Il
complesso militare-industriale USA, quindi l’alleanza strategica del
Pentagono con la lobby israeliana AIPAC ed il governo
israeliano-fascista sostengono l’Armageddon in quanto “male
necessario” per fermare la transizione al mondo multipolare, trasformando
il genocidio in una mera opzione politica.
La
Corte Penale Internazionale ha optato per il soft power mettendo
sullo stesso piano “aggressori” (Israele) ed “aggrediti” (Hamas); è una
logica sistematizzata dalla “sinistra invertebrata” la quale ha abdicato
al sostegno delle Resistenze anti-imperialistiche, adottando l’ideologia del Diritti
umani (contrapposta alla Teoria generale del diritto dei Diritti
dell’Uomo) e del “cosmopolitismo senza radici”. Un duplice mandato
di cattura, tanto per Netanyahu quanto per Hamas, non coglie la natura
storica e sociale della colonizzazione della Palestina: la Resistenza
palestinese, una volta che gli Occidentali dismisero il piano sovietico del
1947-’48, detiene il diritto alla lotta contro una potenza occupante. La CPI
sostiene la nascita di uno Stato palestinese colonizzato dagli
anglosassoni, nonostante ciò per la lobby degli straussiani chiunque neghi il
genocidio in quanto “necessità storica” è un antisemita. La nuova global
class, eterodiretta da USA ed Israele, ha adottato il Talmud come
ideologia di Stato; un Egemone senza “Stato” o Nazione, che contempla
l’annichilimento sociale della gran parte del pianeta per permettere al regime
delle corporation di pauperizzare il mondo del lavoro. Biden, Trump e Netanyahu
hanno sistematizzato la transizione alla “società del controllo”
globale.
Una
società “cocainista” creata dalla lobby Anglo-Sionista
In
questa congiuntura storica, il controllo dei mezzi di comunicazione, il
cosiddetto Quarto Potere, è un’arma di distruzione di massa. Con la “guerra
ibrida”, USA ed Israele mirano a sistematizzare i conflitti di “quinta
generazione” caratterizzati dall’ideologia transumanista: la
conquista del Cervello Umano. Il giornalismo-professionista, rilanciando
le menzogne dell’imperialismo USA contro il mondo multipolare, provoca – senza
mediazioni di linguaggio – le guerre.
Scrive
il giornalista investigativo Pepe Escobar:
“Contraddicendo un po’ Mao Zedong, il vero
potere non viene dalla canna di un fucile (o da un missile nucleare
ipersonico), viene dal controllo della narrazione, o da quello che un tempo si
chiamava “soft
power”. La differenza ora è che l’egemone non controlla più
il soft
power. La Maggioranza Globale sta perfezionando, in tempo
reale, i propri contrattacchi al soft power.” 1
La transizione al mondo multipolare passa per
la democratizzazione dei mezzi di comunicazione, ma i media tradizionali sono
un prolungamento della classe capitalistica, nazionale e globale, la quale ha un
solo interesse: sfruttare i lavoratori instaurando un regime neo-schiavista
nel ventunesimo secolo. La destra aziendale e la “sinistra sintetica”
hanno cooperato nella demolizione controllata del sindacalismo di classe,
dequalificando la “forza lavoro”; i proletari, nel “capitalismo della
sorveglianza” sono sempre più soli. Il giornalismo-professionista –
oltre a provocare le guerre – scrive sotto dettatura del Padronato, un
tempo soltanto “nero” ed ora anche “coi tacchi a spillo”. Citando il
giornalista tedesco Udo Ulfkotte, il giornalismo è stato lubrificato (Ulfkotte,
in ‘’Giornalisti comprati”, utilizza il termine lubrificato) dal
Capitale, diventando una macchina delle fake news contro il mondo del
lavoro.
La lobby Anglo-Sionista, egemonizzando la
pubblicazione delle fake news, ha creato artificialmente una società
cocainista; droga, alcol, pornografia e pseudoculture psichedeliche sono
l’ultimo rifugio degli schiavi. La russofobia (pensiamo all’attentato a Robert
Fico, con tutta probabilità eterodiretto dalla SBU) e l’islamofobia hanno
qualcosa di patologico; il sistema capitalista genera psicosi.
Lo sproloquio guerrafondaio di Biden, al D-day,
è un preludio del rilancio della “guerra eterna”; l’antifascismo dei
fascisti statunitensi?
Il giornalista investigativo Andre Damon, sul World
Socialist Web Site (WSWS), scrive:
“In
altre parole, la commemorazione in Normandia fece da sfondo all’adozione sempre
più diretta da parte delle potenze imperialiste degli aspetti più distintivi
della politica di guerra nazista: il deliberato targeting dei civili per lo
sterminio e la spinta a trascinare il mondo intero in una guerra globale. .
Ottant’anni
dopo la seconda guerra mondiale, il mondo è ancora una volta sull’orlo di una
guerra su vasta scala, questa volta tra stati dotati di armi nucleari. Tutte le
affermazioni secondo cui le prime due guerre mondiali rappresentano
un’eccezione storica, che non si ripeterà mai più, devono restare nel passato
dopo le dichiarazioni di Biden e degli altri leader imperialisti.” 2
Un
articolo magistrale: non è un caso che la dittatura ucraino-nazista abbia
oscurato il WSWS 3 (con cui solidarizziamo), arrestando il ompagno Bogdan Syrotiuk, un giovane comunista di
25 anni. Il regime di Zelensky è un abominio dei Diritti dell’Uomo, una
dittatura razzialista perfettamente inserita nella transizione ad una
nuova Architettura di potere.
A Rafah, Israele sta consumando una lunghissima Notte dei Cristalli: l’IDF ed il Mossad hanno ereditato il ruolo storico della Gestapo sperimentando armi di nuova generazione su donne, uomini e bambini innocenti. Aveva ragione Hugo Chavez: “l’esercito israeliano è un esercito di codardi”. Un giorno, Biden e Netanyahu verranno ricordati come noi ricordiamo Mussolini ed Hitler: due individui sociopatici che, con cinismo e nell’indifferenza, hanno distrutto una porzione del pianeta.