L’intervento russo in Siria ha scatenato, com’era prevedibile, la reazione, di certo isterica, di alcuni gruppi che ideologicamente fanno riferimento all’area marxista o almeno lo pretendono, senza averne però i requisiti. Uno di questi, in Italia, è il Partito dell’alternativa comunista, organizzazione trotskista, referente della Lega Internazionale dei lavoratori ( LIT ). Per capire, oggi giorno, il ruolo strumentale ed ambiguo del settarismo politico è bene soffermarci – ovviamente citando opportune documentazioni – sulle posizioni politiche di questi Partiti.
I trotskisti a rimorchio dell’imperialismo nord-americano in Siria
Il giorno 5 ottobre 2015, nel sito ufficiale del Pdac, viene pubblicata la traduzione di un comunicato firmato ‘’Juan Parodi’’, dirigente trotskista spagnolo, in cui si afferma ‘’La Russia lancia questa offensiva per sostenere la dittatura di Assad, che sta ricevendo anche l’appoggio di truppe di Hezbollah’’. 1
I marxisti, una volta, disponendo di un coerente e solido metodo d’analisi, riuscivano a mettere a nudo l’ipocrisia della propaganda capitalista individuando e svelando la fallacia delle tesi sostenute dall’avversario di classe.
Anche Obama – e insieme a lui il senatore di estrema destra McCain – ritiene che Putin stia bombardando i ‘’ribelli’’, con una sola differenza: Obama e il guerrafondaio McCain specificano dicendo ‘’i ribelli da noi addestrati’’. Il comunicato ( decisamente delirante ) continua in questo modo ‘’La dittatura di Assad sta cercando di annegare col sangue e col fuoco, al costo di decine di migliaia di morti e la distruzione del Paese, la rivoluzione scoppiata nel 2011 e che esige la democrazia, la libertà e la giustizia sociale’’.
Un vero delirio ideologico: quella che qui viene chiamata ‘’rivoluzione’’ è soltanto l’ennesimo tentativo dell’imperialismo americano di eliminare uno Stato sovrano che si colloca al di fuori della sua sfera d’influenza economica e politica.
Il caso della LIT ( su cui poi tornerò ) non è isolato. Nell’Esercito Libero Siriano ( i ‘’ribelli’ moderati” armati dalla CIA ) combatte una fazione ‘’marxista’’ chiamata Brigata Lev Sedov. Il giorno 19 agosto 2012 la cellula trotskista Democracia Obrera traduce un suo comunicato in inglese. Leggiamo: “Despite and against the enormous fence and the slanders against the revolutionary Syrian masses, the Syrian exploited keep resisting heroically against the murderous troops of Al-Assad, fully armed by Putin and Hu Jintao, the biggest agents of imperialism. In the mean time, NSC, the former generals of Al-Assad of the Free Syrian Army and all imperialist powers conspire against the working class and exploited from Syria, waiting that Al-Assad do the “dirty work” of everyone, ends massacring the rebel masses” 2. Secondo questi signori Putin e Hu Jintao sarebbero i ‘’principali agenti dell’imperialismo’’ che attentano – aiutati dagli Hezbollah – alla rivolta delle ‘’calunniate’’ e ‘’represse’’ masse siriane. La visione del conflitto ( sarebbe meglio dire dell’aggressione ) che qui emerge è certamente tutta ideologica; per questo motivo, da un punto di vista giornalistico, voglio cercare di comprendere fino a che punto il processo degenerativo del trotskismo si è spinto in avanti. Quali organizzazioni condividono queste tesi prive di ogni fondamento ?
Il gruppo Democracia Obrera appartiene alla Fracción Leninista Trotskista Internacional la quale è attiva in America Latina e promuove la ‘’lotta armata’’ contro le dittature ‘’castrochaviste’’. L’altra organizzazione trotskista è l’International Socialist League, fondata dall’israeliano Yossi Schwartz: questa organizzazione ha la particolarità di fare politica – nel linguaggio trotskista si chiama ‘’entrismo’’ – all’interno del sionista Partito laburista israeliano. Niente male per dei pretesi marxisti, vero? Si può essere ‘’rivoluzionari’’ e nello stesso tempo appoggiare la colonizzazione della Palestina? La domanda trova, da se, naturale risposta.
