Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Uno dei miei osti preferiti, uno di cui frequento volentieri il locale, e` siciliano. Un emigrante.
Una brava persona, sebbene furbetto come tutti gli osti, o, direi, come tutti i piccolo borghesi. E` inevitabile, o quasi.
Quest` uomo ha la particolarita` di essere un po` contestatore: non lo dimostra, ma da alcuni accenni si intuisce come sia uno poco convinto, uno critico della situazione dell`establishment globale; probabilmente e` un grillino, e/ o un sovranista, non so. Tutte cose che, colla tara dovuta, me lo fanno stare simpatico.
Con la dovuta tara, ovvio: pero`e` il tipico complottista simpatico, uno che probabilmente prende i suoi doverosi sfondoni. Magari, in altri luoghi e tempi e modi, potrebbe essere un ottimo bersaglio per i semicolti debunker che tanto disprezzo.
Ora: questo tizio, oltre a essere complottista, e` anche meridionalista.
E condivido la posizione. Pur non avendo probabilmente un background accademico, e non avendolo io mai visto con un libro in mano, disquisisice a fondo riguardo alla colonizzazione sabauda del meridione. Colonizzazione sabauda del meridione d` Italia che viene normalmente -e in questo sono d`accordo con lui -chiamata Unita` d`Italia erroneamente.
Per carita`: non che l`unita d`Italia non fosse una buona idea, e non che chi scrive non ami il paese che gli ha dato i natali.
Pero` la mia opinione e` questa, ed e` meridionalista: a suo tempo non vi fu “l`Unita` d`Italia”, a suo tempo vi fu solo l`aggressione militare e politica del Piemonte nei confronti del resto d`Italia, che venne letteralmente spoliato. Reso colonia. E il brigantaggio fu solo guerriglia, resistenza; non -solo – delinquenza.
In questo, il mio caro amico oste condivide con me in pieno.
C`e` un problema, pero`. Bonta` dell`animo e delle contraddizioni umane, questo tizio e` accanito tifoso juventino.
Chi scrive queste righe non solo non lo e`, tifoso della Juve, ma e` anzi anti juventino.
Ora, il calcio non sarebbe una cosa seria e non meriterebbe queste righe. Ma qui si fa una digressione sociologica, bene o male, e la Juve ci rientra, eccome.
L`opinione di chi scrive, da tifoso, certo, ma nemmeno tanto, e` la seguente.
Con buona pace di chi tifa Juve, chi scrive non solo la considera una societa` totalmente sopravvalutata, ma condivide appieno quanto ne viene detto a proposito del suo non meritare quanto raccolto.
Che sia una societa` forte, e che partorisca annualmente squadre fortissime, e che vinca, chi lo nega.
Che venga aiutata scandalosamente a vincere ben oltre quanto meriterebbe, e nella maniera fine e abile che rende sempre difficile poter puntare il dito contro di essa per chi non conosce l`agire politico o non e` pratico di politica, e` per me innegabile pure.
Ma non mi preme qui disquisire di scudetti regalati a suon di decisioni arbitrali dubbie ma difficili da vedere. Un rigore decisivo conta molto piu` di dieci non decisivi, per fare un esempio; ed alla fine dell`anno e` facile dire che la squadra X di rigori ne ha avuti pochi. Se sono decisivi, oltre che dubbi, non sono pochi; ma non e` di questo che voglio parlare. Mi limito a fare accenni.
Il problema e` che la Juventus e` un emblema. LA Juventus e` L` Emblema, con la Elle e la E maiuscole.
Di cosa? Dell` Imperialismo.
Potrebbe essere bene presa ad esempio da chiunque al mondo cianci di meritocrazia, ad esempio.
Ci vuole poco ad essere i migliori, e quindi ad apparire come premiati dalla meritocrazia, a certe condizioni.
Ora, non sono neanche uno di quei meridionalisti ridicoli, che va oltre quanto dico io e afferma che il Regno di Napoli era una specie di Eden, avanzatissimo e ricchissimo, la nazione piu` florida del creato, conquistata a tradimento da una landa di barbari. Anche questo e` eccessivo, certo.
