Lo schianto dell’aereo che trasportava il coro dell’Armata Rossa diretto verso la Siria, ha suscitato l’ironia del giornale satirico francese Charlie Hebdo il quale, in modo che non può essere definito altrimenti se non sadico, ha commentato che ‘’si amplia il repertorio dell’Armata Rossa’’. Il commento fa da contorno ad una vignetta, a dir poco, squallida.
Foto: Sputnik
Charlie Hebdo si conferma il megafono dei siocon ( neoconservatori ) francesi, tanto coccolati da una certa Sinistra Imperiale europea.
Charlie Hebdo: un giornale razzista, fedele alle politiche di guerra israeliane
Nel 2008 il vignettista Sinè ironizzò sul figlio dell’allora presidente francese Sarkozy il quale, per venali motivi, si convertì al giudaismo un po’ come, a ridosso delle presidenziali Usa, la figlia del neo-eletto presidente Donald Trump. Sinè venne licenziato. La lobby sionista parlò – in quell’occasione – molto chiaramente: Charlie Hebdo deve utilizzare il dogma della laicità come un fucile puntato contro il mondo musulmano. Una ipocrisia che non poteva sfuggire ad uno storico coraggioso ed onesto come Norman Finkelstein: ‘’Il fatto che i francesi descrivano i musulmani come barbari è ipocrita alla luce delle uccisioni di migliaia di persone durante l’occupazione coloniale francese dell’Algeria, e la reazione dell’opinione pubblica francese sulla guerra in Algeria dal 1954 al 1962’’. Il tempo passa e i riformisti si spostano sempre più a destra: questa volta, a fare le veci dei neonazisti dell’OAS – i reduci della ‘’repubblica’’ di Vichy passati dalla parte degli Usa – c’è il “social-imperialista” Hollande, uno degli architetti della spartizione ( per fortuna non riuscita ) della Siria baathista su basi etniche.
Charlie Hebdo è, per dirla con Jean Bricmont, ‘’l’estrema sinistra dell’estrema destra’’. Secondo James Petras: ‘’la rivista ‘Charlie Hebdo’ non era per nulla progressista, in nessun senso; tanto meno, aveva un orientamento di libera espressione. Era una rivista che, costantemente, in modo molto volgare, insultava i religiosi musulmani, a cominciare dal loro dio, Allah; facendo caricature, che non erano semplici caricature, ma esprimavano un razzismo profondo e diffuso’’ 1. Per Petras, la Sinistra Imperiale rappresentata da Charlie Hebdo è un apripista per il terrorismo neonazista – il terrorismo dei gruppi armati di estrema destra – il quale riversa il suo odio verso il mondo musulmano: ‘’la rivista era un detonatore per tutti i terroristi islamofobi, anti-immigrati, etc. È una rivista che cerca di far esplodere azioni repressive contro gli islamici’’. Seguendo il corretto approccio di Petras e Finkelstein dobbiamo condannare non solo il terrorismo neonazista e dei fanatici sionisti ( che in Francia si permettono di andare a linciare storici e giornalisti sotto la loro casa ), ma anche il terrorismo di Stato contro i lavoratori e i migranti. Obama, Hollande, Merkel e Renzi sono i campioni del terrorismo neoliberista, rivolto contro i lavoratori europei e quelli dei paesi sottoposti a dominazione coloniale.
