Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
La triplice sindacale CGIL-CISL-UIL celebra dopo anni di assenza e massacri sociali e del Lavoro una manifestazione
sostanzialmente “anti-governativa”.
Chi sta oggi al governo? Chi rappresenta gli interessi della UE e delle classi dirigenti che hanno svenduto pezzo per pezzo il nostro sapere, o lo hanno fatto emigrare all’estero o hanno de-localizzato e smontato la nostra industria ? Hanno lasciato e stanno distruggendo il nostro prodotto locale (basta pensare ai pastori sardi ed alla nostra agricoltura)? Chi ha concepito il job’s act, invece di iniziare a dare dei segnali importanti per il suo smantellamento, come prodotto dal decreto “dignità”?
La manifestazione di sabato 9 febbraio a Roma della triplice ricorda un piccolo sbarco non in Normandia ma a Roma, nel senso di una gigantesca operazione economica di mobilitazione.
1500 pullmann non sono costi che una organizzazione di base oggi possa sostenere, compresi vivande ed abbeveraggio e tutta la logistica al seguito e l’organizzazione che produce spese ingenti: “una gioiosa macchina da guerra pro-confindustria “, con la copertura dopo anni di silenzio tombale dei diritti del “lavoro”.
Il drago, la nuova carta dei tarocchi di chi vuole mantenere immutabile il nostro paese ed addomesticarlo come un Venezuela mediterraneo, ha espresso un magnifico colpo di coda mortale ed una fiammata pericolosa .
La sua forza risiede nella sua trasformazione in una rete di CAF resi indispensabili e sostitutivi del ruolo della Pubblica Amministrazione e di una ragnatela con la quale il lavoratore è costretto a mediare per mera sopravvivenza e minimale convenienza, senza alcuna condivisione che non sia strumentale: con rassegnata rabbia.
L’assistenza continuerebbe, se possibile, anche oltre alla pensione, nel trapasso, organizzando dei rami per tesserare i defunti e se nel caso mobilitarli con medium a sedute spiritiche a san Giovanni .
Questo è “sindacato” ? Un sindacato che si mobilita contro 5 milioni di poveri in Italia, interessati da un provvedimento intelligente e coraggioso, che non “regala nulla”, trattato come provvedimento assistenzialista?
Un provvedimento, quello del reddito di cittadinanza che fronteggia di fatto la compressione salariale ed è esplicitamente combattuto per questo ? Ci pensate, una triplice che sotto la copertura dell’invocare il Lavoro, giustamente, più o meno direttamente, oltre ad accogliere esponenti del partito piano degli interessi UE e finanz-capitalisti (insieme alla sfilacciata compagine berlusconiana), ovvero il PD o anche limitrofe compagini, sostiene la compressione salariale utile allo sfruttamento globale del lavoro ?
Una domanda: come si fa, visto che anche io sono per la “piena occupazione” e non per provvedimenti marginali-assistenziali a creare lavoro immediato per milioni di italiani? Tra il dire ed il fare concreto forse c’e’ il mare, almeno che non facciamo ciò che va fatto, per “andare dove dobbiamo andare”.
Ovvero una grande svolta keynesiana, enormi investimenti pubblici, rottura dei vincoli esterni e del pareggio in bilancio e re-internalizzazione dei servizi pubblici (CAF compresi, un giorno non lontano ) emissione di carta moneta, anche con tappe intermedie e monete parallele .
Questo sarebbe il vero ruolo ed il nodo da sciogliere, per portare 1500 pullmann carichi di lavoratori e giovani e non pensionati in gita economica.
Ecco perché il comunque positivo cambio di titoli di testa a la semantica e nominale messa di nuovo al centro del villaggio del Lavoro è elemento macro-politicamente positivo ma insufficiente nella sua sostanza: ecco perché il bicchiere sia due volte mezzo vuoto!
Ma il sindacato di base cosa fa? Oggi, unito con un programma serio, magari richiedendo un dialogo con il governo, non un litigio che lo allinea di fatto paradossalmente alla linea della triplice, potrebbe proporre una legge nuova sulla rappresentanza sindacale, levando il feudo al feudatario, o no?
Oggi le questioni sono tutte da capo a piedi maledettamente politiche ed anche il sindacato “gioiosa macchina da gita a Roma” viene usato come clava politica .
Dateci 1500 quadri e militanti, non 1500 pullmann e potremmo, con un programma minimo d’azione preciso e pochi punti saldi, incidere positivamente nella situazione attuale .
Questo articolo non avrebbe senso senza una assunzione titanica di responsabilità, coraggiosa non a parole e determinata.
Dobbiamo cercare di unire tutto ciò che vada aldilà dei confini della sottomissione o compromissione alla UE ed al finanz-capitalismo ed al globalismo. La sottomissione anche agli interessi tedeschi o egoistici di una parte del paese a nord; anche agli interessi di quell’imperialismo Yankee che opprime altri popoli in quella che considera la propria cantina di casa.
Non è tempo di primedonne e bisticci: dobbiamo cercare un confronto unitario, non in contrapposizione al movimento 5 stelle.
Va insistentemente cercato, con forza politica diplomatica, tra chi non accetta la UE o l’altro-europeismo, tra chi si rispecchia nei valori della Costituzione, tra chi considera la Patria un valore aggiunto ed un baluardo degli interessi di Classe; tra chi crede che “inter-nazionalismo” sia il rapporto tra Nazioni auto-determinate e non una proiezione millenarista o l’arancino della misericordia su una nave di ostaggi sostanziali …o altri ostaggi portati a Roma con una gita ed un panino, nemmeno consapevoli di ciò che andassero a camminare o a fischiettare, apparati reticolari a parte .
Se non creeremo tali condizioni, oggi possibili, anche se richiedenti un serio e ingente impegno, diplomatico e programmatico , se IL TIRO ALLA FUNE e LA TERZA GAMBA KEYNESIANA e COSTITUZIONALE non partiranno, siamo destinati a subire la barbarie della frazione liberista.
Fonte foto: Corriere della Sera (da Google)