La proibizione della
manifestazione di sabato 5 ottobre a Roma in sostegno al popolo palestinese da
parte delle autorità è soltanto una gabella pagata dal governo italiano ad
Israele e alla potentissima comunità ebraica italiana e internazionale. Insomma,
una gigantesca “marchetta”, come si dice in gergo giornalistico.
Vietare una manifestazione in
appoggio al popolo palestinese dopo un anno di massacro indiscriminato e sistematico
di civili da parte dell’esercito israeliano sostenendo che sarebbe una
manifestazione in sostegno di Hamas e dell’attacco terroristico del 7 ottobre,
è semplicemente ridicolo oltre che grave. E accusare i promotori della manifestazione di
appoggiare il terrorismo lo è ancora di più. Chi appoggia e foraggia il terrorismo
sono in realtà i governi occidentali, a partire da quello italiano, che non
fanno nulla per impedire a quello israeliano di continuare a perpetrare la criminale
(e terroristica) pulizia etnica in corso in tutta la Palestina.
Il governo atlantista e filo
sionista della ex-post fascista Meloni deve soltanto dimostrare di essere più realista
del re anche e soprattutto rispetto ai governi che l’hanno preceduta, per lo
meno da una quarantina di anni ad oggi. E per farlo deve genuflettersi ai suoi
padroni più di quanto non abbiano già fatto altri.
Altro non c’è.