L’Arabia Saudita massacra gli sciiti nello Yemen nell’indifferenza della comunità internazionale

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Nello Yemen è in corso un genocidio, eppure i crimini di Casa Saud non indignano la comunità internazionale.
Il silenzio dei mass media occidentali sul genocidio in corso nello Yemen è davvero stupefacente. Per quale motivo un paese democratico – come l’Italia pretende di essere – si rifiuta di denunciare i crimini commessi dall’orrenda dittatura di Casa Saud ? Quali sono gli interessi in ballo?
Un recente attacco hacker al sito del Ministero degli Esteri dell’Arabia Saudita ha sottratto ben 500.000 documenti, rivelando che il 2 maggio scorso è partita da Genova la nave Jolly Cobalto con a bordo container di bombe per aereo MK82 e MK 84 senza esplosivo (classificati quindi come semplici involucri accessori). Il giornalista Luigi Grimaldi su Famiglia Cristiana ha riportato anche una lettera della società Burkan degli Emirati Arabi che descrive il cargo partito dall’Italia il 2 maggio scorso. ( Articolo pubblicato anche nel sito iskrae.eu ).
Le rivelazioni di Grimaldi si fanno ancora più gravi: Secondo Archivio Disarmo, tra le armi esportate nel 2012 all’Arabia Saudita (presidente del consiglio Monti) figurano anche 600 bombe da 2000LB Blu 109 attiva per un valore di 15.600.000 euro, 1.000 bombe 500LB MK82 inerte e 300 bombe 2000LB MK84 inerte per complessivi 8.500.000 di euro, tutte prodotte dalla Rwm Italia. Gran parte della popolazione dello Yemen – circa l’80% secondo l’ONU – è allora esposta ad armi nucleari ed armi chimiche e batteriologiche (come i precedenti attacchi sauditi provano) particolarmente pericolosi. Per Casa Saud il genocidio è una mera opzione politica?
Ecco spiegato, con pochi dati e riferimenti, il motivo del silenzio dei media italiani: il governo del nostro paese – a spregio della Costituzione repubblicana e antifascista – è alleato e socio in affari di una spietata e cinica dittatura. I profitti prima di tutto, la verità – per i nostri governanti, da Monti a Renzi – non conta.
La situazione attuale nello Yemen rende ancora più grave la responsabilità e la collusione dei gruppi dirigenti politici occidentali con la cricca al potere in Arabia Saudita. Le autorità yemenite hanno di recente rivelato che molti cittadini hanno contratto l’Hiv e l’epatite dopo avere utilizzato farmaci provenienti proprio dall’Arabia Saudita. La stessa notizia – ripresa in Italia solo dal sito Il Faro Sul Mondo – è stata confermata dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità. I dati sono agghiaccianti: per il momento le vittime ammonterebbero a 4.736 civili.
E l’ISIS?
L’ISIS non sta a guardare e fonda – giusto per tenere il passo – una nuova cellula terroristica, con la sola finalità di massacrare gli sciiti nel Golfo Persico. La lunga mano di Casa Saud è sempre più vicina; ecco chi sono i capi dell’organizzazione criminale:
Turki ben Ali (de nacionalidad bareiní y uno de los teóricos del EIIL), Bandar al-Shaalan (exoficial de los servicios de seguridad saudíes), Abu Bakr Qahtani (mejor conocido como Omar y uno de los tres principales ideológicos del EIIL), Osman Al Nazeh al-Asiri (saudí que se considera uno de los importantes patrocinadores de Daesh) y, por último, Mohammed Emwazi (joven londinense, más conocido como John, que se considera el más famoso verdugo del EIIL por haber decapitado a varios occidentales).
Fonte: http://www.hispantv.com/newsdetail/Oriente-Medio/37311/EIIL-crea-una-celula-para-cometer-un-genocidio-chii
La biografia dei terroristi non ammette repliche: sono tutti sauditi compreso un ex ufficiale, si tratta di killer professionisti addestrati da Bandar bin Sultar, capo dei servizi di spionaggio di Casa Saud, l’uomo che ha fatto dell’Arabia Saudita il centro della rete internazionale del terrore.
E’ di qualche giorno fa la notizia che attribuisce ai takfiri una strage nel centro di Sana, capitale dello Yemen, dove l’esplosione di una bomba ha portato alla morte di 28 persone. La bomba era posizionata davanti alla casa di un leader del movimento di liberazione nazionale Ansarola, Faisal Yiyash. La non casualità di questi avvenimenti è, oltretutto, confermata da un video dell’aprile scorso in cui i takfiri indicano gli sciiti dello Yemen come prossimo obiettivo ( Fonte: http://www.hispantv.com/newsdetail/Yemen/29237/EIIL-confirma-su-presencia-en-Yemen-y-amenaza-a-Ansarola ).
In poche parole, l’ISIS è il giocattolo di Riyad, ma chi sta dietro i sudairi ? Non credo che – ad esempio – le dichiarazioni dell’alto responsabile della ‘’difesa’’ israeliana, in contemporanea coi massacri nello Yemen, Amos Gilad, cadano dal cielo: ‘’ La única amenaza verdadera con la que se enfrenta Israel es un Irán nuclear. Si Irán se convierte en un país nuclear, el Oriente Medio se convertirá en un infierno ya que, desde el momento de que se firme el acuerdo nuclear, se quitará del medio tanto la opción militar como las sanciones contra Irán’’.
L’Iran sarebbe una minaccia secondo questi signori. Eppure Israele continua a sedere sopra ben oltre 200 bombe atomiche. Siamo alle solite, cioè la demonizzazione della Repubblica Islamica dell’Iran e dei movimenti popolari ad essa ricollegati; gli Houthi yemeniti non fanno eccezione.
Ripetiamo la domanda di rito: Cui prodest ? L’ISIS, fino ad ora, uccide solo musulmani sciiti e cristiani, ha recentemente minacciato Hamas a Gaza (anche in questo caso: per conto di chi?), non ritiene il colonialismo israeliano un nemico. Gli analisti seri e coraggiosi (principalmente in America Latina) vedono sempre di più un filo nero che collega il premier israeliano Netanyahu allo sceicco Al Bagdadi. Cosa realmente ha capito di tutto ciò l’opinione pubblica occidentale? Il caos regna sovrano.

http://www.ilfarosulmondo.it/yemen-gli-aiuti-inviati-dallarabia-saudita-sono-infettati-dal-virus-hiv/
http://www.hispantv.com/newsdetail/Energia-Nuclear/37424/Israel-propaga-iranofobia-en-medio-de-dialogos-nucleares
http://hispantv.com/newsdetail/Yemen/37171/Mueren-28-yemenies-en-ataque-con-coche-bomba-de-EIIL
http://www.iskrae.eu/?p=34738L’IS

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