La Lega, per bocca del suo esponente
Roberto Vannacci, ha proposto l’istituzione del reato di “molestia islamica”.
La decisione sarebbe stata presa in seguito ad alcuni episodi di molestie sessuali
avvenute a Milano durante la notte di Capodanno di cui si sono o si sarebbero (non
ho seguito la vicenda e spetta alla magistratura accertare i fatti) resi protagonisti
alcuni gruppi di giovani arabi e musulmani.
Manna dal cielo per Vannacci e per
la Lega che hanno l’occasione per ribadire la loro ostilità nei confronti degli
immigrati e in particolare di quelli islamici, sfruttando un tema delicatissimo
come quello della violenza sessuale, cogliendo in tal modo due piccioni con una
fava. Si criminalizzano gli immigrati (tema carissimo all’elettorato della
Lega), naturalmente maschi, e nello stesso tempo si cavalca la narrazione
femminista sia pure da un punto di vista diverso e speculare rispetto a quello della
“sinistra”.
In soldoni, la destra
criminalizza i maschi extracomunitari, mentre la “sinistra” quelli autoctoni.
Nella sostanza sono due facce della stessa medaglia, che è quella della
criminalizzazione del maschile nel suo complesso. Entrambe queste due posizioni
fanno riferimento alla stessa ideologia; si limitano solo a darle una diversa
interpretazione ma il minimo comune denominatore è il medesimo.
La vis securitaria della destra
si scaglia contro gli extracomunitari (uomini), quella della “sinistra” contro
quelli autoctoni. Relativamente a questi temi il garantismo sbandierato da
tutti se ne va a farsi benedire. “Codice rosso” e inversione dell’onere della
prova vedono d’amore e d’accordo destra e “sinistra”. L’accusato di molestia o
violenza sessuale è già colpevole, per definizione, nel momento stesso in cui
viene denunciato, e non ha diritto a nessuna forma di garanzia costituzionale.
Accade così che molti innocenti vengano accusati e linciati mediaticamente
prima ancora di essere giudicati. Esemplare, in tal senso, il caso Lucarelli di
cui si sono occupate addirittura le “Iene”. Del resto Mediaset (di cui il
braccio politico è Forza Italia) ha portato avanti battaglie garantiste per
personaggi accusati di ogni tipo di reato, dalla corruzione all’associazione
mafiosa (compresi reati di omicidio e strage), diventa poi difficile non dire
neanche una parola su casi eclatanti di condanna preventiva come quello di cui
sopra.
P.S. Onde evitare le speculazioni
dei soliti avvoltoi in servizio permanente effettivo, dico subito che la violenza
sessuale è un crimine gravissimo che va perseguito con la massima severità,
senza se e senza ma, chiunque sia ad agirlo, uomini, donne (anche alcune donne
commettono violenze sessuali, specie sui minori, anche se i media non ne
parlano), autoctoni o stranieri.
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