Israele ha aperto sette fronti di guerra in Medioriente : Gaza, Cisgiordania, Libano, Yemen, Iraq, Siria, Iran, e sta in più provocando la Russia in Siria e ieri ha distrutto un impianto petrolifero dellaTotal francese in Libano, come ritorsione ( pare ) alla minaccia di Macron di sospendere gli aiuti militari ad Israele. Intanto stiamo aspettando la annunciata ritorsione contro l’Iran che minaccia di colpire gli impianti petroliferi iraniani e quelli nucleari che possono innescare un conflitto generale in tutto il Medioriente con il coinvolgimento diretto degli USA , della Russia, della Cina. Chi minaccia la pace nel mondo ?Non chiedetelo al governo italiano, alla UE, alla finta opposizione parlamentare, al sindacato confederale, ai propagandisti del sistema mediatico televisivo e a tutti quelli che ieri Roma hanno disertato la piazza che manifestava contro il genocidio in Palestina e contro il divieto della questura. Loro risponderebbero che sono Hamas ed Hezbollah la vera minaccia alla pace e che Israele esercita il diritto legittimo a difendersi. Insomma Israele non ha mai dismesso i panni della vittima, del lupo travestito da agnello, anche quando si rende protagonista di efferati crimini di guerra contro l’inerme popolazione civile procurando decini di migliaia di vittime innocenti. Oggi è sempre più chiaro che Israele è il mostro frutto di un malsano concepimento del colonialismo occidentale e del suprematismo razzista della ideologia sionista. Un mostro privo di etica e di una morale umanitaria che concepisce solo la distruzione biblica di tutto ciò che ostacola la sua volontà di potenza fino al genocidio dei suoi avversari, senza distinguere tra donne, uomini e bambini, tra combattenti e non, che programma la distruzione di ospedali, scuole, abitazioni per rendere impossibile la vita ai suoi nemici. Il suo esercito che compie simili delitti è un esercito senza onore e che come tale verrà ricordato nella storia. In questo senso lo Stato sionista ha già perso e non può avere un futuro tra gli uomini liberi e nella coscienza dell’umanità. Potrà continuare ad uccidere fino alla sua dissoluzione che presto o tardi arriverà ineluttabilmente, se la civiltà umana avrà un futuro. Solo un olocausto nucleare potrà fermare il suo destino, insieme a quello dell’intera umanità. Muoia allora Sansone con tutti i filistei o è meglio che stavolta muoia solo Sansone , lo Stato sionista, salvando noi filistei?A questo esito nefasto infatti c’è un’alternativa. Ce la illustra Ilan Pappè, storico israeliano antisionista:” Una Palestina desionizzata, liberata e democratica dal fiume al mare; una Palestina che accoglierà nuovamente i rifugiati e costruirà una società che non discrimini sulla base della cultura, della religione o dell’etnia.Questo nuovo Stato si attiverebbe per correggere, il più possibile, i mali passati, in termini di disuguaglianza economica, furto di proprietà e negazione dei diritti. Ciò potrebbe annunciare una nuova alba per l’intero Medio Oriente.Non è sempre facile attenersi alla propria bussola morale, ma se punta a nord – verso la decolonizzazione e la liberazione – allora molto probabilmente ci guiderà attraverso la nebbia della propaganda velenosa, delle politiche ipocrite e della disumanità, spesso perpetrate in nome dei nostri comuni valori occidentali”.