S’io fossi…UE


Se io fossi al posto della flebile ed irresponsabile classe dirigente politica della UE, coglierei questo grande assist consegnatoci dalla cronaca inedita della baraonda avvenuta nella stanza ovale della Casa Bianca.

L’Unione Europea, avendone lungimiranza ed un minimo di attributi  politici, potrebbe rilanciare un proprio ruolo, attualmente mortificato ed annullato da oggettivo comportamento triennale dall’inizio del conflitto in Ucraina con poche e semplici mosse.

La prima dichiarando che la guerra di Ucraina è stata di fatto lungamente preparata con un colpo di stato (Maidan 2014) e con dichiarazioni poco diplomatiche da parte della allora Nuland – referente USA per l’area – nei confronti della UE stessa, che il conflitto di fatto abbia indebolito le principali economie continentali di traino. Quindi l’Europa ha pagato dei costi di “fedeltà atlantica” mentre le convenienze  strategiche in prospettiva, costi a parte condivisi, sono state tutte degli USA. Ora l’attuale presidenza non può furbescamente evadere dalle responsabilità di stato e scelte maturate in una lunga gestione, non soltanto condotte durante la precedente presidenza Biden. E’ “gangsteristico” chiederne il conto solo alla UE o alla Ucraina stessa che ha pagato un enorme contributo di sangue e strutture per interposte convenienze, da parte del “collettivo Trump”.

La UE ha subìto questa narrazione anche per spirito politicamente subalterno e pavido, non essendo mai stata una entità politica coesa, per volontà di quegli stessi poteri ed interessi che si contrappongono agli interessi generali della sua popolazione.

Come seconda mossa, non pietire Trump sui dazi, ma avviare centralmente un accordo economico sulla fornitura di gas dalla Federazione Russa, o altra risorsa di interesse ad un prezzo vantaggioso.

Quindi Terza mossa: SOSPENSIONE DELLE SANZIONI ALLA RUSSIA ultimamente rinnovate, interrompendo ogni intento di alimentazione anche formale del conflitto.

Quarte mossa: avviare un comune ragionamento con la Repubblica Popolare Cinese per un rafforzamento di un tavolo parallelo di PACE  “non allineato” con le pur legittime trattative binarie in corso tra USA  e Russia, invitandone questi ultimi a farne parte in seguito.

Quinta mossa: riconoscere aldilà di Zelensky e dello scontro al “saloon ovale”, la dignità calpestata del popolo ucraino, vittima di una sporca guerra indotta da chi, come nel suo stile solito, si dimentica di amici….ed alleati non più funzionali. Quindi assoluta contrarietà a sfruttamenti coloniali insostenibili ed a strozzinaggio  anche nei confronti dei popoli d’Europa e loro assetti produttivi.

Paradossalmente, la sopravvivenza del popolo ucraino è più legata ad un asse difficile ma non impossibile UE-RUSSIA-CINA  che butti nell’angolo rocambolescamente gli USA, senza propositi aggressivi, ma nell’ottica Multipolare.

Impossibile a comprendersi questo cambio di rotta in agenda UE? …..I segnali non sembrano incoraggianti….. A MENO CHE IL  S’IO FOSSI NON DIVENTASSE UNA CHIARA E DIFFUSA VOLONTA’ POPOLARE.

Fonte foto: da Google

11 commenti per “S’io fossi…UE

  1. Francesco
    2 Marzo 2025 at 16:00

    Mosse che non entreranno mai nelle zucche dei riuniti a Londra. Meloni gran coerenza…
    Ci vuole una rivolta di popolo. E basta.

    • Luca Massimo Climati
      2 Marzo 2025 at 21:04

      Chiaro da prima che non entreranno mai,sennò non ci troveremmo in queste condizioni.
      Speravo fosse SOTTINTESO IL DISINCANTO.
      Era necessario sottolinearne la pochezza da tutti i punti di vista.

      • Francesco
        3 Marzo 2025 at 13:35

        La pochezza da tutti i punti di vista… Concordo.
        Volevo dire, a scanso di equivoci, che non plaudo a Trump, ma ci voleva un cafone come lui per calmierare il ducetto di Kiev e i mascalzoni che gli reggono il moccolo.