Sono in molti gli antimperialisti che hanno attaccato C.H. per la sua aderenza al sionismo e all’imperialismo Usa. Il saggista francese Aymeric Monville, intervistato dai marxisti ( forse un po’ troppo campisti ) del Fronte Popolare, ha detto: ‘’La loro linea di estrema sinistra, anarcoide, piuttosto sfumata, ha consentito, per assenza di serietà, certe derive, in particolare sotto la direzione precedente all’attuale la quale, col pretesto della lotta contro il «totalitarismo», ha sostenuto ad esempio i bombardamenti della NATO in Jugoslavia, e conferito un certo tono di difesa dei «valori occidentali» che perdura fino ad oggi. Parlare, come hanno fatto loro, di una questione delicata come l’Islam astraendola dalla struttura economica e dall’imperialismo mi pare irresponsabile o sbagliato. Si sarebbe ragionevolmente potuto rimproverare a Charlie Hebdo, per il suo ricorso abituale alla derisione, di attizzare lo «scontro di civiltà» caro agli strateghi del Pentagono. Sappiamo bene che insistere sul «ritardo di civilizzazione» delle popolazioni che si vogliono assoggettare fa parte dell’arsenale ideologico colonialista. Di fronte a questo argomento, la squadra di Charlie Hebdo si trincerava dietro il fatto di annoverare numerosi uomini di sinistra, nemici di tutti i poteri in generale, e dietro l’argomento formale del diritto alla blasfemia (l’anticlericalismo in Francia è molto presente, assai più che da voi)’’ 2. Uomini di ‘’sinistra’’, ma quale sinistra ? La sinistra dell’imperialismo Usa che rimuovendo la centralità della lotta antimperialista ha aderito pienamente al paradigma post-modernista. Un vero favore al principale nemico dei lavoratori di tutto il mondo: il Super-imperialismo israelo-statunitense. Poco dopo Aymeric Monville fa cenno all’ ‘ateismo militante’ di Charlie Hebdo. Domanda: perché, oltre al cattolicesimo ed all’Islam, non è stata presa di mira anche la religione giudaica? Voltaire mise fra i ‘’grandi bugiardi’’ Abramo, mentre Karl Marx scrisse ‘’Il denaro è il geloso Dio di Israele’’. Questa ‘’sinistra’’ non ha nulla a che vedere con la cultura laica e progressista, ma prende ordini direttamente dai guru post-modernisti delle università francesi; Toni Negri a sinistra ( ampiamente smontato, passo dopo passo, dal filosofo guevarista argentino Nestor Kohan ) e l’ex stalinista Bernard Henri Levy a destra.
Ci troviamo a dover fronteggiare una sinistra pseudo anarcoide, femminista ( capace di lasciare a piede libero delle linciatrici di uomini ), amante dell’ “omosessualismo” (concetto ben diverso dall’omosessualità che ha tutto il diritto di essere vissuta in piena libertà) parigino visto come una estensione dei diritti civili. Ma chi schiaccia, nel mondo, diritti e democrazia? Gli ‘’omofobi’’ oppure l’imperialismo? Nestor Kohan, filosofo capace di fondere il pensiero di Leon Trotsky e quello di Fidel Castro, ci dà una idea della violenza dell’imperialismo nord-americano: ‘’Gli Stati Uniti, ad esempio, possono permettersi il lusso di bombardare l’ambasciata della Repubblica Popolare Cinese nella ex Jugoslavia senza che questo provochi alcun tipo di ritorsione o di sanzione politico-militare. Qualcosa di inimmaginabile ai tempi del braccio di ferro contro l’Unione Sovietica’’ ( Nestor Kohan, Toni Negri e gli equivoci di Impero, Editore Massari ).
Purtroppo i giovani attivisti anti-neoliberisti continuano a preferire la lettura di Foucault e Negri a quella di Lenin, Trotsky, Gramsci e Guevara. James Petras e Nestor Kohan sono praticamente sconosciuti in Europa, nonostante il loro supporto attivo alle guerriglie rivoluzionarie dell’America Latina, movimenti armati ( democratici e popolari ) calunniati dagli stessi Pcf e Prc italiano. Questo ha chiuso gli antimperialisti fra due fuochi: il ‘’dogmatismo campista’’ e la Sinistra Imperiale, fermo restando che il ‘’dogmatismo campista’’ è di gran lunga migliore della Sinistra Imperiale, una volta depurato dalla sua pericolosissima variante rossobruna.
Israele è uno dei pilastri dell’imperialismo occidentale, infatti la lobby sionista ha ridotto i capitalismi europei a Stati vassalli di Tel Aviv e Washington. James Petras ha capito che una Rivoluzione antimperialista mediorientale deve prendere di mira il Leviatano Sionista; stupidamente i ‘’trotskisti moderni’’ (che con il leader bolscevico hanno ben poco a che vedere…), oramai assorbiti dalla Sinistra Imperiale, continuano a parlare di ‘’primavere arabe’’ rivolgendo lo sguardo alla Libia ed alla Siria, paesi laici travolti dall’offensiva imperialista. A dispetto del lascito teorico di Trotsky e dei recenti studi di Petras, il ‘’trotskismo moderno’’ è la ‘’sinistra della Sinistra Imperiale’’, di fatto l’estrema sinistra dei siocon, volendoli provocare.