Tornando alla LIT, il Partito socialista dos trabalhadores unificato ( brasiliano ), principale partito facente riferimento a tale organizzazione, ha addirittura invitato, in tour sudamericani, esponenti dell’ELS mescolando le bandiere rosse con quelle della Siria coloniale. In un articolo datato 22 giugno 2013 leggiamo: ‘’Não é por acaso que eles recebam mais armas e apoio que os setores laicos, como o ELS, que combate com muito mais dificuldades para se abastecer’’ 3. Che dire ? Concordando con gli esponenti delle classi dirigenti imperialistiche statunitense ed israeliana, il PSTU vorrebbe armare l’ELS definita, nonostante la presenza di Al Qaeda e del Fronte Al Nusra, come il ‘’settore laico’’ dell’opposizione.
Queste posizioni scellerate della LIT non potevano sfuggire ai settori trotskisti più coerenti i quali, indignati, hanno ricordato l’opportunismo di questa organizzazione. La Lega comunista internazionalista ( ex Tendenza Spartachista Internazionalista ) rammentò come già nel 1980 la LIT ‘’si schierò a fianco dei mujaheddin islamici afgani, finanziati e armati dalla più grande operazione della storia della Cia per combattere contro l’Armata rossa sovietica e il governo afgano del Pdpa, “colpevole” di aver introdotto modeste leggi liberali che consentivano l’accesso delle donne all’istruzione e riducevano il prezzo delle mogli’’. 4
Facciamo, un altro, passo indietro: andiamo in Venezuela. Cosa combinò la LIT nel 2007 ?
Trotskismo contro chavismo ?
Nel 2007, di fronte al tentativo di riforma costituzionale indetta dal progressista Hugo Chavez, al padronato venezuelano si unì “qualche ex militante di sinistra (alcuni dei quali erano stati dei guerriglieri 40 anni fa)’, ed ancora “ex maoisti del gruppo di Bandiera Rossa e alcuni trotskisti, leader sindacali e sette”. James Petras denunciò che ‘I trotskisti sono riusciti a ottenere la divisione di alcuni settori sindacali con la loro logorrea pseudomarxista su Chávez, il bonapartista e le sue inclinazioni capitaliste e imperialiste, hanno sobillato studenti formati negli Stati Uniti e hanno condiviso la piattaforma del NO con i capi sindacali della CTV finanziati dalla CIA’. 5
Tempo dopo, approfondendo il suo lavoro di controinformazione, Petras viene a sapere che:
El PSTU sigue con sus evasiones –pretendiendo que no existen documentos oficiales- del gobierno de EE.UU. que canalizó 8 millones de dólares a los estudiantes ‘en particular para entrenar e indoctrinarlos con 230.000 dólares en los Estados Unidos con los mismos textos y símbolos que usaran en las contra reformas de “colores” en Serbia, Ucrania, Georgia es deshonesto. Si o no apoyaran los estudiantes financiados por los EE.UU.
http://www.aporrea.org/ideologia/a47292.html
Che altro dire ? Si tratta semplicemente della prova ufficiale – canalizó 8 millones de dólares a los estudiantes ‘en particular para entrenar e indoctrinarlos con 230.000 dólares – della collusione di alcuni settori trotskisti con la CIA. Mi dispiace ma non posso usare altri termini, dal momento che mi sto attenendo in modo rigoroso ai fatti.
Petras ha avuto una lunga militanza trotskista: conobbe il rivoluzionario argentino ( ed ammiratore di Leon Trotsky ) Mario Roberto Santucho e fu amico personale della trotskoguevarista cubana ( altro che dittatura castrochavista ) Celia Hart. Chi meglio di lui può denunciare il falso trotskismo al servizio della CIA ?
http://www.alternativacomunista.it/content/view/2212/1/
http://www.democraciaobrera.org/pag_ingles/la_revolucion_siria_al_dia/corresp_siria_call_19082012.html
http://www.pstu.org.br/node/19738
http://www.icl-fi.org/print/italiano/spo/75/libia.html
http://www.senzasoste.it/le-nostre-traduzioni/il-referendum-venezuelano-analisi-ed-epilogo