Devo dire che per quanti sforzi e per quanta buona volontà ci si possa mettere per cercare di entrare in una relazione dialettica con l’attuale governo, lo sforzo pare proprio destinato a naufragare nel nulla, se continua così. Non che ci aspettassimo chissà cosa di diverso, per lo meno sul versante Lega, però mi sembra che stiamo andando ben oltre le più funeste aspettative, già a distanza di poche settimane dalla sua elezione.
Dopo la vicenda della nave Aquarius (volendo credere che si sia trattato solo di un modo per dare la sveglia ai “partner” europei e corresponsabilizzarli nella gestione della questione dei migranti) e il censimento dei rom (questione complessa quella dei “nomadi” da affrontare fuori delle vulgate securitarie e razziste della Lega così come da quelle ”buoniste e politicamente corrette” della “sinistra”) eccoci all’ultima (ma non certo ultima) sparata di Salvini sui venditori ambulanti.
Pronta la direttiva per multare non solo i suddetti venditori ambulanti sulle spiagge (cosa già penosa di per sé), per lo più immigrati (ma non solo, perché tanti italiani che tirano la cinghia hanno già cominciato a vendere cibi cucinati o “grattachecche” andando su e giù per le spiagge…) che si trascinano 12 ore al giorno sotto il sole vendendo chincaglieria di vario genere, ma anche chi acquista o si fa fare un massaggio o un tatuaggio http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2018/06/24/spiagge-piano-salvini.-multe-a-chi-acquista-da-ambulanti_dbc193d5-aa70-4ce5-81b1-10f9f14b6dc5.html
Al di là delle sparate retoriche e securitarie – sulle quali è comunque fondamentale non abbassare la guardia e la vigilanza democratica – che servono a “marcare il territorio”, cioè ad essere egemoni all’interno della compagine governativa e ad oscurare l’alleato e competitor pentastellato (operazione che sta riuscendo benissimo) rubandogli parte dei consensi, è evidente come l’attacco sia portato anche in questo caso agli ultimi degli ultimi. La trovata si è evidentemente ispirata all’iniziativa – peraltro del tutto illegale – già promossa a suo tempo dall’organizzazione neofascista Casapound di cui ci già ci occupammo: https://www.linterferenza.info/attpol/feccia/
L’obiettivo, naturalmente – colpendo come al solito i più deboli – è quello di conquistare o di rafforzare i consensi già ottenuti da quel mondo di commercianti, esercenti vari, in questo caso gestori o proprietari di stabilimenti (come se questi non guadagnassero già abbastanza nelle stagioni estive) che ovviamente non sopporta nessun tipo di concorrenza “sleale” (c’è da ridere, perché tutti sanno perfettamente che un venditore di pannocchie o di asciugamani non è in grado di fare concorrenza ad un negoziante o ad uno stabilimento con tanto di bar e ristoranti…). Senza dimenticare che una gran parte di queste strutture sono controllate dalla criminalità organizzata, ma pare che questo sia un dettaglio irrilevante rispetto alla priorità di ripulire le spiagge dai questuanti.
Nello stesso tempo la “ripulitura” delle spiagge dagli ambulanti va incontro alle esigenze di quella gente che sta sbracata sul lettino e non sopporta che qualche disgraziato la importuni per vendergli le sue chincaglierie. Naturalmente, come ho già spiegato in questo articolo https://www.linterferenza.info/attpol/immigrazione-percezione-contraddizione-reale-depistaggio/ sono gli stessi che chinano la testa di fronte al capoufficio che li umilia, che quando vanno al ristorante o in un qualsiasi negozio pagano senza fiatare mentre fanno il tira e molla per cercare di strappare un euro al “vu cumprà” di turno https://www.linterferenza.info/editoriali/che-domenica-bestiale/ e che tutti i mesi pagano zitti e mosca la rata del mutuo della casa (cosa, quest’ultima, che fa anche il sottoscritto che però ha il buon gusto di non mettersi a tirare sul prezzo se deve comprarsi un telo da un marocchino sulla spiaggia…). Qualcuno – forse parecchi – si incazzeranno ma, come si dice dalle mie parti, faranno due fatiche, una ad incazzarsi e l’altra a sbollire l’incazzatura, perché io penso che sia sbagliato occultare o sottacere le contraddizioni in seno al popolo (di cui il sottoscritto è figlio e parte), anche perché non serve a nessuno, tanto meno al popolo…
Non escludo che fra poco arriveranno sanzioni anche per i lavavetri e per quelli che vendono fazzoletti di carta ai semafori, probabilmente perché – spiegheranno – sottraggono clienti ai tabaccai e ai “car wash” (dove peraltro, per lo meno a Roma, lavorano ormai quasi esclusivamente immigrati…).
Tutte queste misure possono sembrare e in larga parte sono sparate demagogiche, tuttavia sono comunque un segnale (inquietante). Nelle prime settimane di governo – quelle che danno il la, in cui si lancia il messaggio al popolo e al proprio elettorato (soprattutto quello potenziale) – gli strali e le misure concrete poste in essere dal ministro dell’interno sono state indirizzate contro i migranti, i rom e i venditori ambulanti. Qualcosa vorrà pur dire… State pur sicuri che, ipotesi per assurdo, se il sottoscritto fosse stato eletto capo del governo, i primi segnali e i primi atti concreti sarebbero andati in ben altra direzione, diciamo verso chi sta in alto e non verso chi sta in basso…
E quindi, così come pensiamo che sia sbagliato attaccare ipocritamente l’attuale governo riproponendo la solita paccottiglia ideologica politicamente corretta in cui non crede quasi più nessuno e che porta solo acqua al mulino del neo populismo di destra, riteniamo però nello stesso tempo doveroso non fare sconti di nessun genere ad un governo che sta mostrando in questi primi giorni la parte peggiore di sé. Ammesso che ce ne sia una migliore che è tutta da verificare.
Nei prossimi mesi vedremo se il M5S sarà in grado di mettere in campo qualcosa di meno desolante e di più concreto per il mondo del lavoro e per i ceti popolari. A meno che Di Maio e soci non abbiano deciso di suicidarsi o di entrare in massa nella Lega…
Foto: Famiglia Cristiana (da Google)