        • Luca Massimo Climati
          3 Marzo 2025 at 19:43

          Ti consiglio la lettura oggi drl contributo di Paolo Caserta, che ne condivido totalmente contenuti

  2. Enza
    3 Marzo 2025 at 7:30

    Da servi spiazzati dal brutale pragmatismo di Trump, mi aspetto solo tagli feroci al welfare per tenere in piedi l’impostura della difesa dell’Europa dai cattivi russi, secondo uno schema decrepito e anacronistico. Non è un caso che tale schema è avallato dagli sguatteri del neoliberismo che tuonano in tv e organizzano manifestazioni pro il nazista sanguinario burattino di Kiev.
    Se non ci liberiamo di questi pidocchi, patiremo una lenta agonia con fine segnata.

    • Luca Massimo Climati
      3 Marzo 2025 at 19:47

      Credo che noi Europei del sud e drl centro siamo destinati a diventare i PEONES degli interessi sia degli USA che delle cordate ciuccia- multinazionali e guerrafondaie.
      Con questa piccola ma propositiva realtà abbiamo fatto il possibile per chiedere UN AMPIA MOBILITAZIONE A COMINCIARE DAL NOSTRO PAESE ED ABBIAMO PRODOTTO UN APPELLO RIUSCITO.
      MA IN QUANTO A MOBILITAZIONE SIA GLI IDENTITARI CHE I SOVRANARI
      NON MUOVONO PAGLIA
      NARCISISMO ED OPPORTUNISMO.OVUNQUE

  3. Tiziana Jacoponi
    3 Marzo 2025 at 8:57

    Analisi lucida e consapevole.
    Io credo e spero , innata ottimista, che questa volta l’ Europa giochi da protagonista e sia il vero artefice della pace.

    • Federico Lovo
      3 Marzo 2025 at 13:09

      in effetti sei parecchio ottimista! Con pochissime eccezioni europee – mi vengono in mente Ungheria, Serbia, Slovacchia e addirittura la “Turchia jihadista” – il resto dei soggetti sono mentalmente e moralmente persi.

    • Luca Massimo Climati
      3 Marzo 2025 at 19:52

      Purtroppo, cara lettrice, vanno.in ben altra direzione
      Sono dei guerrafondai ,sciocchi,impreparati, ma attaccano il somaro dove vuole il loro padrone
      Multinazionale.
      Ora poi eterodirigono i britannici da sempre braccio violento e destro degli USA, con complicità di Macron ( dimission)
      Sono guerrafondai.
      Per loro capriccio ed interesse
      faranno .orire al fronte altri 100000 ucraini e 25000 russi SE VA BENE
      E DA NOI AFFAMERANNO TUTTI QUELLI SOTTO I 10000 EURO MESE.
      UN ABBRACCIO

  4. Federico Lovo
    3 Marzo 2025 at 13:20

    magari mi sbaglio, ma io credo si vada verso una “divisione del lavoro”. Gli sgherri europei pagheranno le armi al boss di oltreoceano, che si appresta ad “investire” maggiormente sulle questioni Cina ed Asse della Resistenza – in forme e costi da definire, a quanto pare sono “in spending review”…
    In questo modo gli Americani prendono tempo coi Russi – ripeto: PRENDONO SOLO TEMPO -, piazzando pure qualche affare – vedi minerali – e lasciando lo stress per gli stessi Russi agli Europei fino al collasso oggettivo del piccolo Quarto Reich ucraino, gli USA rientrano materialmente dai costi economici e di prestigio per la sconfitta militare sul campo. Il resto dovrebbe essere quello che abbiamo visto in Siria, distruggere il massimo possibile, rallentando la crescita cinese nel mondo.
    Spero – ma credo anche – che i Russi ragioneranno in prospettiva, conservando (in linea di massima per lo meno), i rapporti con Cinesi ed Iraniani.

    • Luca Massimo Climati
      3 Marzo 2025 at 19:57

      Il problema Caro Federico, che nonostante i
      Nostri plurimi e realisti solleciti ed analisi
      non si muove paglia in una MOBILITAZIONE UNITARIA
      VEDO , POI SBAGLIERÒ, UNA OTTOLINA TV CHE ALDILÀ DEI SUOI LATRATI, GUARDA PIÙ AL 5 STELLE. POI FORSE NON SI PUÒ PRETENDERR TANTO DA QUATTRO GIORNALISTI VIDEO.
      NON SI MUOVONO GLI IDENTITARI ED I SOVRANISTI NARCISISTI.
      IL POPOLO DA SOLO E TELEPATICAMENTE NON SI MUOVE.

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