Il governo attuale è frutto del giusto rancore delle masse popolari contro la classe politica dirigente di questi ultimi anni, protagonista della distruzione del patrimonio pubblico, della svendita degli asset strategici, del declassamento dello stato sociale, del lavoro, dell’istruzione, della ricerca, della fuga di più di 200.000 mila giovani dal Bel Paese; delle guerre contro la Libia (in particolare per aprire l’Africa al dominio coloniale Ue e soprattutto della Francia), contro la Siria, contro lo Yemen; alleato dei regimi più corrotti, dall’Arabia Saudita ad Israele, dal Qatar all’Ucraina di Poroshenko…
Una classe dirigente, che, a partire dagli anni ’80 (non a caso dopo la morte di Aldo Moro e di Enrico Berlinguer), ha ceduto la sovranità dell’Italia alle oligarchie finanziarie che hanno nell’Unione Europea il ponte di comando, mediante i loro maggiordomi, pronti ad ossequiare il neoliberismo rampante e feroce, nemico delle costituzioni democratiche e della dignità del lavoro.
Il giusto rancore ha voluto premiare le forze ostili ad un centro-sinistra che ha tentato di ammaestrare la popolazione con i suoi mantra sul valore delle privatizzazioni, sull’abolizione dei diritti sociali quali giusti salari, giuste pensioni da sacrificare al mercato della Borsa, sulla ingiustizia di un’assistenza sociale “privilegiata”, sulla modestia professionale delle scuole, delle università, degli ospedali, quando gestiti pubblicamente…
Non ci sono riusciti e sono stati giustamente puniti. La vittoria elettorale dei 5Stelle e della Lega è il naturale esito di una politica clientelare e servile che ha devastato il Paese perché “l’Europa lo vuole” (in effetti era la finanza transnazionale che lo voleva).
Ma sia i 5Stelle sia la Lega non sono capaci di svoltare pagina. Sono riusciti con promesse mirabolanti ad illudere che, con loro al governo, i processi di decomposizione sociale, economica, morale portati avanti sia dal centro-destra prima che dal centro-sinistra poi venissero bloccati e si creasse un movimento di crescita, di occupazione lavorativa, di benessere…
Vado al di là delle gag di Di Maio (“Fine della povertà nel 2019”), di Toninelli (“Parco giochi nella nuova autostrada dove la gente potrà intrattenersi”), di Di Battista (“In due settimane bloccheremo la Tap”). Vado oltre le esternazioni a ciclo continuo di Salvini di essere “antisistema “, “sovranista”, critico contro l’euro…di volere “prima gli italiani”, di combattere la corruzione…
Andiamo al sodo. L’attuale governo del cambiamento non cambia proprio nulla. La bagarre a favore dello spread attuata indecentemente dal patetico Pd, da Berlusconi e dall’ineffabile Boeri è solo campagna elettorale. La paura di scomparire e di non contare più nulla con le prossime elezioni è enorme. L’accoppiata vincente del 4 marzo potrebbe avere alle prossime elezioni la maggioranza assoluta (anche se è prevedibile che una maggioranza assoluta il furbo Salvini preferirebbe averla con il centro-destra, naturalmente come azionista di maggioranza)
Il governo attuale è reazionario, liberista con una spiccata propensione al clerico-fascismo. E’ dunque molto pericoloso. Gli omaggi di Salvini al nazista Bolsonaro (non sconfessati dalla compagine di governo) ne sono una palese dimostrazione. Decreto sicurezza (collegato ignominiosamente alla questione immigrazione), Decreto Pillon (assegno di mantenimento per la moglie ma non per il figlio, affido condiviso che obbligherà il minore a risiedere in due case, mediatore incostituzionale, dispute giudiziarie moltiplicate a danno del minore…tutto ciò in prospettiva degli ostacoli alla legge 194 sull’aborto – ad una legge indecente sulle coppie con minori subentra una legge orribile), Decreto dignità del lavoro (quale dignità con il mantenimento dell’articolo 18, con gli sgravi sui contributi per tre anni per chi assume e quindi con tre anni rubati di pensione ?…), reddito di cittadinanza ridimensionato (offensivo nelle sue normative contro i poveri), mantenimento della Riforma Fornero ( gli aspetti più gravi relativi ai contributi di 30 anni, di 20 anni, al di sotto dei 20 non vengono nemmeno scalfitti), tagli di rilievo alle scuole, alle università…mi fermo qui 1).
Le lotte antifasciste, per essere veramente tali dovranno essere antiliberiste, contro l’Unione Europea, contro la Nato (il governo attuale – in perfetta sintonia con i governi precedenti- ha fatto opera di genuflessione sia per le spese militari sia per gli impegni assunti nelle eroiche imprese militari presenti e future).2)
Mi rivolgo ai militanti impegnati nelle lotte sindacali con le organizzazioni di base, ai militanti impegnati contro gli sgomberi, nella difesa dello stato sociale, dei diritti degli immigrati. nella difesa delle nazionalizzazioni dei servizi sociali e delle infrastrutture, ai militanti contro le guerre e a favore della dismissione di basi e di poligoni di tiro
Mi rivolgo a coloro che, abbacinati dalla falsa sinistra pensano che oramai per i combattenti non ci sia più nulla da fare…ne sia esempio la formazione di Potere al Popolo che ha avuto il coraggio di non sciogliersi dopo il 4 Marzo e di rimanere con la sua identità formatasi originariamente a Napoli in un ex OPG, evitando un’ammucchiata che avrebbe favorito forse un buon esito elettorale ma che non avrebbe portato da nessuna parte. come è avvenuto con le aggregazioni precedenti…la mia simpatia perciò per Potere al Popolo che ha saputo nutrirsi di un lungo respiro ma anche per chi combatte contro l’imperialsionismo finanziario…per i molti che lavorano con varie sigle per il socialismo…mi rivolgo anche ai miei amici sardisti protagonisti da decenni di grandi lotte…
“Socialismo o barbarie” diceva a tutti noi la Grande Rosa 3)…Ora siamo in difficoltà…l’imperialsionismo sta vincendo in molte aree del pianeta (non in tutte)…ma può essere sconfitto…ci vuole tempo…ci vogliono decenni…deve essere ricostruita la fiducia del popolo nelle proprie capacità creative…deve essere recuperata la memoria delle lotte, della propria storia mistificata dal grande padronato e dai suoi maggiordomi…e innanzitutto… dobbiamo credere in noi stessi…HLVS..
NOTE
1) “Il contratto del cambiamento” e le successive spedizioni punitive contro il popolo italico sono stati esaminati in diversi post pubblicati nella pagina, oltre che in “L’Interferenza”, in “www. Cobas scuola Sardegna”. in “La bottega del Barbieri”. Grazie ad una cara amica sono apparsi anche in Twitter
2) Mentre Conte esibiva la sua amicizia nei confronti di Putin che appariva soddisfatto dello “strappeto” diplomatico, a Bruxelles l’Italia confermava l’appoggio alle provocazioni guerrafondaie della Nato
3) Rosa Luxemburg, comunista polacca, oltre che straordinaria militante, teorica marxista di grandissimo livello, assassinata, per ordine del governo tedesco, a Berlino nel 1919