Quarant’anni fa si scendeva in piazza contro i padroni, lo sfruttamento, il capitalismo, l’imperialismo, la guerra nel Vietnam, per l’eguaglianza, la lotta di classe, il socialismo.
Oggi invece si scende in piazza (per fortuna non tutti) contro gli immigrati oppure contro i maschi eterosessuali e per chiedere più sicurezza (cioè più repressione e leggi liberticide).
E’ il termometro dei tempi (di merda) che stiamo vivendo. E ci vengono a raccontare che il Novecento è stato il secolo del totalitarismo. Se tanto mi dà tanto, è evidente che il XXI secolo è all’insegna dell’imbecillità.
In questo buio pesto, cerchiamo di accendere una luce.
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