Sconfitti sul campo in Ucraina, sconfitti politicamente perché il popolo russo ha fatto fronte comune votando in massa per Putin facendo chiaramente capire che ogni velleità di dividere o destabilizzare la Russia è mera illusione, i vari cosiddetti “deep state” (servizi segreti, apparati di sicurezza ecc.) della NATO ricorrono al terrorismo. Non a caso la firma è dell’ISIS che non ha mai sfiorato neanche con una pallina di carta tirata da una cerbottana Israele e i suoi alleati in loco e che, guarda caso, fu scatenato contro la Siria, difesa proprio dalla Russia e, naturalmente, dall’Iran e da Hezbollah.
A mio parere la chiave di lettura dell’attentato di Mosca è questa. Poi si tratterà di vedere quale fra i diversi “deep state” è stato il mandante, ma non è determinante saperlo. La domanda che bisogna sempre porsi, come ripeto sempre in questi frangenti è “cui prodest?”, a chi giova?
Seguendo questo metodo di indagine si comprendono i perché e i percome di un qualsiasi evento.
Fonte foto: Today (da Google)