Charlie Hebdo è il megafono del “social-imperialismo” con tutto il suo razzismo islamofobo. La loro è una concezione dogmatica della laicità che piace tanto agli anarcoidi quanto ai guerrafondai di Washington. Un giornale reazionario.
Caroline Fourest: il volto ‘neonazi’ del femminismo isterico
La Francia è un vero laboratorio della Sinistra Imperiale. La ‘’giornalista investigativa’’ Caroline Fourest, partita da posizioni di ‘’sinistra’’, si è spostata sempre di più verso destra fino a specializzarsi in attacchi, violenti e volgari, verso l’islamologo Tariq Ramadan.
Tariq Ramadan, da studioso qual è, ci spiega con eloquenza chi è la Fourest:
‘’Alcuni mi chiedono perché suscito tante passioni e, a volte, tanto odio. A titolo d’esempio, citano il caso della “giornalista investigativa” Caroline Fourest, che in un libro avrebbe avrebbe analizzato “oggettivamente” i miei testi e i miei discorsi. A parte gli errori fattuali, a decine, in esso contenuti, e le numerosissime citazioni false o tagliate (che il lettore, purtroppo, non ha il tempo di verificare) è opportuno ricordare che dietro questa “giornalista” si nasconde, in realtà, un’attivista con ben quattro delle caratteristiche di cui ho parlato più sopra: propugna una laicità molto dogmatica e antireligiosa; sostiene un femminismo occidentale intollerante e paternalista; difende, in quanto lesbica, i diritti degli omosessuali, criticando le religioni che, a suo avviso, li mettono in pericolo; è una militante, infine, del sionismo più cieco a sostegno della politica israeliana. Tutte queste posizioni ideologiche (che si aggiungono alle opinioni personali) bastano a spiegare l’origine oggettiva dell’odio della Fourest nei miei confronti’’ 3
Ci troviamo davanti una attivista femminista ed omosessualista, che, sostenendo ciecamente le politiche dell’imperialismo israeliano, dice che ‘’chi tratta male donne e gay deve essere bombardato dagli Usa fino a scomparire per sempre’’. Forse la signora Fourest non sa che Iran, Siria ed Algeria ( solo per fare degli esempi ) sono fra i paesi più colti del mondo dove le donne hanno la possibilità di cercare espressioni artistiche di gran lunga più nobili di quel poco che offre il nostro miserabile occidente in preda alla decomposizione capitalistica. L’Islam, da Averroè al rivoluzionario iraniano Ali Shariati, è parte integrante del patrimonio culturale del’umanità. I rabbini Neturei Karta questo lo sanno molto bene ed infatti – povera Fourest ! – sono in prima fila nella lotta contro l’imperialismo israeliano. Insomma, il sonno della ragione ed il filosionismo generano mostri.
Fonte: pagina facebook, Caroline Blasphème – L’Eloge de Fourest
La Sinistra Imperiale rappresenta oggi un avversario da eliminare politicametne, e va fronteggiata sul terreno, chiaramente marxista, della lotta di classe. Non esistono altre alternative; si tratta di una falsa-sinistra – a volte anarcoide, altre volte falsamente trotskista o addirittura (altrettanto falsamente) maoista – che dice ‘’vogliamo meno Stato nell’economia e più Stato nelle relazioni affettive ( pensiamo alla polemica sula questione, del tutto mal impostata, dei matrimoni gay )’’, e chi non si genuflette diventa automaticamente uno ‘’stalinista, maschilista e nemico delle libertà’’. Ma di quale libertà parlano questi signori se il Capitale vuole distruggere tutti i diritti sociali? Magari i ‘’ricconi gay’’, alla Elton John (o alla Vendola), potranno ricorrere alla pratica, neocolonialista, degli uteri in affitto, ma al prezzo della distruzione di ogni diritto e sicurezza sociale. Mi dispiace per i movimenti lgbt ma se non imparano a riconoscere le insidie dei “siocon” e la vera funzione di alcune ideologie, anche loro diventano – o forse già lo sono diventati – l’estrema sinistra dell’estrema destra.
https://albainformazione.com/2015/01/16/lappello-allunita/
https://frontepopolare.net/2015/01/19/charlie-hebdo-tra-imperialismo-e-islamismo-intervista-al-saggista-francese-aymeric-monville/
https://civiumlibertas.blogspot.it/2008/10/islamofobi-37-caroline-fourest-ed-il.html