Disertare la manifestazione dei guerrafondai “europeisti” del 15 marzo è un dovere civico


Con l’adesione alla manifestazione guerrafondaia del 15 marzo a Roma, il PD (più derivati e addentellati vari al seguito) ha toccato il punto più basso della sua storia. Lo aveva già toccato, direte voi, e avete ragione. Ma questo è un vero e proprio punto di non ritorno.  A poco valgono i tripli metaforici salti carpiati con cui i suoi dirigenti tentano di spiegare che loro sono per l’Europa ma contro il riarmo. Queste sono solo chiacchiere per gli ingenui che ancora ci cascano.

Ma il colmo è un altro. Dopo decenni in cui hanno fatto di tutto per distruggere ogni forma di vincolo sociale e comunitario, dal welfare alla famiglia alla solidarietà di classe, ogni forma di coscienza e di identità, dopo aver spappolato la società civile riducendola ad una massa di consumatori/consumisti seriali e compulsivi e di “tiktoker” in cerca disperata di visibilità, ora hanno la faccia tosta – per bocca di uno dei loro intellettuali di punta, cioè l’ “antifascista” Antonio Scurati (mio padre partigiano si sta rivoltando nella tomba…) – di affermare in buona sostanza che in tutti questi anni è stata costruita una società di smidollati, dove non crescono più guerrieri (!!!). Tradotto, carne da cannone  da mandare al macello, nel caso specifico in una guerra imperialista contro la Russia autocratica e patriarcale. E per cosa poi? Per difendere quei valori liberalprogressisti, tanto “carucci” e politicamente corretti, quegli stessi che hanno creato questa società composta da tante monadi “fluide” e “liquide” che ovviamente non hanno nessuna voglia né potrebbero, anche volendo, trasformarsi come d’incanto in “guerrieri”. Ma anche se fosse, per difendere cosa? Gli interessi delle elite dominanti, cioè dei capitalisti europei e delle tecnoburocrazie al loro servizio legate mani e piedi all’ala dem del supercapitalismo americano che cerca di riprendere l’iniziativa dopo la batosta subìta alle ultime elezioni dalla fazione trumpiana (che ha un’altra strategia e altri “progetti”, non meno inquietanti, per rilanciare il supercapitalismo USA).  

E’ evidente che siamo di fronte ad un corto circuito, e proprio l’articolo-appello di Scurati – novello D’Annunzio in versione liberalprogressista postmoderna – che di fatto è una chiamata alle armi, lo conferma.  Un boomerang, per lo meno per chi ha un sufficiente margine di lucidità e non ha ancora portato il cervello all’ammasso o, peggio, al monte dei pegni.

Disertare e fare di tutto per far fallire la manifestazione del 15 marzo dei guerrafondai europeisti sciovinisti è un dovere civico per tutti.

Fonte foto: CISL (da Google)

7 commenti per “Disertare la manifestazione dei guerrafondai “europeisti” del 15 marzo è un dovere civico

  1. Giuliano
    7 Marzo 2025 at 12:31

    Ottimo articolo da diffondere ovunque!

  2. ndr60
    7 Marzo 2025 at 14:44

    Per quanto mi riguarda, io prenderei le armi solo per difendermi da gente come Scurati, Serra e Mieli 🙂

  3. Enza
    7 Marzo 2025 at 15:02

    Suggerirei a Scurati di arruolarsi in prima fila nell’esercito di Ursula. Come luogotenente potrebbe nominare Serra e come cantore delle res gestae il menestrello del Sistema, Benigni.
    Bravissimo, Fabrizio.

  4. Andrea Vannini
    7 Marzo 2025 at 15:32

    Concordo pienamente con il compagno Marchi. Pd (e Cgil, ecc.) hanno toccato il fondo…e si sono messi a scavare! Sono dei nemici giurati della pace e dei popoli. Guerrafondai e…no pax! Disertare!
    Bene ha fatto chi ha convocato, sempre a Roma e sempre il 15 marzo, una manifestazione nazionale contro la guerra e l’ imperialismo usa nato ue.

    • Giancarlo
      7 Marzo 2025 at 18:34

      Concordo con l’articolo, pensare che abbiamo innondato la retorica con cose tipo l’Europa ci ha dato la pace, sindacato e Libera con foto ricordo a Odessa ecc .

  5. Ros* lux
    7 Marzo 2025 at 20:50

    Scurati scrive :’Dove sono ormai i guerrieri d’Europa?”
    “Da Omero a Ernst Jünger la nostra civiltà ha pensato il combattimento armato frontale, micidiale e decisivo addirittura come proprio fondamento perché nella guerra eroica ha trovato l’esperienza plenaria,”

    Da notare che Scurati cita come esempio delle virtù europee un nazista eterodosso un reazionario,che ha fatto parte delle milizie padronali Frei Korps , responsabili tra l’altro degli assassini di Rosa Luxemburg e Karl Liebneck.

    Scurati sarebbe un intellettuale antifascista?…
    Ma questo si che è rossobrunismo!

    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Ernst_J%C3%BCnger
    Nel 1923 si unì per un breve periodo ai Freikorps di Gerhard Roßbach e fu attivo soprattutto come collegamento itinerante con altre parti del movimento nazionale. Durante un lungo soggiorno a Monaco, la città natale della madre, Jünger simpatizzò con il gruppo di ex soldati di prima linea intorno a Erich Ludendorff e Adolf Hitler che organizzarono il Putsch di Monaco[18]. Successivamente descrisse un discorso di Hitler da lui udito come un “cataclisma” (“Elementarereignis”). Poche settimane prima del fallito putsch, pubblicò il suo primo articolo di carattere politico intitolato Revolution und Idea sul Völkischer Beobachter, il giornale del partito nazionalsocialista, in cui lanciò un appello per una “vera rivoluzione” la cui bandiera e forma di espressione sarebbero state, rispettivamente, la svastica e la dittatura.[19] In un sobborgo di Monaco, visitò Ludendorff, la cui figura elogiò sul Deutsches Tageblatt nell’aprile 1924[20].

  6. Panda
    8 Marzo 2025 at 16:06

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