Voci U.N. dicono di un prossimo ritiro degli USA dal Consiglio per i diritti umani delle stesse U.N. . Il ritiro seguirebbe quello già annunciato dall’UNESCO e per lo stesso motivo: pregiudizi contro Israele. Abbiamo dato conto, qualche post fa, del voto di Assemblea Generale contro Israele per i fatti di Gaza. Ma prima di partir in quarta censurando la liason USA-Israele, per altro nota, c’è da aggiungere due punti.
Uno è la già annunciata volontà di Trump (campagna elettorale) di ritirarsi progressivamente da tutte le organizzazioni multilaterali laddove queste divergessero dall’interesse nazionale o non siano accordabili a questo.
Il secondo è la faccenda dei bambini messicani, dai neonati ai ragazzini, che vengono divisi dalle famiglie qualora questi si presentino al confine texano, o di soppiatto o proprio alla frontiera. I bambini, smarriti, vengono internati in strutture ad hoc su cui in America c’è molta polemica anche per via dell’ingente contratto di cui è stata beneficiato il contractor. I genitori, incarcerati e processati prima per violazione dei confini, in seguito si uniscono a gli altri in altri centri di detenzione aspettando la risposta alla domanda d’asilo, possono volerci mesi. Molti perdono del tutto contatto coi figli perché non nota la destinazione o perché sono impauriti e non parlano al telefono (i neonati certo per forza) e se poi in grado di riunirsi magari per tornarsene in Messico, rimangono tracce di traumi.
Session la definisce forma legittima di dissuasione, la colpa è dei genitori che sottopongono i figli a quello stress sapendo a cosa vanno incontro. C’è anche una polemica se la legge attuale sia di Obama o se sia Trump a stressarne l’applicazione. Per questa infrazione dei diritti umani, gli USA potrebbero trovarsi in imbarazzo alle Nazioni Unite. Dove stanno andando questi USA nuvolosi, in modalità “nessuno mi può giudicare” ?
Intanto sappiamo dove sono andati quelli del MESSICO, in porta a Neuer…