Fosse stato cosi` forte, sarebbe stato il regno di Napoli a devastare e occupare il Piemonte, per dire.
Le leggi dell`Imperialismo son sempre quelle. Certo e` anche improbabile che fosse quella specie di landa desolata e lurida che ci descrivono in molti -nel qual caso il Piemonte nonavrebbe avuto troppo interesse a mangiarselo.
La verita“ probabimente e` nel mezzo. Certo e`, pero`, che senza occupare manu militari il resto d`Italia, di cui il meridione era la parte piu` consistente, l`accumulazione originaria per i Piemontesi non ci sarebbe stata.
E senza accumulazione originaria, cari piemontesi e juventini di ora e sempre e di ovunque, non sarebbe esistito il triangolo industriale come lo conosciamo, e tantomeno la FIAT, e tantomeno, udite udite, la Juventus. O meglio, senza la ricchezza espropriata da tutto il resto d`Italia, magari l`unita` l`avremmo avuta in un altro modo, la serie A esisterebbe, ma la Juventus sarebbe probabilmente una onesta squadretta di serie B.
Tutto questo e ` evidente, e` davanti agli occhi di tutti.
Eppure, esistono meridionali, o addirittura comunisti, e comunque non piemontesi, che tifano accanitamente la Juve.
Dal mio punto di vista, un po` come se degli ebrei si facessero la tessera del partito nazista, la butto la`.Quel mio amico, quando gli faccio presente la contraddizione, ribatte in due modi:“Eh, ma tutti gli operai andati in Piemonte, tutti siciliani…la Juve e `la squadra degli emigranti”.
Non sto nemmeno a spiegare quanto mi dia ragione, e mi faccia tristezza, una tale argomentazione.
E` come una ammissione di attitudine servile assoluta, totale.
Capisco tifare Juve se si e` di Pinerolo, per dire. Ma se sei di Messina, la cosa mi suona tristissima, a dire poco. Cercare di condividere il poco di successo che ti arriva dal tifare uno squadrone che vince, e non importa come vince. Non importa se la base delle sue vittorie e` il sangue dei tuoi avi. Per dire.
L`altro modo che ha quel mio amico di rispondere: “Eh, ma vedi l`invidia cosa fa dire“.
L`invidia sarebbe la mia: la squadra per cui tengo non e` cosi` blasonata, quindi dovrei invidiare chi tifa lo squadrone che vince. Anche se quello squadrone, culturalmente, non gli appartiene, e anche se vince non importa come. E, ribadisco, anche se vince quando lo meriterebbe non lo merita comunque, visto come e` andata la storia. La Storia, quella con la S maiuscola, non quella calcistica.
Non gliel`ho ancora mai detto, ma il suo ragionamento, il suo, sostanzialmente, darmi dello sfigato, mi suona un po` come se mi dicessero: “Eh, Rutilius, tu sei uno sfigato. Non batti chiodo con le donne. Quello li`, si che e` un figo. Uno che si tromba le mejo fiche”.
E mi indicano la foto di uno stupratore seriale.
E magari lo stupratore seriale ha anche violentato e ucciso la madre e le figlie del tizio che me lo indica come un bel figo.
Signori, mi tengo la mia squadretta.
E voi, cari tifosi della Juve sparsi ovunque meno che in Piemonte, e specie meridionali: il mio suggerimento sarebbe quello di non tifare proprio. Sarebbe una scelta di grande dignita’. Ma capisco che potersi vantare di aver vinto uno scudetto o una coppa sia qualcosa a cui e` difficile resistere.
E voi, cari piemontesi, non vi offendete. Sto parlando di storia, da un lato; e di calcio, dall`altro. O meglio, se vi offendete, significa che siete ben figli di quei piemontesi la`, che fecero quel che fecero. E quindi va benissimo se vi offendete.
E voi meridionali, magari juventini; se vi offendete…meglio ancora. Spesso il cammino verso la dignita` inizia proprio da un ceffone ricevuto in piena faccia.
Fonte foto: Il Post