A dirvi il vero, conosciuti i precedenti, non sono nemmeno tanto sorpreso dagli smodati salamelecchi nei confronti della presidente del consiglio Giorgia Meloni da parte della sinistra transgenica attuale.
Questo dato oggettivo mi convince a non definirmi più tale, per non essere confuso con questa indegna gentarella, pur rivendicando il sottoscritto LOTTA DI CLASSE, DEMOCRAZIA PROGRESSIVA E DIFESA DEL DETTATO COSTITUZIONALE E DELLA PATRIA INTESA COME COMUNITÀ, valori invece dimenticati da questa paccottiglia ztl lontana dal suo Popolo storico di riferimento.
Anche se sarebbe corretto asserire che comunque “il nemico” della Patria, della Costituzione e delle Conquiste sociali abbia vinto da tempo la battaglia culturale o sottoculturale, e con la chiusura da tempo delle sedi del PCI e delle Parrocchie (e con i centri sociali diventati imprese esentasse coperte dal sottobosco clientelare piddino ed allegati), i riferimenti per il popolo retrocesso allo stato di plebe precaria, sono diventati l’aspirazione ai soldi facili, alla finta bellezza ed all’edonismo sterile.
Ma è stato un processo di sedimentazione di scorie, assestatosi
per anni, che nessuna sinistra identitaria e delle belle bandiere è stata
capace di intercettare, criticare seriamente e di coniugare con una
proposta credibile di alternativa.
Ora ci sta tutta la sudditanza alla Meloni, che si concretizza con la esaltazione della liberazione della giornalista de Il Foglio, tale Cecilia Sala, dopo 20 giorni di detenzione in Iran, mentre di Abedini, cittadino sequestrato a zero reati in Italia, non si hanno notizie certe.
Per Trump è stato conveniente “fare una cortesia ” alla Meloni, destinata a diventare un utile grimaldello per indebolire ancor meglio qualsiasi indipendenza politica di una UE già da tempo, a livello tafazziano, subalterna agli interessi strategici ed economici USA.
I fatti dimostrano l’attuale difficoltà dell’Iran, che non è un compatto monolite, dopo la decimazione di Hezbollah in Libano ed una guerra di sterminio, aviazione ed intelligence combinati ed il crollo della Siria di Assad.
Ma i fatti dimostrano anche la subalternità bipartisan
destra-sinistra agli USA, anche lontani dal tendenziale pacifismo delle
masse nostrane, certificato tra i più consistenti in Europa.
Invece, oltre che la soddisfazione per il rilascio della giornalista italiana, santificata di fatto dall’apparato mediatico, forse si doveva riportare il discorso su temi concreti riguardo sviluppo e futuro, al di là di sterili scaramucce e richieste di abiure falsamente antifasciste.
La sottomissione acritica all’imperialismo, ai genocidi di Netanyahu, come agli emuli nazisti di Bandera in Ucraina, sono un reale neo-collaborazionismo della sinistra transgenica, funzionale all’occidente collettivo.
Sembra come di vivere negli anni 30 in Italia…..prima
della catastrofe della guerra.
Non è mai troppo tardi per rinsavire e ribellarci. In fondo
più di mezza Italia non si sente rappresentata da questa gentarella asservita e
voltagabbana.
Più i 5 stelle ed altri settori che troveranno
contraddizioni trasversali, potrebbero essere una grande ed incisiva massa
critica.
Chissà….quien sabe…