Trump gioca con la vita dei dissidenti politici
La politica nord-americana vede lo scontro fra due ‘’partiti’’: FBI (‘’sicurezza’’ interna) e CIA (operazioni di spionaggio internazionali). Eduard Snowden ci ha illustrato, con grande precisione, le attività criminose dell’attuale capo della CIA: ‘’Secondo le sue informazioni Haspel ha ordinato personalmente di distruggere 92 videocassette nelle quali ci potessero essere delle prove delle torture. Alcune di esse prevedevano il pestaggio di una donna incinta, lo stupro anale di un uomo che rifiutava di mangiare e il congelamento fino alla morte di un prigioniero’’ 2. Dall’altra parte l’FBI si occupa della repressione dei movimenti anti-razzisti ed anti-neoliberisti, ed una recente notizia dovrebbe inquietare tutti i sinceri democratici: ‘’E’ attiva una campagna per tirare fuori di galera Jalil e le altre pantere nere, ma negli USA di quel Donald Trump che ha appena ricevuto l’endorsement del Ku Klux Klan per le prossime elezioni presidenziali l’aria non sembra proprio tirare per il verso giusto. Mentre molti chiedono il rilascio di Jalil e degli altri ex BPP, le autorità USA non pare abbiano alcuna intenzione di ascoltare i tanti appelli lanciati in loro favore’’ 3. Si tratta di una vendetta lunga quarant’anni. Gli USA sono un paese molto pericoloso per afroamericani, giornalisti non allineati e dissidenti.
Adesso l’Alt Right è tornata alla carica contro Chelsea Manning; una tortura, a suon di provvedimenti giudiziari, facilitata dal silenzio omertoso delle organizzazioni LGBT (Chelsea sta affrontando il percorso di transizione: da uomo a donna) e della stampa internazionale. Che dire? Il finanziere squalo Soros paga ed il mondo LGBT tace. In Italia soltanto la giornalista Stefania Maurizi si è occupata della persecuzione giudiziaria della Manning. Leggiamo:
“Il Grand Jury ha stabilito che il rifiuto di Manning di collaborare è un oltraggio alla corte e pertanto va punito con la detenzione di durata non meglio indeterminata “fino a quando non cambierà idea oppure fino a quando l’inchiesta del Grand Jury non sarà chiusa”. La sentenza è una vera e propria mazzata, considerando che, per la sua scelta di passare i documenti a WikiLeaks, Chelsea ha già subito un lungo processo davanti alla corte marziale, che l’aveva condannata a 35 anni. Lei ne ha scontati sette in una prigione militare in condizioni molto dure: i primi undici mesi furono così tremendi che il Rapporteur delle Nazioni Unite sulla Tortura, Juan Mendes, li condannò come “crudeli e inumani’’
“Non è difficile immaginare l’impatto che la nuova detenzione avrà su di lei. Eppure ha scelto di non collaborare con le autorità americane, che da ben nove anni tengono in piedi questa inchiesta del Grand Jury ad Alexandria per puntare a incriminare Julian Assange e la sua organizzazione per la pubblicazione dei documenti segreti. In particolare, i file passati da Chelsea Manning sono tra le rivelazioni più esplosive dell’organizzazione: il video “Collateral Murder”, in cui si vedeva un elicottero americano Apache sparare su civili inermi a Baghdad, mentre l’equipaggio rideva, 92mila documenti segreti sulla guerra in Afghanistan, 391.832 file sulla guerra in Iraq, 251.287 cablo della diplomazia Usa e 779 schede segrete di tutti i detenuti di Guantanamo’’ 4
Il vero scandalo risiede nell’impunita del clan Bush. Di fronte ad una tale mole di documenti inoppugnabili – cito testualmente: 92mila documenti segreti sulla guerra in Afghanistan, 391.832 file sulla guerra in Iraq, 251.287 cablo della diplomazia Usa e 779 schede segrete di tutti i detenuti di Guantanamo – uno dei governi più corrotti della storia contemporanea non è stato processato per crimini di guerra. La verità storica – ma a quanto pare non giudiziaria – è questa: i neoconservatori repubblicani e i sionisti israeliani meriterebbero un nuovo processo di Norimberga. Trump si è circondato di una giunta militare del medesimo orientamento ideologico e politico-militare.
Ricordiamo le parole del presidente statunitense: “L’ingrato Traditore Chelsea Manning, che mai avrebbe dovuto essere scarcerato, ha definito il presidente Obama un leader debole. Terribile!” 5. Per la Manning, Obama era troppo aperto ai compromessi mentre dal mio punto di vista ha rappresentato l’altra faccia dell’imperialismo (cosmopolita, neoliberista e guerrafondaio con l’alibi dei ‘’diritti umani’’). Il capitalismo assoluto ha dissolto la dialettica destra/sinistra trasformandoo i due schieramenti nella spalla – ora l’una, ora l’altra, in base alle necessità – dove lo Stato Profondo poggia il fucile. Obama ed il clan Clinton sono diretti responsabili della pistola fumante dell’Alt Right, è giusto che in futuro vengano chiamati in causa. Meriterebbero (certamente in sede processuale) una punizione esemplare, le loro colpe non si esauriscono nei mandati elettorali.
L’amministrazione Trump è tornata all’attacco contro la libertà d’informazione; una offensiva reazionaria della CIA/FBI che potrebbe estendersi ai paesi europei. I neoconservatori stanno minando le fondamenta dello Stato di diritto, distruggendo la Repubblica ed imponendo il ‘’modello’’ repressivo a stelle e strisce. Le conseguenze, qualora il giornalismo indipendente venisse emarginato, sarebbero catastrofiche.
https://www.lacittafutura.it/considerazioni-inattuali/la-vendetta-delle-classi-inferiori-e-l-ascesa-del-fascismo-americano
https://it.sputniknews.com/mondo/201805186021444-Snowden-torture-CIA/
http://contropiano.org/news/internazionale-news/2019/03/11/contro-jalil-e-le-pantere-nere-una-vendetta-lunga-mezzo-secolo-0113253?fbclid=IwAR2NnL6BkajcnPxtLt1K9iXNOibBHdxlZvo8KaJAYjUQHFJU2Y07ddmh6qw
https://www.repubblica.it/esteri/2019/03/08/news/chelsea_manning_arrestata-221036688/
https://globalist.it/intelligence/2017/01/26/trump-contro-chelsea-manning-un-ingrato-e-un-traditore-210929.html
Stefano Zecchinelli